Eni è entrata infatti a far parte di una nuova joint venture, nella quale detiene una quota del 25%, insieme a QatarEnergy, che ne detiene il restante 75%, per l’espansione del progetto North Field East (NFE).
Si tratta di un ambizioso progetto del quale fanno parte 4 mega treni GNL (Gas Naturale Liquefatto) con una capacità combinata di liquefazione pari a 32 milioni di tonnellate/anno (MTPA).
We’re honored for having been selected as partner in the North Field East expansion project by @qatar_energy. It’s a significant milestone & fits our objective to diversify into cleaner & more reliable sources in line w/ our decarbonization strategy ➡️ https://t.co/gPBF2blUf6 pic.twitter.com/uLDA4XPQjA
— eni (@eni) June 19, 2022
Aumentare la capacità di esportazione di GNL
Secondo la nota diffusa in giornata da ENI, il progetto NFE dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2025 e di fatto consentirà di aumentare la capacità di esportazione di Gas Naturale Liquefatto del Qatar dagli attuali 77 MTPA (milioni di tonnellate per anno) a 110 MTPA.
Un progetto imponente, sul quale si sono concentrati investimenti per 28,75 miliardi di dollari, e per il quale verranno adottare tecnologie e processi all’avanguardia per minimizzare l’impronta carbonica complessiva, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO2.
Per Eni si tratta di una importante espansione della propria presenza in Medio Oriente e di un altrettanto importante passo nella strategie di diversificazione, come del resto sottolineato da Claudio Descalzi: “Questo accordo è una significativa pietra miliare per Eni e si inserisce nel nostro obiettivo di diversificazione verso fonti energetiche più pulite e affidabili, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione. Eni è pronta a lavorare con QatarEnergy su questo progetto per contribuire positivamente ad aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas a livello mondiale.”
L’immagine di apertura è tratta dal sito di Eni