Un nuovo utilizzo della tecnologia di monitoraggio delle emissioni di ABB sta rivoluzionando il modo in cui si individuano e monitorano i pozzi abbandonati di petrolio e gas negli Stati Uniti che, a causa della loro età e del loro stato di deterioramento, possono disperdere metano e altri gas serra nocivi. Mentre in passato questa tecnologia avanzata veniva utilizzata solo per sondare le perdite di gas dalle società petrolifere o dalle utility, ora viene impiegata per aiutare organizzazioni no-profit come la Well Done Foundation a rilevare le perdite dei pozzi e monitorare i siti, in modo che non diffondano più gas serra nell’ambiente.
Pozzi orfani: una minaccia invisibile per il clima e l’ambiente
I pozzi orfani costituiscono una fonte importante di perdite di metano, che contribuiscono all’allarmante aumento dei gas serra, responsabili del cambiamento climatico a lungo termine. Secondo le stime dell’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA), le perdite di oltre 2 milioni di pozzi petroliferi o di gas inattivi e non chiusi ogni anno potrebbero avere un effetto sul riscaldamento equivalente a quello di 2-5 milioni di automobili e quindi generare tra le 7 e le 20 milioni di tonnellate metriche di CO2.
Il Fondo per la Difesa dell’Ambiente osserva che il metano, in quanto potente gas a effetto serra con un potenziale di riscaldamento 80 volte superiore a quello dell’anidride carbonica nell’arco di vent’anni, è una minaccia invisibile che ha messo il nostro mondo su una corsia preferenziale verso la catastrofe climatica. Inoltre, molti pozzi si trovano su terreni agricoli e potrebbero contaminare il suolo, l’aria e l’acqua, con il rischio di danneggiare interi ecosistemi, fauna, bestiame e persone.
Peraltro, in alcune zone degli Stati Uniti in cui i centri urbani sono in espansione, sono state costruite abitazioni su terreni dove in passato si trovavano pozzi di petrolio e di gas. Secondo le stime dell’Environment Defense Fund, 14 milioni di americani abitano entro un miglio di distanza da un pozzo abbandonato.
Una tecnica innovativa per monitorare le emissioni di metano dei pozzi “orfani”
ABB ha unito le forze con il partner di canale Winn-Marion per creare una tecnica rivoluzionaria atta ad individuare, qualificare in situ e monitorare i pozzi “orfani”. Il cuore del sistema è costituito dalle soluzioni ABB per il rilevamento delle perdite di gas e una suite di computer di flusso entrambi utilizzati in decine di migliaia di impianti industriali di tutto il mondo per misurare e rendicontare le emissioni.
Dapprima, il sistema di rilevamento perdite di gas di ABB viene utilizzato per individuare i pozzi “orfani”. In base alla loro posizione, gli analizzatori ad alta sensibilità con tecnologia OA-ICOS™ vengono trasportati fino al sito su un veicolo (con l’uso di ABB Ability™ MobileGuard™), un drone (HoverGuard™) o uno zaino (MicroGuard™). Il sistema è in grado di rilevare emissioni di metano fino a 1 parte per miliardo (ppb).
Una volta sul posto, misura la concentrazione e la portata di metano con un intervallo di misura che parte da 180 kg/h. La portata della massa termica viene registrata e visualizzata sui computer di flusso di gas di ABB, i dispositivi di controllo riconosciuti nel settore per la loro estrema accuratezza e affidabilità. Nella fase successiva alla chiusura, le emissioni di metano continuano ad essere monitorate.
Un vantaggio chiave della tecnologia di monitoraggio delle emissioni ABB consiste nel fatto che è sottoposta ad audit completi da parte del Bureau of Land Management, che gestisce il programma federale onshore per il petrolio e il gas negli Stati Uniti.
La tecnologia contro il cambiamento climatico
“È estremamente gratificante vedere che le nostre tecnologie vengono utilizzate per cercare di risolvere un problema ambientale così pressante – ha dichiarato Jacques Mulbert, Presidente della divisione Measurement & Analytics di ABB – Rimaniamo concentrati nell’accelerare il passo dei programmi ambientali per la riduzione delle emissioni, specialmente nel settore oil & gas. Il nostro impegno in questa iniziativa è un ottimo esempio di come la tecnologia possa andare a vantaggio dell’ambiente e aiutare i Paesi a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità”.
Articolo originariamente pubblicato il 24 Apr 2023