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Sustainability manager: chi sono i professionisti della sostenibilità



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Scopriamo il ruolo, le competenze e le opportunità di crescita del Sustainability Manager, una figura chiave per integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali e per trasformare il raggiungimento di obiettivi ESG in un nuovo vantaggio competitivo

Pubblicato il 20 lug 2024

Mauro Bellini

Direttore Responsabile ESG360.it e Agrifood.Tech



Chi sono i sustainability manager e quali sono i loro compiti

Sustainability manager: chi sono i professionisti che hanno scelto di fare della sostenibilità il loro mestiere

Sostenibilità come professione e sostenibilità come passione: il profilo del Sustainability manager si potrebbe riassumere in questa breve descrizione. Gli ingredienti fondamentali ci sono: la componente professionale che ha come obiettivo l’integrazione della sostenibilità nelle strategie e nel core business di ogni organizzazione e la passione forte e sincera verso i temi che stanno cambiando profondamente imprese e organizzazioni.

Se questi sono i due elementi fondamentali la professione di responsabile della sostenibilità è molto più articolata e complessa e soprattutto in questo periodo vive la grandissima evoluzione del sustainabiltiy management.

Tra i bisogni del presente e la responsabilità verso le generazioni future

“Soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”: Il punto di partenza per il Sustainability manager è assolutamente chiaro: alzare il livello di responsabilità verso i temi ambientali, sociali e di governance all’interno di ogni organizzazione. La necessità è quella espressa molto chiaramente dalla Commissione Brundtland, creata dalle Nazioni Unite nel 1983 per riflettere e cercare nuove soluzioni per salvare l’ambiente umano e le risorse naturali e prevenire il deterioramento dello sviluppo economico e sociale.

Gro Harlem Brundtland nel 1987, all’epoca presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo o World Commission on Environment and Development, WCED, presentò il rapporto “Our Common Future” nel quale veniva formulata, tra l’altro, una linea guida per lo sviluppo sostenibile che ha rappresentato e rappresenta il punto di riferimento per il Sustainability management in ogni parte del mondo: «Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri».

Integrare la sostenibilità in ogni attività

Il Sustainability management è un approccio olistico e strategico che mira a integrare la sostenibilità in ogni aspetto delle operazioni aziendali. Questo non solo contribuisce a proteggere l’ambiente e a promuovere il benessere sociale, ma aiuta anche le aziende a essere più resilienti e competitive nel lungo termine. In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, il sustainability management rappresenta una componente essenziale per il successo e la responsabilità aziendale e una professione che comprende in modo sempre più integrato sia le attività di risk management sia quelle legate legate alla valutazione del rischio ESG.

La figura del Sustainability Manager non solo deve interpretare le normative in continua evoluzione e assicurare che l’azienda rimanga in linea con queste, ma agisce anche come catalizzatore di cambiamento verso pratiche più sostenibili. Le responsabilità di questo professionista spaziano dalla riduzione dell’impatto ambientale e alla misurazione, ad esempio, del carbon footprint alla promozione di una cultura aziendale eticamente responsabile.

Chi è il Sustainability manager: ruolo e competenze

Il Sustainability Manager, o Responsabile della Sostenibilità è la figura centrale delle strategie di breve e lungo termine relative alla sostenibilità ed è il professionista al quale è affidato il compito di integrare i principi dello sviluppo sostenibile nelle strategie e nelle operazioni quotidiane dell’azienda.

Le sue competenze spaziano dalla profonda conoscenza delle normative ambientali alla capacità di gestire progetti multi-disciplinari, coinvolgendo aspetti economici, sociali ed ambientali. Un buon Sustainability manager deve possedere anche eccellenti doti comunicative, essenziali per sensibilizzare i vari stakeholder interni ed esterni riguardo le pratiche sostenibili adottate dall’azienda.

Quali sono le principali responsabilità di un Sustainability manager?

