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Survey: sostenibilità e pratiche aziendali, a che punto siamo



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In un momento in cui il fenomeno della sostenibilità è al centro di una contrapposizione tra una visione negazionista e le (ancora) rigide regolamentazioni dell’UE, diventa fondamentale capire l’importanza di una integrazione tra sostenibilità e pratiche aziendali per fare dell’ESG un vero strumento di competitività. Una survey per conoscere la valutazione dei sustainability manager

Pubblicato il 28 mar 2025

Mauro Bellini

Direttore Responsabile ESG360.it, EnergyUP.Tech e Agrifood.Tech



survey sostenibilità e pratiche aziendali

Sostenibilità al centro tra due forze contrapposte

Per chi guarda alla sostenibilità con la prospettiva di dare vita a una reale trasformazione sostenibile, nel mondo delle imprese, nella società e nelle pratiche quotidiane, questa fase del dibattito politico ed economico è fonte di non poche preoccupazioni. La forbice delle contrapposizioni, che sono naturalmente sempre esistite, tra chi guarda con fiducia a questa trasformazione e chi, per scetticismo o per interesse, la sminuisce o addirittura la nega, si è decisamente allargata.

Se poi si guarda allo scenario geopolitico e si osserva questa contrapposizione dall’alto si può cogliere in modo plastico come sia oggi vissuta anche geograficamente tra le due sponde dell’Atlantico.

Le dichiarazioni e le scelte della seconda Amministrazione Trump non lasciano tanti spazi all’interpretazione. Certamente il vento è cambiato, almeno a livelo politico, anche se (per fortuna) molti processi di trasformazione già avviati, nel sociale, nelle imprese, non sono solo il frutto di decisioni politiche ma di una evoluzione nei comportamenti, nelle decisioni di acquisto, nelle scelte quotidiane di imprese e consumatori. Non sono cioè tracce di trasformazione che si cancellano con un provvedimento governativo, ma certamente non stanno trovando segni di incoraggiamento o di sviluppo.

Sostenibilità e pratiche aziendali: verso una semplificazione

Nello stesso tempo, dalla “nostra” parte dell’Atlantico si sta assistendo a un rispensamento dell’approccio dirigista e rigorosamente legato alle normative che ha caratterizzato per diversi anni la Commissione UE. I segnali di un “redesign” dell’approccio alla sostenibilità si colgono in modo molto chiaro non solo nel pacchetto Omnibus, che ha espressamente l’obiettivo di semplificare la “burocrazia” della sostenibilità, ma sono presenti anche nel Clean Industrial Deal e nella Bussola della competitività UE.

A questa contrapposizione tra USA e UE si deve poi aggiungere un “terzo incomodo” (Cina n.d.r.) che sta interpretando la sostenibilità con grande pragmatismo e che ha avviato un vero e proprio corso di Decarbonizzazione competitiva. Non ci sono motivazioni ambientali e se ci sono stanno in secondo o terzo piano. Ci sono invece delle fortissime motivazioni commerciali che puntano, non solo a rispondere a una domanda di sostenibilità che (al netto delle critiche e dello scetticismo) si fa sempre più consistente, ma che tendono in modo sistemtico anche a stimolarla e incoraggiarla, facendo leva proprio sui fattori chiave dell’innovazione.

La grande domanda oggi è se a fronte di un eventuale rischio di disimpegno tra le due sponde dell’Atlantico non ci sia una potenza economica che crede e investe nel vantaggio competitivo associato alla sostenibilità. (A questo proposito suggeriamo una interessante chiave di lettura uscita in occasione del convegno Industry 4.0 360 summit 2025 e nella sessione dedicata a Twin Transition e sostenibilità n.d.r.)

Una survey per orientarsi nell’integrazione tra sostenibilità e pratiche aziendali

Per chi, nelle imprese e nelle organizzazioni, ha il compito di guidare il sustainability management o di definire le strategie aziendali, considerando le prospettive legate alla sostenibilità e all’ESG, si tratta di una fase nella quale si avverte con forza la necessità di disporre di maggiori capacità di analisi, di nuovi punti di riferimento, di indicazioni su come sta cambiando l’attenzione e la focalizzazione sulla sostenibilità nelle imprese e, sorpattutto, su quali sono i fattori chiave che abilitano una reale integrazione tra sostenibilità e pratiche aziendali, per generare nuove forme di competitività.

Per comporre questo quadro e per mettere a disposizione una lettura di questa fase delicatissima e importantissima della sostenibilità è stata predisposta da iSustainability, la nuova società fondata da Digital 360, una ricerca: “Integrazione della sostenibilità nel business” alla quale vi invitiamo a partecipare direttamente da questo link della survey

Bastano alcuni minuti per mettere a disposizione il vostro prezioso contributo a questa analisi per un servizio che verrà messo a vostra disposizione

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