INIZIATIVE

Innovazione e sostenibilità: le best practice de “La Staffetta” con i sei fuoriclasse del 2024



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Come interpretare il ruolo dell’innovazione tecnologica, del digitale e dell’automazione in relazione a diversi settori e a diversi obiettivi, ma nel rispetto della scelta di unire competitività e sostenibilità. Un “percorso” nel segno della creazione di valore sostenibile che si concretizza nel passaggio del testimone da Aruba a SEVal, da Ds Smith a Iveco Group, da Officine Meccaniche Segni a Baker Hughes, sempre con il contributo strategico dell’innovazione di ABB

Pubblicato il 18 dic 2024

Mauro Bellini

Direttore Responsabile ESG360.it, EnergyUP.Tech e Agrifood.Tech



Innovazione e sostenibilità La Staffetta

Nel corso del tempo si è consolidata l’attitudine a considerare l’innovazione come un percorso, o meglio ancora come un viaggio che si intraprende per raggiungere una serie di obiettivi. Quasi sempre i percorsi di innovazione sono tra loro interconnessi: con il raggiungimento di un obiettivo si aprono immediatamente nuove prospettive e ci si interroga su come rispondere a nuove esigenze.

Per capire quanto sia radicata e diffusa questa interconnessione tra temi e aziende può essere utile osservare il rapporto sempre più stretto che lega l’innovazione tecnologica e le prospettive della sostenibilità. Una best practice, una esperienza, un brillante risultato raggiunto da un’azienda possono permettere ad altre realtà, magari attive in settori diversi, di affrontare e risolvere necessità e problematiche in modo innovativo.

I percorsi di innovazione e sostenibilità e l’interconnessione tra diverse esperienze e visioni sono due dimensioni dello spirito che anima “La Staffetta”, la webserie realizzata da ABB Italia in collaborazione con Digital360, e vanno esattamente nella direzione di una nuova forma di condivisione della conoscenza tra le aziende.

Il denominatore comune dell’innovazione tecnologica nelle sue declinazioni di innovazione digitale, di automazione e di robotica viene ben appresentato in questo nuovo format dal “testimone” che i rappresentanti delle aziende “fuoriclasse di innovazione” si passano per intraprendere insieme un percorso punteggiato da interrogativi e da risposte molto concrete, che si sviluppano in progetti, best practices, esperienze.

La sostenibile leggerezza del Cloud: Aruba

Si parte con l’efficienza energetica dei Data Center che mette al centro l’innovazione sostenibile di Aruba, con una lettura di come il digitale possa diventare un fattore abilitante per una sostenibilità a 360°.

Giancarlo Giacomello, Head of Data Center Offering di Aruba, e Claudio Raimondi, Communication Manager – Electrification, ABB Italia, affrontano i temi legati alla crescita del consumo energetico conseguente all’avvento di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e alla sempre più elevata domanda di potenza di calcolo.

Alla domanda su come si può rendere più efficiente un Data Center, la prima puntata de “La Staffetta” mette in evidenza come Aruba, realtà italiana proprietaria del più grande campus di Data Center del paese, il Global Cloud Data Center localizzato vicino Bergamo, si sia posta l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica delle proprie infrastrutture entro il 2030. La roadmap avviata dall’azienda prevede l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di infrastrutture sulla base di un approccio green-by-design, che permette di ottenere la massima efficienza e il miglior risparmio energetico a lungo termine, grazie all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, e grazie alla scelta di tecnologie e partner in linea con questo obbiettivo.

Questa prima puntata si sofferma poi sull’adesione di Aruba al Climate Neutral Data Center Pact che presuppone un impegno in cinque aree tematiche: efficienza energetica, conservazione dell’acqua, utilizzo delle energie rinnovabili, riutilizzo dell’hardware e recupero dell’energia.

Il ruolo dell’innovazione è assolutamente determinante e uno degli ambiti in cui esprime le proprie potenzialità è rappresentato dalle soluzioni per il monitoraggio intelligente e il risparmio energetico, frutto della collaborazione con ABB. Si tratta nello specifico di un ambito nel quale ABB mette a disposizione soluzioni avanzate per la gestione sicura e intelligente della distribuzione elettrica, a cui si aggiunge l’impegno strategico nella produzione di energie rinnovabili anche grazie alle otto centrali idroelettriche di proprietà e agli impianti fotovoltaici installati sui Data Center. In questo scenario, si colloca il passaggio da grandi centri di produzione a una produzione più distribuita e locale in cui trova spazio lo sviluppo di modelli grid e micro grid per i quali ABB mette a disposizione soluzioni tecnologiche che abilitano una gestione più efficiente e consapevole dell’energia.

