Una transizione equa e inclusiva può promuovere la parità di genere e sostenere l’empowerment economico delle donne, offrendo loro pari opportunità di impiego nei mercati del lavoro interessati ed emergenti. Tuttavia, molto resta da fare per migliorare le opportunità delle donne di partecipare e plasmare l’economia verde, anche rafforzando la presa di decisioni inclusive in modo che le voci di femministe, giovani, popoli indigeni e altri siano considerate a livello globale.
Sono alcuni degli spunti emersi alla Giornata per la parità di genere alla COP28 delle Nazioni Unite, momento che ha ospitato una serie di eventi speciali e annunci volti a garantire un’azione climatica sensibile al genere, concentrandosi su una transizione equa e sul finanziamento. La Giornata è stata anche l’occasione per lanciare la Gender-Responsive Just Transitions & Climate Action Partnership, con l’adesione di 68 parti. Il partenariato comprende un pacchetto di impegni in materia di finanza, dati e pari opportunità, per consolidare i progressi compiuti attraverso il programma di lavoro rafforzato delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico a Lima e il suo piano d’azione sulla parità di genere.
Stretto il legame fra transizione giusta e parità di genere
“Mentre lavoriamo per limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5 gradi e promuovere un futuro sostenibile per tutti, una transizione giusta ha il potenziale per guidare un’ambiziosa azione climatica”, ha affermato Ina Parvanova, direttrice delle comunicazioni e dell’impegno presso le Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. “Una cosa dovrebbe essere chiara: la transizione giusta e la promozione dell’uguaglianza di genere sono intrinsecamente legate”, ha aggiunto. “Le politiche e i programmi di transizione giusta devono tenere conto della forte dimensione di genere delle sfide e delle opportunità ambientali”.
Il ruolo dei dati nell’azione climatica attenta al genere
Alla vigilia della COP28, la Conferenza Globale sui Dati di Genere e Ambiente aveva portato a un appello urgente per aumentare la raccolta e l’utilizzo di dati di genere e ambientali al fine di promuovere un’azione climatica e ambientale sensibile al genere a livello globale. Oltre 200 partecipanti, tra cui rappresentanti delle Parti, organizzazioni internazionali e locali, accademici e molti altri, si erano riuniti per l’evento organizzato da UN Climate Change, UN Women, Women’s Environment and Development Organization (WEDO), Gender + Environment Data Alliance (GEDA) e International Union for Conservation of Nature (IUCN).
L’appello all’azione sollecita i leader e le istituzioni globali, regionali e locali ad agire in 5 aree principali:
- Promuovere e dare priorità alla produzione di dati di genere e ambientali in modo etico e trasparente;
- Accelerare l’uso e l’adozione dei dati di genere e ambientali per la presa di decisioni, lo sviluppo di programmi, il monitoraggio, la ricerca e la difesa delle cause;
- Finanziare e investire nella produzione e nell’uso di dati di genere e ambientali;
- Garantire che i processi di governance dei dati e delle statistiche a livello nazionale, regionale e globale siano inclusivi;
- Costruire e rafforzare partenariati multi-stakeholder per i dati di genere e ambientali.
Questo appello sottolinea l’importanza cruciale di integrare la prospettiva di genere e l’analisi ambientale nei processi decisionali e nelle politiche, al fine di affrontare in modo efficace le sfide climatiche ed ambientali.