La sostenibilità è un argomento molto dibattuto e coinvolgente come confermato da numerose ricerche e analisi e come si può vedere anche grazie alle indicazioni su questo tema che arrivano da Google Trends. I bambini a scuola ne parlano, i leader di tutto il mondo studiano strategie come quelle presentate nel corso di COP26 e, sempre più, ai leader aziendali viene richiesto dal consiglio di amministrazione e dagli enti di controllo di dimostrare la loro bona fides. Ma la sostenibilità deve essere una priorità anche per tutti i CIO.
Il ruolo dei data center e della digitalizzazione in relazione alla sostenibilità
Alcune aziende hanno nominato dei responsabili della sostenibilità o sustainability manager ma anche i CIO sono al centro del puzzle della sostenibilità. Secondo diversi studi, i data center sono responsabili per oltre il 2% delle emissioni di gas serra nel mondo (circa lo stesso del trasporto aereo) e al settore ICT è imputabile fino al 9% di consumo di elettricità nel mondo, secondo l’UE. L’aumento della digitalizzazione del mondo porterà inevitabilmente all’invio e alla memorizzazione di una quantità maggiore di dati. L’archivio mondiale di informazioni digitali raddoppia ogni due anni e a fronte di trend come il 5G e i video 4k/8k/16k, non c’è segno di rallentamento. Anzi, è proprio il contrario: la nostra dipendenza dall’intrattenimento ad alta risoluzione e dalle videoconferenze sta portando a un eccessivo consumo di dati.
La buona notizia è che gli sviluppi in ambito ICT stanno portando a data center, server, desktop, cellulari, storage e networking più rispettosi dell’ambiente. Per una climatizzazione dei data center davvero sostenibile, i sistemi di raffreddamento libero sfruttano l’aria dell’ambiente filtrata per ridurre il calore del data center, specialmente in climi freschi con aria né troppo umida né troppo secca. Il calore di scarto viene riutilizzato, ad esempio, per alimentare gli uffici e le fonti di energia rinnovabile come quelle idroelettrica, solare ed eolica, sempre più utilizzate anche nei data center. Tutto ciò ha portato l’UE a richiedere che i data center a zero emissioni diventino uno standard entro il 2030.
C2C, circular economy e ricerca di nuovi materiali
Anche i dispositivi sono più green. La progettazione hardware oggi spesso si basa sull’approccio C2C (Cradle to Cradle) e sull’economia circolare in cui i materiali riciclati vengono usati e riutilizzati. Il processo di utilizzo di microrganismi (bioleaching) si sta rivelando promettente anche nell’estrazione dei metalli preziosi usati per la produzione di hardware. I programmi di certificazione come Energy Star hanno reso molto più facile scegliere gli strumenti con consapevolezza. E, naturalmente, gli ingegneri studiano costantemente approcci hardware e software per creare processi più intelligenti ed efficienti e hardware che centellini l’energia.
Inoltre, l’ICT stessa è un potente strumento, abilita l’automazione che a sua volta aiuta a ridurre l’uso di energia in altri punti della catena del valore. Pensiamo ad esempio a come le chiamate Zoom stiano sostituendo i viaggi d’affari internazionali o a come i beni virtuali come le trasmissioni digitali e i download stiano sostituendo i beni fisici come i DVD e i libri. Oppure consideriamo come la produzione intelligente stia creando una progettazione e una fabbricazione di prodotti più efficienti o come le città intelligenti stiano portando a incredibili efficienze nei trasporti, nella raccolta dei rifiuti e nei servizi digitalizzati. E naturalmente, le piattaforme e gli strumenti digitali sono le materie prime delle future opzioni ancora più intelligenti.
Fornitori, supply chain e approvvigionamento tra i punti chiave per i CIO
Gran parte delle opportunità di ripulire e rinnovare il nostro mondo sono incentrate sugli investimenti digitali. Utilizzando al meglio l’ICT, i CIO possono non solo rendere le loro aziende più rispettose dell’ambiente, consolidando così la loro brand equity, ma anche più efficienti dal punto di vista dei costi. La sostenibilità è una vittoria per tutti.
Naturalmente, la sostenibilità non è semplice e la realizzazione di data center net-zero, come quelli creati in Apple e Facebook, sarà per ora limitata a pochi privilegiati. Ma i CIO dispongono di alcune importanti leve e, utilizzando il cloud e la co-location, anche le piccole imprese possono accedere a risorse altamente efficienti. Offrono modalità per condividere i costi, raggiungere elevati livelli di utilizzo attraverso la virtualizzazione avanzata e i container, e permettono di sfruttare l’infrastruttura e le competenze necessarie per un’efficienza energetica ottimale.
In tutto ciò, c’è un’interessante confluenza di trend. L’adozione del cloud sta accelerando proprio mentre la progettazione dei data center si sta rapidamente evolvendo così come le reti stanno diventando più intelligenti e di utilità. Abbiamo la possibilità di attingere a una nuova griglia di calcolo che offre un enorme valore ed efficienza senza sacrificare l’etica. Ma la questione della sostenibilità deve essere considerata da una prospettiva ancora più ampia. I CIO devono anche esaminare il background dei fornitori e le loro supply chain e l’approvvigionamento dei componenti, per esempio. Se esaminiamo la questione a 360° e interroghiamo le nostre coscienze su questioni come i viaggi di lavoro, la scelta delle auto aziendali e le politiche di compensazione delle emissioni di carbonio, allora possiamo aiutare a perpetuare il continuum di miglioramenti necessari.
Le sfide sono molte, ma le soddisfazioni sono altrettanto numerose. Le aziende che possono mostrare credenziali di sostenibilità saranno nella posizione di poter attrarre, assumere e ispirare le nuove generazioni di talenti che richiedono datori di lavoro in grado di fornire qualcosa di più di uno stipendio. I CIO possono tracciare un percorso che va ben oltre l’altruismo per un interesse personale illuminato, preservando il pianeta e promuovendo l’etica, creando allo stesso tempo le basi per costi inferiori e pratiche più sostenibili per tutti. Grazie alla profonda conoscenza del settore ICT, i CIO devono insistere per guidare o almeno prendere posto nei comitati direttivi che daranno forma al nostro futuro collettivo.