La sostenibile leggerezza del Cloud – guarda il video della prima puntata de La Staffetta

#LaStaffettaDiABB - La sostenibile leggerezza del Cloud – ABB con Aruba

Il Circolo delle cose: SEVal

Dall’efficienza energetica nei Data Center, il testimone de “La Staffetta” passa alle sfide dell’economia circolare e del riciclo sostenibile di SEVal, azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti RAEE e nello sviluppo di modelli circolari. Una puntata e una Staffetta con cui si risponde alla domanda su come viene gestita l’enorme quantità di prodotti elettronici ed elettrici dismessi e come si riesce a ridare valore ai materiali con cui sono realizzati in modo efficiente e sostenibile.

Alessandro Danesi, Direttore commerciale di SEVal e Michele Pedretti, Market Development Manager & Channel Manager, ABB Robotics Italia, raccontano come l’innovazione stia contribuendo a fare del recupero e del riciclo dei RAEE un processo più sicuro e più efficiente. Danesi sottolinea in particolare che il RAEE rappresenta oggi una delle categorie di rifiuti a più alto tasso di crescita, con milioni di tonnellate generate ogni anno a livello globale. Rifiuti che, se non gestiti correttamente, presentano un impatto ambientale drammatico anche a causa di sostanze chimiche pericolose come piombo, mercurio e cadmio.

La vera sfida sta nel gestire in modo efficace il loro reinserimento nel ciclo produttivo e in questo contesto, l’economia circolare offre un modello alternativo e sostenibile grazie alla capacità di trasformare i rifiuti in risorse, preservando le materie prime naturali e generando risparmi economici significativi per le aziende anche in termini di costi di approvvigionamento.

SEVal ha sviluppato un approccio basato su soluzioni di automazione e robotica nei processi di riciclo. L’automazione consente di gestire in modo più efficiente i flussi di materiali e di ottimizzare le operazioni di separazione e recupero di grandi volumi di RAEE. I robot sono nella condizione di sostituire gli esseri umani nello svolgimento di compiti complessi e potenzialmente pericolosi, riducendo il rischio per gli operatori e aumentando la precisione delle operazioni.

Michele Pedretti ha portato l’attenzione sul ruolo delle soluzioni di automazione di ABB Robotics con cui si sono raggiunti livelli senza precedenti di efficienza energetica e risparmio economico. L’introduzione di robot e sistemi automatizzati ha reso i processi di riciclo più rapidi e precisi, ha permesso di ridurre le necessità di intervento umano in fasi potenzialmente pericolose con miglioramenti per la sicurezza dei lavoratori, e degli standard di produttività.

In merito al futuro dell’economia circolare, SEVal sta poi lavorando all’integrazione avanzata della robotica nei processi di riciclo delle batterie per auto, un settore che presenta sfide significative a causa della varietà e complessità dei materiali coinvolti e della necessità di una manipolazione precisa e sicura. I robot possono infatti gestire le batterie con precisione millimetrica, riducendo il rischio di incidenti e migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro.

Il Circolo delle Cose – guarda il video della seconda puntata de La Staffetta

#LaStaffettaDiABB - Il circolo delle cose – ABB con SEVal

Carta Canta: Ds Smith

Dal riciclo e recupero alla produzione e gestione dell’energia il testimone de “La Staffetta” passa a Fabrizio Sodini, Power Plant Manager della centrale di cogenerazione DS Smith, industria di riferimento nel mondo della produzione della carta e Luca Gentile, Service Manager, ABB Energy Industries Italia.

Il focus di questa terza puntata guarda al rapporto tra energia e sostenibilità nell’industria della carta con il gruppo DS Smith che, nella gestione del rapporto tra hard-to-abate e decarbonizzazione, si è posto l’obiettivo per il 2030 di ridurre le emissioni di gas serra Scope 1 del 46% e di raggiungere il net zero entro il 2050. Nello stabilimento di Lucca è partito a questo scopo un progetto per ridurre sensibilmente i consumi energetici per tonnellata di prodotto finito, e in modo altrettanto rilevante le emissioni di CO2.

