Aiutare le donne rifugiate a reinserirsi nel mondo del lavoro digitale in Italia, Francia e Grecia e preparare il terreno affinché questo ingresso sia possibile. E’ questo l’obiettivo del progetto TF4woman, creato dall’organizzazione internazionale no-profit Techfugees che supporta le rifugiate in un percorso lungo 6 mesi durante il quale visitano le aziende partner, conoscono le realtà tech e digital italiane e acquisiscono nuove competenze, grazie anche alla consulenza di professionisti selezionati, che le guidano nel complesso mercato del lavoro italiano.
Techedge, multinazionale italiana nota nella progettazione e sviluppo di tecnologie software innovative e nella consulenza per la trasformazione digitale, sta supportando Techfugees dal suo primo giorno in Italia, implementando il programma #TF4Women Fellowship e incrementando la visione condivisa di una tecnologia inclusiva. Recentemente 14 donne hanno visitato gli uffici di Milano di Techedge dove si sono confrontate con alcuni dei professionisti, facendosi un’idea più precisa di quali siano i campi di applicazione di alcune tecnologie e di quali siano i livelli di competenza e conoscenza necessari per poter lavorare in una multinazionale del tech.
Le più competenti verranno assunte dal Gruppo con contratti a tempo indeterminato, riuscendo così ad emanciparsi e uscire da una situazione difficile. I criteri di selezione sono molteplici, ma non includono l’età o l’area geografica: le uniche regole inderogabili sono maggiore età, motivazione ed essere titolare di protezione internazionale. La maggior parte delle donne scelte è laureata in materie digital e tech che non possono equiparare il percorso di studi in Italia: spesso sono donne che vivono nel Paese da diversi anni – più di 5 solitamente – e che non riescono a trovare lavori adatti alle loro competenze.
“Per noi è fondamentale contribuire all’inclusione delle persone e, grazie alla loro competenza, alla crescita del mondo digitale – commenta Giorgio Racca, CSR Director Techedge – Quest’anno partecipano al programma 14 ragazze e speriamo di poterne accogliere un paio nella nostra realtà, al più presto, per dar loro un’opportunità all’altezza delle loro conoscenze, ma soprattutto per accrescere, grazie a loro, le nostre competenze”.