I criminali informatici stanno sviluppando tecniche e metodi sempre più sofisticati di ingegneria sociale: a fronte di questi attacchi, gli esseri umani rappresentano la più grande vulnerabilità, l’anello debole nella catena della sicurezza. Il phishing, in particolare, ha dimostrato di essere estremamente efficace nel bypassare le difese esistenti: è essenziale capire come individuare le vulnerabilità cognitive che rendono le persone più suscettibili agli attacchi e costruire una solida cognitive security.
Dalla consapevolezza che per riconoscere gli attacchi che sfruttano i bias cognitivi degli esseri umani si devono formare le persone nasce l’idea dello Human Firewall. Occorre mettere in atto un processo di formazione che preveda un aggiornamento continuo con un training sia teorico che operativo. In questo scenario, la simulazione di attacchi phishing aumenta le capacità di formazione sulla consapevolezza e diventa parte essenziale nella strategia di cognitive security.
Questo white paper, fornito da Cerbeyra, spiega come rafforzare lo Human Firewall degli utenti aziendali. Continuando a leggere, potrete approfondire questi temi chiave:
- Phishing e vulnerabilità umana: i bias cognitivi sfruttati nei cyber-attacchi
- il ruolo delle simulazioni cognitivo comportamentali in ambito cyber security
- il concetto di Vulnerability Assessment esteso in modo olistico a tutta l’organizzazione
- gli strumenti e le funzionalità di phishing simulator
- la soluzione per verificare il livello di rischio comportamentale dei dipendenti