Considerando la portata dell’obiettivo primario rappresentato dalla decarbonizzazione dell’intero ciclo di produzione della carta, l’approvvigionamento di energia costituisce un fattore strategico. In questo scenario, l’attenzione viene indirizzata sull’impianto di cogenerazione, di proprietà di DS Smith, che è stato integrato nel ciclo di produzione. Alla volontà iniziale di migliorare la sostenibilità economica dei processi si è poi aggiunto un obiettivo strategico di sostenibilità ambientale, nel quale un ruolo chiave è svolto dal contributo alla decarbonizzazione che arriva dal riutilizzo del calore di risulta della produzione energetica. Nello specifico, il calore di risulta delle due turbine alimentate a gas naturale dell’impianto viene utilizzato per una turbina a vapore che, nell’ambito del ciclo produttivo, permette l’asciugatura dei fogli di carta prodotti.

Il contributo di ABB, nelle parole di Luca Gentile, attiene al ruolo in questo processo del sistema APC (Advanced Process Control) progettato per ottimizzare la quantità di energia elettrica prodotta e minimizzare il consumo di gas naturale relativo alla produzione del vapore, evitando qualsiasi spreco. Il sistema è in grado di produrre e ripartire in tempo reale la quantità di vapore da inviare alla cartiera, in funzione del carico e del tipo di lavorazione.

L’importanza di coltivare un legame con territorio e comunità locali permette a Ds Smith di attuare una sostenibilità che non si ferma alla dimensione ambientale ma si estende anche alla “S” di Social. Sodini ricorda come la società lavori a stretto contatto con il contesto territoriale, non solo per mitigare l’impatto ambientale delle proprie attività, ma anche per promuovere un dialogo collaborativo con iniziative concrete come la piantumazione di alberi in un parco pubblico, l’installazione di un BeeHotel e l’avvio di un progetto educativo per spiegare ai bambini l’importanza degli insetti impollinatori per la biodiversità e l’ecosistema.

Carta Canta – guarda il video della terza puntata de La Staffetta

#LaStaffettaDiABB - Carta Canta – ABB con DS Smith

L’energia per fare la differenza: Iveco Group

In una Staffetta che copre i percorsi di innovazione e sostenibilità, non poteva mancare una tappa dedicata all’elettrificazione e alla mobilità sostenibile. I protagonisti di questo quarto appuntamento sono Giorgina Negro, Energy Manager di Iveco Group e Francesco Morrone, Local Division Manager Motors & Generators, ABB Motion Italia, che rivolgono lo sguardo alla decarbonizzazione e all’efficienza energetica nel mondo automotive.

Il percorso di innovazione sostenibile di Iveco Group permette innanzitutto di comprendere come sta cambiando il rapporto tra mobilità ed energia nel quale rientra, in modo sempre più rilevante, l’importanza di un coinvolgimento delle persone nel processo di trasformazione sostenibile sia a livello industriale sia sul piano sociale.

Giorgina Negro ricorda gli obiettivi di Iveco Group con il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2040, la riduzione del 30% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2019) dei consumi energetici per total manufacturing hour (ovvero sulla base del parametro che permette di misurare il livello di efficienza energetica per unità di produzione) e la riduzione del 50% delle emissioni assolute di CO2.

Per conseguire questi target, è stata predisposta una roadmap con una ricca serie di azioni: la raccolta e l’analisi dei dati energetici, la formazione dei dipendenti, l’installazione di sistemi di illuminazione a LED, l’uso di motori elettrici, l’approvvigionamento energetico centrato sulle fonti rinnovabili e sull’adozione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento avanzati, come le pompe di calore e il teleriscaldamento.

La concretezza del percorso è ben rappresentata dai risultati del nuovo stabilimento per la produzione di autobus di Foggia, inaugurato nel 2023. Un impianto che grazie a una alimentazione al 100% da fonti rinnovabili conta sulla produzione di 640 MWh di energia all’anno grazie a 1.000 pannelli fotovoltaici. Inoltre, grazie all’utilizzo di materiali ad alte prestazioni e a sistemi di illuminazione intelligente a LED è stato possibile raggiungere nuovi livelli di efficienza energetica.

