Il tema della transizione energetica rappresenta oggi più che mai un esempio di una sfida sulla quale è necessario contare sull’impegno di tutti. Il paradigma della transizione sostenibile secondo il quale tutti, ma proprio tutti, devono dare il proprio contributo, è al entro dell’attenzione ogni qual volta si affrontano i temi della transizione energetica. E si tratta di temi che, come cittadini e come professionisti, ci troviamo ad affrontare quotidianamente. Peraltro, se la transizione energetica è una priorità per qualsiasi paese lo è in modo particolare per il nostro proprio perché, guardando al “bicchiere mezzo pieno” abbiamo più urgenza di altri, ampi spazi di miglioramento ma anche tante risorse che sono ampiamente sottoutilizzate. E basti pensare a questo riguardo a quanto possono crescere rinnovabili come solare, eolico e biogas.
Una trasformazione ecologica che comprende tante altre trasformazioni
Parimenti, come ci sentiamo ripetere ogni giorno, il tempo stringe: sia per raggiungere obiettivi di neutralità climatica, sia per ridurre gli effetti di una dipendenza energetica da fonti fossili oggi amplificate da ragioni geopolitiche. Per queste ragioni cresce la necessità di un’azione su vasta scala che sappia sfruttare, a livello di sistema paese, tutte le opportunità: da quelle legate alla disponibilità di risorse finanziarie, alla possibilità di creare ecosistemi di trasformazione digitale e sostenibile, alla capacità di sfruttare al massimo tutto il sostegno alla trasformazione che arriva dalle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica, per arrivare a un impegno nel sostenere una trasformazione industriale indirizzata a modelli circolari nella quale il Made in Italy può riconfermare la propria eccellenza sui mercati internazionali.
A FORUMPA 2022 si discuterà proprio di questi temi nell’ambito del convegno “Il PNRR per una PA verde e sostenibile: efficientamento energetico degli edifici pubblici, energy management nella PA e green public procurement” in agenda per il prossimo 15 giugno alle ore 10.00 all’interno dell’Arena FORUM PA 2022 all’Auditorium della Tecnica di Roma. QUI per iscriversi e per maggiori informazioni sull’evento.
Una Pubblica Amministrazione che si muove con le logiche del Sustainability management
La vera sfida è quella di riuscire ad affrontare la transizione energetica con la stessa modalità e lo stesso approccio che caratterizza il sustainability management, vale a dire la capacità orchestrare e sincronizzare tutti i fattori di trasformazione e di metterli in relazione ed è in questo senso che va letto il ruolo della Pubblica Amministrazione nell’ambito di una strategia nella quale stanno prendendo sempre più forma i “tasselli” di un mosaico di impegni e progetti destinati a cambiare il profilo ecologico ed energetico del nostro paese.
Se nell’ambito delle imprese private la finanza sostenibile da una parte e la diffusione di logiche ESG dall’altra stanno favorendo una accelerazione legata anche alla disponibilità di risorse e investimenti possiamo schematizzare che per imprenditori e manager ci sono soprattutto tre grandi obiettivi che spingono le loro aziende nella direzione della sustainability: la risposta alle richieste di clienti e consumatori e dunque la prospettiva di una migliore performance economica; l’accesso a fondi d’investimento che privilegiano imprese con elevati rating ESG e l’ingresso nelle liste di Green Procurement che caratterizzano sempre più spesso la trasformazione di supply chain sostenibili.
Gli obiettivi sostenibili della Pubblica Amministrazione
Nel mondo Pubblico la sfida è oggi più complessa, ma nello stesso anche più chiara e precisa. Per le Pubbliche Amministrazioni ci sono obiettivi che attengono alla riduzione dell’impronta ambientale e alla riduzione delle emissioni climalteranti che sono (o possono essere) in diretta relazione con gli obiettivi di transizione energetica. Ci sono ad esempio obiettivi di intervento sul grande parco immobiliare pubblico che possono (e devono) mettere in relazione i fattori legati alle logiche di gestione degli edifici, in particolare quelli destinati ad attività professionali soggetti alle trasformazioni legate allo smart working, con i temi della gestione dei consumi a loro volta legati alla riqualificazione energetica. Accanto a questo ci sono poi i temi che attengono alla opportunità di sfruttare queste strutture anche per estendere la capacità di produzione di energie rinnovabili unendo una ottimizzazione nella gestione degli spazi con una produzione strutturalmente vicina al consumo. Ci sono poi i temi legati alla trasformazione della mobilità con il ripensamento non solo dei servizi e di un più veloce passaggio all’elettrificazione dei mezzi, quanto delle logiche stesse che determinano le politiche legate alla mobilità dei cittadini e delle imprese. Il ripensamento della mobilità in funzione della sostenibilità richiama la necessità anche di un allineamento con il ripensamento delle politiche territoriali nelle quali si vedono gli effetti legati al recupero e la valorizzazione di tanti piccoli centri che possono tornare ad essere recuperati ad attività professionali e imprenditoriali stabili, dopo lunghissimi anni di spopolamento e abbandono.
PNRR, Green Procurement e cultura della sostenibilità e delle risorse come strumenti di trasformazione
Come si vede da questi esempi, ma ce ne sarebbero anche tanti altri, la sfida più grande per la Pubblica Amministrazione è quella di orchestrare tante sfide, tante trasformazioni, sulle quali sono coinvolte tante competenze diverse. Per questo si devono oggi identificare in modo particolare i tre principali strumenti che ci avvicinano al raggiungimento di questi obiettivi e che sono espressamente nel raggio d’azione della Pubblica Amministrazione: il PNRR naturalmente, in quanto strumento di indirizzo e nello stesso tempo in quanto risorsa di trasformazione; la diffusione e il consolidamento, (importantissimo, anche come segnale per il mondo privato) di logiche e pratiche di green procurement e l’impegno, anche con un più forte coinvolgimento del mondo scolastico, di una cultura della sostenibilità che non sia più vissuta come un “correttivo” eccezionale e contingente allo scopo di rimediare a un problema o a una emergenza, ma come nuovo stile di vita e nuovo rapporto con le risorse. Un obiettivo, sul quale la Pubblica Amministrazione può svolgere un ruolo strategico, di far crescere una domanda sostenibile.