Innovazione sociale

Capitali europee dell’inclusione e della diversità 2024: tra i vincitori il comune lombardo di Corbetta



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L’Italia tra i cinque paesi premiati per l’impegno nella costruzione di società più eque. Al comune dell’hinterland milanese la medaglia d’oro tra gli enti con meno di 50.000 abitanti in virtù del suo “approccio sistematico verso la diversità e l’inclusione e la partecipazione a una rete nazionale contro la discriminazione LGBTIQ”

Pubblicato il 7 mag 2024



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La Commissione europea ha proclamato i vincitori della terza edizione del premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità, che riconosce il lavoro svolto dalle città, dai piccoli centri o dalle regioni dell’Unione Europea per costruire società più eque, promuovendo diversità e inclusione indipendentemente dal genere, dalla razza o dall’origine etnica, dalle convinzioni religiose o personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale. Le città e i comuni di Croazia, Italia, Slovenia, Spagna e Svezia sono i vincitori di quest’anno che si sono distinti per la natura e la portata delle iniziative, il loro impatto e il coinvolgimento nell’elaborazione delle politiche dei gruppi esposti alle discriminazioni.

La premiazione avvenuta a Bruxelles segna l’inizio del mese europeo della diversità 2024 che, indetto per la prima volta nel maggio 2020 in occasione del 10º anniversario della Piattaforma delle Carte della diversità, intende onorare e promuovere le attività dirette a instaurare ambienti giusti e aperti a tutti. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito dell’obiettivo più ampio della Commissione europea di lottare contro ogni forma di discriminazione e favorire contesti lavorativi che diano valore al diversity management.

Capitali europee dell’inclusione e della diversità 2024

Il premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità è aperto alle autorità locali e rappresenta una opportunità per mostrare al mondo cosa stanno facendo queste “capitali dell’inclusione” per creare spazi più diversificati e inclusivi per i loro cittadini.

Nella categoria “autorità locali con più di 50 000 abitanti” la città di Zagabria, Croazia, si è aggiudicata il primo posto grazie a una serie di iniziative e strategie specifiche volte a sostenere, proteggere e includere le donne, le persone con disabilità, le persone LGBTIQ +, i migranti e i rom. Il comune di Växjö, Svezia, si è piazzato al secondo posto per il suo approccio globale all’integrazione delle prospettive di genere al livello delle politiche e dei programmi regionali. La città di La Laguna, Spagna, ha conquistato il terzo posto grazie alla vasta gamma di iniziative e all’ampiezza delle sue politiche relative a questioni di genere, migranti, disabilità, età, persone LGBTIQ+, etnia e religione.

Nella categoria “autorità locali con meno di 50 000 abitanti” il comune lombardo situato nella zona ovest della provincia di Milano Corbetta, ha ottenuto la medaglia d’oro grazie alla vasta gamma di azioni e iniziative con una prospettiva intersezionale e partecipativa, in particolare riguardanti le persone con disabilità, le donne e le persone LGBTIQ. A questa va anche il premio del pubblico, che ha espresso il proprio voto durante la cerimonia. A vincere l’argento è la città di Miranda de Ebro, Spagna, per l’approccio innovativo della Casa dell’uguaglianza, un polo per l’attuazione di programmi e iniziative per superare varie forme di discriminazione che offre iniziative educative e di sensibilizzazione, eventi culturali e iniziative comunitarie. Il comune di Casares, Spagna, ha ottenuto la medaglia color bronzo per la ambizione e l’impegno profuso nel promuovere l’uguaglianza e l’inclusione, nonostante le dimensioni relativamente ridotte (9 000 abitanti).

Premio speciale per le autorità che provvedono a città e regioni sicure affrontando la violenza contro le donne: Lubiana, Slovenia si è classificata al primo posto perché in collaborazione con la società civile sostiene gli sforzi di solidarietà per istituire un sistema di sostegno globale che affronti la violenza contro le donne. Al secondo posto Miranda de Ebro, Spagna, che, con la partecipazione attiva delle donne vittime di violenza, riunisce in un fronte comune responsabili politici, educatori, servizi sociali e società civile; ne è un esempio un’iniziativa che coinvolge le autorità di contrasto e i servizi sociali per offrire alloggi sicuri e sistemazioni di emergenza alle vittime. Il terzo premio va al comune di Växjö, Svezia, per la pianificazione strategica di cui ha dato prova in termini di finanziamento, sostegno e sensibilizzazione, nonché per aver istituito un dipartimento dedicato alla violenza contro le donne.

Verso una Unione dell’uguaglianza

Ciascuna delle città vincitrici del premio Diversità e inclusione ci mostra il percorso verso una società più inclusiva e una vera Unione dell’uguaglianza. Desidero congratularmi con le città vincitrici e ringraziarle per il loro impegno a favore dell’uguaglianza. Con le loro azioni migliorano tangibilmente la vita delle persone. Spero vivamente che altre città seguano il loro esempio” ha dichiarato Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza.

“I vincitori di oggi sono esempi eccellenti di ciò che città, comuni o regioni, grandi e piccole, possono raggiungere quando perseguono l’uguaglianza, l’inclusione e la diversità. Il loro impegno si esprime in azioni concrete che contribuiscono a costruire un’Unione dell’uguaglianza e hanno un impatto positivo sulla vita di tutte le persone. Sono certa che i vincitori ispireranno altre città e regioni in tutta Europa a passare all’azione” ha commentato Helena Dalli, commissaria per l’Uguaglianza.

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