Francesco Morrone ricorda a sua volta come ABB sia tra i fondatori dell’Energy Efficiency Movement, iniziativa lanciata nel 2021 con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza e incentivare lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di efficienza energetica. Guardando poi al raggiungimento di obiettivi di efficientamento e decarbonizzazione nell’industria, si sottolinea il ruolo determinante svolto dai motori elettrici che, con il 45% del consumo mondiale di energia elettrica, sono essenziali per la conversione in movimento meccanico. Una centralità, quella dei motori che è ulteriormente cresciuta con la digitalizzazione e l’automazione.

Si tratta di dati sui quali si è concentrato il lavoro dell’innovazione di ABB che ha portato allo sviluppo di una serie di motori ad alta efficienza energetica, come i SynRM. Con queste soluzioni è possibile aumentare le performance a livello di efficienza energetica, ridurre i costi operativi, e diminuire il consumo energetico e le emissioni di CO2.

Inoltre, grazie all’interazione di tecnologie digitali, ABB è in grado di offrire servizi avanzati come la manutenzione predittiva e il monitoraggio in tempo reale permettendo alle aziende di migliorare l’efficienza, ridurre i guasti e aumentare la produttività.

I numeri riescono poi a disegnare delle prospettive per il futuro permettendo di avere una idea chiara di come si può agire. In concreto: se gli oltre 300 milioni di sistemi industriali guidati da motori elettrici attualmente in funzione venissero sostituiti da apparecchiature ottimizzate ad alta efficienza, si potrebbe ottenere una riduzione nei consumi mondiali di elettricità del 10%.

Anche in questo caso come in tante altre circostanza a fare la differenza sono la formazione e il coinvolgimento dei dipendenti a cui sia Iveco Group che ABB attribuiscono un ruolo chiave nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. Nello specifico, Iveco Group ha implementato un programma continuo di formazione sulle questioni energetiche, mentre ABB ha avviato iniziative che mirano a condividere informazioni sull’efficienza energetica a tutti i livelli aziendali con l’impegno di creare una sensibilità diffusa e un impegno collettivo.

L’energia per fare la differenza – guarda il video della quarta puntata de La Staffetta

#LaStaffettaDiABB - L’energia per fare la differenza – ABB con IVECO

Ispirare il cambiamento, persone e filiere: OMS Officine Meccaniche Segni

Ed è sulla centralità della persona che si arriva alla quinta tappa del percorso de “La Staffetta” con l’analisi dei temi DEI (Diversity, Equity e Inclusion) e della cittadinanza d’impresa che si vanno a integrare con quelli legati all’ottimizzazione della produzione e dei processi lungo tutta la supply chain, per dare vita a una reale e completa integrazione della sostenibilità nei processi produttivi.

Con la testimonianza di Marco Peruzzi, Managing Director di OMS Officine Meccaniche Segni si entra nei progetti di people empowerment e nei percorsi di una trasformazione aziendale che coinvolge tutta la catena del valore a cui si unisce la visione di Simone Rinaldi, Global Category Manager, Smart Power Division, ABB Italia, sull’importanza della cittadinanza d’impresa, ovvero dell’impegno delle aziende a comportarsi in modo etico e a contribuire allo sviluppo economico, sociale e ambientale delle comunità in cui operano.

Peruzzi mostra come sia possibile coniugare la ricerca di profitto con un ambiente di lavoro positivo, basato su valori e rispetto reciproco. Per questo, si deve partire dal considerare la sostenibilità una priorità per tutti e non solo per chi si preoccupa degli impatti sul business. Tra le diverse misure messe in campo, ci sono le azioni per il risparmio e l’efficienza energetica nei processi produttivi, l’installazione di pannelli solari e l’uso di compattatori di carta per la movimentazione dei rifiuti. Interventi che si saldano a una campagna di informazione ed educazione che si è posta la finalità di sensibilizzare i dipendenti e l’intera catena produttiva per arrivare realmente a incorporare la sostenibilità nei prodotti e nei processi. Perché sostenibilità vuol dire anche diversità, attenzione alla parità di genere, lotta alla violenza di genere e impegno nel women empowerment.

Rinaldi a sua volta ha ricordato il lavoro di analisi con i propri fornitori del livello di sostenibilità avviato con il supporto della piattaforma Ecovadis. Ne è emersa una valutazione dell’allineamento delle diverse aziende ai pilastri dell’Agenda di Sostenibilità ABB, in particolare su temi che attengono allo sviluppo di società a basse emissioni, al progresso sociale e all’impegno nel preservare le risorse con un approccio di economia circolare. A questa, è poi seguito un piano per attuare strategie di miglioramento.