Le responsabilità di un Sustainability manager sono molto vaste e impattano significativamente su tutta l’organizzazione. Tra le più rilevanti c’è la definizione di obiettivi di sostenibilità in linea con la visione aziendale e internazionale, come gli SDGs (Sustainable Development Goals) dell’ONU, l’implementazione di politiche che promuovono l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di CO2 e la gestione sostenibile delle risorse. Un’altra responsabilità fondamentale è quella di monitorare e reportare i progressi attraverso metriche chiare e affidabili, assicurando così trasparenza e credibilità agli occhi degli stakeholders.

Le specifiche competenze del Sustainability manager

Le principali attività e responsabilità di un Sustainability Manager possono essere così schematizzate:

Analisi delle pratiche aziendali:

  • Valutare l’efficienza energetica e l’uso delle risorse.
  • Identificare le aree di miglioramento per ridurre l’impatto ambientale.
  • Analizzare la produzione di rifiuti e le emissioni di carbonio.

Sviluppo di Strategie Sostenibili:

  • Creare piani e politiche per promuovere la sostenibilità.
  • Implementare iniziative per migliorare la responsabilità ambientale, sociale ed economica.

Redazione del Bilancio di Sostenibilità:

  • Preparare report dettagliati sulle performance di sostenibilità.
  • Comunicare i risultati e gli obiettivi futuri agli stakeholder.
  • Garantire la trasparenza e l’accuratezza delle informazioni fornite.

Promozione della Cultura Aziendale:

  • Sensibilizzare i dipendenti sull’importanza delle pratiche sostenibili.
  • Organizzare programmi di formazione e campagne di comunicazione interna.
  • Incentivare la partecipazione dei dipendenti a iniziative sostenibili.

Monitoraggio e Valutazione:

  • Controllare le performance di sostenibilità dell’azienda.
  • Apportare aggiustamenti alle strategie in base ai risultati ottenuti.
  • Mantenersi aggiornato sulle normative ambientali e sulle migliori pratiche.

Gestione della Catena di Fornitura:

  • Verificare la sostenibilità dei fornitori e dei processi di approvvigionamento.
  • Collaborare con i fornitori per migliorare le pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura.

Innovazione e Miglioramento Continuo:

  • Ricercare e implementare tecnologie e processi innovativi per la sostenibilità.
  • Anticipare e rispondere alle sfide emergenti nel campo della sostenibilità.

Stakeholder Engagement:

  • Collaborare con stakeholder interni ed esterni per promuovere iniziative di sostenibilità.
  • Rispondere alle preoccupazioni e alle aspettative degli stakeholder riguardo alle pratiche sostenibili.

Rispetto delle Normative:

  • Assicurarsi che l’azienda rispetti tutte le normative ambientali e di sostenibilità vigenti.
  • Preparare documentazione e report richiesti da enti regolatori e certificazioni.

Sustainability manager: tutti li cercano

in costante crescita la ricerca di Sustainability manager


La figura del Sustainability manager è sempre più ricercata nel mercato del lavoro. Questa tendenza è il risultato di una crescente consapevolezza sull’importanza della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile. Aziende di tutte le dimensioni e settori stanno riconoscendo l’urgenza di adottare pratiche sostenibili per rispondere alle aspettative degli stakeholder, rispettare le normative ambientali e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

La domanda di Sustainability manager è particolarmente alta nei settori industriali con un impatto ambientale significativo, come l’energia, i trasporti, la manifattura e l’edilizia e nell’Hard-to-abate. Tuttavia, anche settori come la finanza, la tecnologia e i beni di consumo stanno aumentando il loro impegno verso la sostenibilità e, di conseguenza, la necessità di professionisti esperti in questo campo.

La crescente importanza della sostenibilità si riflette anche nei percorsi educativi. Università e istituti di formazione offrono un numero crescente di corsi e programmi di laurea specifici per la sostenibilità e la gestione ambientale. Questo ha portato a un aumento del numero di candidati qualificati che entrano nel mercato del lavoro, pronti a soddisfare la crescente domanda.

