Dopo aver ottenuto risultati importanti in un progetto finanziato dall’UE che si prefiggeva di accelerare la neutralità climatica nelle principali città europee attraverso la riduzione delle emissioni nel settore della mobilità e dell’energia ora Enerbrain, la scale up italiana dell’energy-tech, sta partecipando a un altro programma sempre all’insegna della sostenibilità, ma incentrato sulle risorse energetiche distribuite.
REFLEX, il progetto Ue a supporto della transizione energetica
Parliamo di REEFLEX, il progetto triennale finanziato dall’Ue, che si pone l’obiettivo di promuovere la transizione energetica rendendo le risorse energetiche distribuite (DER) più versatili e adattabili alle diverse esigenze degli utenti e del mercato. A contribuendo al raggiungimento di questo traguardo, si unisce Enerbrain che svolgerà un ruolo di rilievo nella creazione della piattaforma che consentirà alla DER di integrarsi nel sistema energetico.
REEFLEX si colloca nella cornice delle iniziative promosse dall’Ue per accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative in settori cruciali, tra cui l’energia, così da testarle e valutarne l’inserimento sul mercato nei prossimi anni. La possibilità di partecipare a questa sperimentazione si traduce perciò per Enerbrain in una preziosa opportunità di analizzare la direzione e le spinte del mercato, nonché di misurarsi con questo contesto e di essere al passo con l’innovazione. I risultati di questo progetto, iniziato lo scorso gennaio, si avranno solo tra qualche anno, dopo che saranno stati effettuati test in Bulgaria, Grecia, Spagna e Svizzera e repliche in Turchia, Danimarca e Portogallo. La fine è prevista a dicembre 2026.
Si conclude AI4CITIES, la sperimentazione per la carbon neutrality
È invece già arrivato a conclusione AI4CITIES, altra sperimentazione triennale finanziata dall’Ue (2020-2022) per accelerare la neutralità climatica, attraverso l’applicazione di soluzioni intelligenti in grado di abbattere le emissioni di gas a effetto serra negli ambiti della mobilità e dell’energia, due settori responsabili dell’82% dell’inquinamento nelle città europee. All’interno di questo progetto, l’azienda torinese ha contribuito a una riduzione di 60 tonnellate di CO2 e migliorato del 25% in media l’efficientamento dei 3 edifici su cui è intervenuta.
Enerbrain è entrata a farne parte dopo essere stata selezionata tra più di 40 PMI, e ha avuto il compito di condurre test su tre progetti pilota: un asilo e una ludoteca a Copenhagen, e un edificio che ospita uffici ad Amsterdam. In quest’ultimo caso, Enerbrain ha installato un kit di dispositivi plug&play scalabile per monitorare l’utilizzo dell’energia e ottimizzarlo in tempo reale attivando una regolazione intelligente da remoto.
La tecnologia Enerbrain per abbattere le emissioni di CO2 delle città
La tecnologia di Enerbrain si è rilevata particolarmente efficace per diversi motivi. Gli algoritmi proprietari e l’integrazione dell’Internet of Things hanno permesso di raccogliere e analizzare online i dati energetici degli edifici, abilitando un monitoraggio continuo anche da remoto e la riduzione del consumo di energia.
I potenti strumenti di analisi e di visualizzazione dei dati hanno contribuito a identificare potenziali inefficienze energetiche e implementare misure in modo proattivo per ridurre gli sprechi. La scalabilità e l’adattabilità della soluzione, infine, hanno permesso di applicarla con successo in edifici di varie dimensioni e complessità.
Progetti UE come slancio per la ricerca e sviluppo
“La nostra partecipazione in progetti come come AI4CITIES è una prova del nostro costante impegno a spingerci oltre i limiti del possibile. Abbiamo colto e accettato la sfida di creare le città sostenibili di domani, ridefinendo ciò che è realizzabile e dando forma a un’eredità di cambiamenti positivi“, commenta Marco Martellacci, Chief Innovation Officer di Enerbrain. “Per Enerbrain come azienda questo tipo di progetti serve come slancio per la nostra divisione R&D, a sperimentare nuovi prodotti che un domani potremo proporre sul mercato. In particolare grazie ai progetti europei stiamo portando avanti lo sviluppo in tre aree: edge computing, controllo ottimo, dashboard di business intelligence,” ha concluso Martellacci.
Articolo originariamente pubblicato il 27 Nov 2023