E in questo contesto il lavoro con OMS rappresenta anche una opportunità per capire come potrebbero muoversi imprese comparabili in termini di settore merceologico e di dimensioni nell’ottica di attuare forme di miglioramento sostenibile.

Ispirare il cambiamento, persone e filiere – guarda il video della quinta puntata de La Staffetta

#LaStaffettaDiABB - Ispirare il cambiamento: persone e filiere – ABB con OMS

L’Ecosistema fa la forza: Baker Hughes

Il miglioramento continuo a livello di catena del valore e di ecosistemi è uno dei temi che alimentano la sesta e ultima tappa de “La Staffetta” che vede la testimonianza di Martina Conti, IET Operations Sustainability Leader di Baker Hughes e di Sara Saltalamacchia, Account Manager, ABB Italia & Sustainability Champion, ABB Motion Italia.

Martina Conti mostra quali sono le dinamiche di una sostenibilità in azione nelle catene del valore nel momento in cui diventa strategico e fondamentale il coinvolgimento delle filiere.

Il ruolo degli ecosistemi aziendali e delle politiche di sostenibilità sono tanto più efficaci quanto più sono in grado di coinvolgere tutti i partner a livello di catene di fornitura. Con questa convinzione, Conti ricorda che Baker Hughes non è solo un’azienda di riferimento nel settore delle tecnologie energetiche, ma è impegnata nello sviluppo di soluzioni per la fornitura energetica sicura e pulita, nella cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio, in tutte le fasi della catena del valore dell’idrogeno e nella decarbonizzazione e riduzione delle emissioni lungo la filiera del gas naturale.

L’azienda ha raggiunto nel 2023 una diminuzione delle emissioni del 28,3% rispetto al 2019 e sta proseguendo questo percorso con la prospettiva di andare oltre alla riduzione dell’impronta carbonica dei processi sotto il suo diretto controllo per agire lungo l’intera catena del valore: dai fornitori di materie prime fino ai clienti per arrivare ai processi di gestione del recupero e riciclo dei prodotti.

A questo si aggiunge un impegno sullo scope 3, che porta l’azienda ad affrontare i temi delle emissioni indirette che si verificano lungo la supply chain con il coinvolgimento della propria filiera nel percorso verso una sostenibilità completa, intesa come tutela dell’ambiente e dei diritti umani. Un piano questo che comprende anche la governance delle normative come CBAM, CSRD, CSDDD, per la quale è stata approntata una metodologia che permette di stimare le emissioni dei propri fornitori, di individuare quelli più impattanti e di sviluppare le strategie più appropriate per supportarli nella definizione di obiettivi e pratiche di miglioramento.

Un altro tassello è poi rappresentato dal Supplier Social Responsibility Program (SSRP) per stabilire standard e monitorare la conformità della condotta etica dei fornitori in materia di diritti umani, di trattamento equo dei lavoratori e di sicurezza. Un altro esempio è rappresentato dal Diversity Supplier Program con cui Baker Hughes ha investito 410 milioni di dollari in fornitori diversificati e di piccole dimensioni che forniscono prodotti e servizi alle imprese del gruppo.

Sara Saltalamacchia Account Manager, ABB Italia & Sustainability Champion mostra come ABB sia impegnata nel raggiungimento di obiettivi net zero entro il 2050, ma anche nell’offerta di tecnologie che permettono ai clienti di evitare le emissioni, di migliorare l’efficienza e di ridurre le perdite. Un esempio è rappresentato dalla capacità di raggiungere la classe di efficienza equivalente IE6 grazie ai motori SynRM.

Saltalamacchia ricorda poi che ABB si è impegnata entro il 2030 nel consentire ai clienti e partner di evitare 600 Mt di CO2 per tutta la durata di vita dei prodotti venduti dal 2022 al 2030. E seguendo le ultime linee guida del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) per il calcolo delle emissioni evitate, ABB ha già aiutato i clienti a non produrre 74 Mt di CO2 nel 2023, in settori come l’industria, i trasporti, gli edifici e i data center. A ciò si aggiunge l’impegno nel preservare le risorse, integrando la circolarità nei prodotti, riducendo gli sprechi, proteggendo l’acqua e la biodiversità e utilizzando i terreni in modo responsabile.

L’Ecosistema fa la forza – guarda il video della sesta puntata de La Staffetta

#LaStaffettaDiABB - L’ecosistema fa la forza – ABB con Baker Hughes

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