Le aziende che assumono Sustainability manager non solo migliorano la loro reputazione e conformità normativa, ma ottengono anche vantaggi competitivi. Pratiche sostenibili possono portare a riduzioni dei costi operativi, miglioramenti nell’efficienza e creazione di nuove opportunità di mercato. Inoltre, la presenza di un Sustainability manager può rafforzare la fiducia degli investitori e dei consumatori, sempre più attenti alle questioni ambientali.


Come si diventa Sustainability manager: formazione e percorsi

Il percorso formativo per aspiranti Sustainability manager richiede una solida preparazione sia in ambito ambientale che manageriale. Spesso si parte da una laurea in scienze ambientali, ingegneria o economia, seguita da master specializzati in gestione della sostenibilità o affini. Importante è anche l’accumulo di esperienza sul campo attraverso stage o collaborazioni in progetti legati alla sostenibilità, che permettono di acquisire una visione pratica delle sfide specifiche del settore. La formazione continua gioca poi un ruolo cruciale nell’aggiornamento costante rispetto a normative sempre più stringenti e tecnologie innovative.

Il ruolo del Sustainability manager nelle strategie aziendali

Il ruolo del Sustainability manager diviene strategico nella definizione dei piani d’azione aziendale. Egli opera come ponte tra la governance corporativa e le operazioni sul campo, assicurando che le politiche ambientali vengano implementate efficacemente all’interno dei diversi reparti dell’azienda. Il responsabile della sostenibilità è spesso coinvolto anche nella negoziazione con fornitori implementando forme di green procurement e per garantire catene di fornitura etiche, responsabili e attente alle risorse, oltre a partecipare attivamente alla stesura dei report annuali sulla sostenibilità.

Nelle imprese un po' tutti devono agire come sustainability manager

Sustainability manager: un grande lavoro di orchestrazione e collaborazione tra diverse funzioni aziendali


Il Sustainability manager è una sorte di “direttore d’orchestra” a cui fanno riferimento tante funzioni aiendali tutte in forme emodalità diverse impegnate sui temi della sostenibilità. Il Sustainability manager lavora per integrare pratiche sostenibili in tutte le operazioni aziendali. Per raggiungere questo obiettivo, il deve collaborare strettamente con diverse funzioni aziendali, garantendo che la sostenibilità sia una priorità condivisa e integrata in ogni aspetto del business. Le prindipali ollaborazioni variano ovviamente in funzione della tipologia di settore in cui operano le aziende ma possono essere riferiti a questi modelli:

1. Dipartimento Operativo:
Il Sustainability manager lavora a stretto contatto con il dipartimento operativo per identificare e implementare pratiche di produzione e processi più sostenibili. Questo può includere l’ottimizzazione dell’uso delle risorse, la riduzione dei rifiuti e l’introduzione di soluzioni Cleantech o Climatech.

2. Risorse Umane:
Collaborare con le Risorse umane è fondamentale per promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità. Il Sustainability manager contribuisce a sviluppare programmi di formazione e sensibilizzazione per i dipendenti, oltre a implementare politiche di inclusione e responsabilità sociale.

3. Marketing e Comunicazione:
Il dipartimento di marketing e comunicazione gioca un ruolo essenziale nella diffusione delle iniziative di sostenibilità dell’azienda. Il Sustainability Manager lavora con questo team per creare campagne che comunichino efficacemente gli sforzi e i successi dell’azienda in ambito sostenibile, migliorando la reputazione e l’immagine del brand. In particolare il Sustainability manager presta una speciale attenzione sia ai rischi di Greenwashing sia a quelli opposti di Greenhushing.

4. Finanza:
La sostenibilità può avere un impatto significativo sulle performance finanziarie. Il Sustainability manager collabora con il dipartimento finanziario per valutare i costi e i benefici delle iniziative sostenibili, per i reporting di sostenibilità, per garantire la conformità alle normative ambientali e sociali e per valutare e attuare forme di finanza sostenibile.

5. Ricerca e Sviluppo (R&D):
L’innovazione è un elemento chiave per la sostenibilità. Il Sustainability manager lavora con il team di ricerca e sviluppo per progettare prodotti e servizi che siano ecologicamente responsabili e rispondano alle esigenze dei consumatori in termini di sostenibilità.

