Se si è portati a considerare la lotta al cambiamento climatico come il problema più urgente, considerato l’elevato e crescente numero di persone che abitano i centri urbani, non si può ignorare il ruolo fondamentale delle città nella transizione energetica. Peraltro una ricerca Ipsos del 2023 rivela che il 45% della popolazione “esprime un giudizio molto critico sul livello di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica raggiunto dalle città italiane”.
Rendere il Sole la fonte energetica più usata entro il 2030
In questo scenario si inserisce Soly, clean energy tech company di origine olandese nata dall’intuizione dei fratelli Van der Meulen di creare un’azienda focalizzata sulle energie rinnovabili e completamente digitale. Soly mira a fare del Sole la principale fonte di energia solare entro il 2030 e ambisce a ridurre le emissioni di CO2 in Italia fino a 3.500 tonnellate all’anno, contribuendo a creare la più grande comunità energetica del Paese con l’installazione dei suoi pannelli solari, batterie di accumulo e sistemi di ottimizzazione.
Soly ha accettato questa sfida fin dal suo recente ingresso nel mercato italiano, un impegno che risulta in linea con i dati sulla transizione energetica di Terna. Solo ad aprile, infatti, il 51% dell’energia in Italia proveniva da fonti rinnovabili (nel 2023 era il 36%). Inoltre, tra gli obiettivi della recente Direttiva Case Green dell’UE c’è quello di ridurre le emissioni di CO2 fino a eliminarle completamente entro il 2050, attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo.
Italia, un mercato fertile per la transizione energetica
“Quando mi è stato dato il mandato di portare Soly in Italia ho colto la sfida con la consapevolezza che si trattasse di un mercato decisamente fertile, dove le persone erano decise a mutare i loro stili di vita, avere un impatto ambientale positivo e risparmiare. Così è stato, siamo cresciuti molto da gennaio a oggi e abbiamo già accolto centinaia di clienti in Italia, calcolandone inoltre il rendimento: l’obiettivo è di ridurre le emissioni di CO2 fino a 170.000 tonnellate fino al 2030 – commenta Matteo Artero, Country Manager Italia di Soly – Tutto questo è possibile grazie alla forte componente tecnologica in azienda, che consente di calcolare in autonomia il risparmio economico ed energetico derivante dai pannelli e di portare sempre più innovazione nel settore”.
Tecnologie per calcolare il risparmio energetico ed economico
Il configuratore di Soly è uno strumento pensato per semplificare l’accesso all’energia solare affinché possa essere a portata di tutti e per rispondere velocemente alla domanda “quanto sto risparmiando?”. Basta inserire l’indirizzo della propria abitazione, le specifiche sul tetto e sull’esposizione e il consumo annuale di energia elettrica (disponibile nelle fatture del fornitore), per scoprire il numero di pannelli fotovoltaici necessari, il rendimento annuo e il risparmio economico potenziale. Per esempio, per un’abitazione in centro a Milano, con un consumo di 3000 kWh (stima media per una famiglia di 4 persone), il risparmio sarà di oltre €1.700 euro annui con meno di 10 pannelli solari.
“A conferma di come la transizione energetica sia sempre più una priorità in Europa – e quindi di come la strada intrapresa sia quella giusta – c’è anche la recente emanazione del piano REPowerEU che, tra le varie indicazioni, prevede l’obbligo di installazione dei pannelli solari sugli edifici nuovi dal 2030 con investimenti che superano i 200 miliardi”, conclude Artero.