6. Supply Chain:
La gestione della catena di fornitura è cruciale per garantire pratiche sostenibili lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Il Sustainability manager collabora con i fornitori per migliorare le pratiche di approvvigionamento, ridurre l’impatto ambientale e promuovere la responsabilità sociale.

7. Compliance e Legale:
Il Sustainability manager è chiamato a collaborare con i dipartimenti di compliance e legal per assicurare che l’azienda rispetti tutte le normative e le leggi ambientali, sociali e di governance ESG.


Sustainability manager: esempi di successo aziendale

Casi di successo nel campo della gestione della sostenibilità si possono trovare in diverse industrie. ESG360 ha avviato da tempo una raccolta di testimonianze ed esperienze nella rubrica dedicata ai casi e ai sustainability manager in cui si possono trovare a oggi più di 70 servizi editoriali dedicati a casi di sustainability management. La ricbrica con tutti i casi è disponibile QUI.

L’evoluzione del ruolo del Sustainability manager

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a una rapida evoluzione del ruolo del Sustainability manager, stimolata principalmente dall’aumentata consapevolezza globale circa le questioni ambientali e dalla pressione degli investitori per pratiche business più sostenibili. Oggi questa figura professionale non solo si concentra su aspetti puramente ambientali ma abbraccia una visione più ampia che include la responsabilità sociale d’impresa (CSR), l’economia circolare e l’innovazione sostenibile – configurandosi sempre più come un catalizzatore del cambiamento all’interno delle organizzazioni moderne.

Misurare e raccontare la sostenibilità è la sfida più difficile per i sustainability manager

Sustainability manager e innovazione digitale: la sostenibilità è anche una questione di dati e tecnologie


L’innovazione tecnologica è un alleato fondamentale per i Sustainability manager nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Il miglioramento continuo che è alla base di questa professione è il risultato di un grande lavoro sui dati e sulla conoscenza. in particolare il rapporto tra Sustainability manager e innovazione digitale si sviluppa su una serie di punti chiave:

1. Monitoraggio e analisi dei dati:
Le tecnologie digitali, come l’Internet of Things, Big data, Intelligenza artificiale permettono ai Sustainability manager di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale. Questo consente di monitorare l’uso delle risorse, le emissioni di carbonio e altri indicatori chiave di performance ambientale con grande precisione ientificando le aree di miglioramento e la misurazione dell’impatto delle iniziative sostenibili.

2. Efficienza energetica:
L’uso di sistemi di gestione dell’energia basati su intelligenza artificiale e machine learning può ottimizzare il consumo energetico, riducendo gli sprechi e i costi operativi. Questi sistemi possono prevedere i picchi di domanda energetica e suggerire interventi per migliorare l’efficienza.

3. Trasparenza e tracciabilità:
Le tecnologie blockchain offrono soluzioni per migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo la catena di fornitura. Questo è particolarmente importante per garantire che i fornitori rispettino gli standard ambientali e sociali. La tracciabilità digitale aiuta anche a prevenire frodi e a garantire la provenienza etica dei materiali.

4. Comunicazione e coinvolgimento degli stakeholder:
Le piattaforme digitali e i social media sono strumenti potenti per comunicare gli sforzi di sostenibilità dell’azienda e coinvolgere gli stakeholder. I Sustainability manager possono utilizzare questi canali per diffondere informazioni, raccogliere feedback e promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità.

5. Innovazione dei prodotti:
La progettazione assistita da computer e l’uso di software di simulazione consentono di sviluppare prodotti più sostenibili. Questi strumenti permettono di testare e ottimizzare i prodotti in fase di progettazione, riducendo l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.

6. Riduzione degli sprechi e economia circolare:
Le tecnologie digitali supportano l’implementazione di modelli di economia circolare, che mirano a ridurre gli sprechi e a promuovere il riutilizzo e il riciclo delle risorse. Ad esempio, le piattaforme digitali possono facilitare la condivisione di materiali e risorse tra diverse aziende o settori. Un altro fenomeno abilitato dal digitale è rappresentato dal ReManufacturing.

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