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Efficienza energetica in casa: gli italiani investono in domotica e nuove caldaie

Il mancato rinnovo del Superbonus 110 spinge gli italiani a investire diversamente. Decrescono le richieste di pannelli fotovoltaici (-57%) e impianti di riscaldamento a pavimento (-39%). Secondo i dati di ProntoPro, domotica e caldaia efficiente possono far risparmiare rispettivamente il 25% e il 20% sulle spese

Aggiornato il 21 Nov 2023

PRONTOPRO-Efficienza-Energetica

Con l’arrivo dei primi freddi, gli italiani si trovano a dover considerare gli interventi prioritari per ottimizzare l’efficienza energetica della propria casa così da ridurre il peso delle bollette e contemporaneamente l’impatto ambientale. Quello che si evince è che il mancato rinnovo del Superbonus 110, introdotto per incentivare interventi che permettessero di sistemare o sostituire gli elementi disperdenti ed energeticamente inefficienti della propria abitazione, ha portato a una significativa riduzione delle richieste di installazione di pannelli fotovoltaici (-57%) e impianti di riscaldamento a pavimento (-39%). Tuttavia, emerge un nuovo scenario in cui la domotica registra un incremento del 38%, seguita da una crescente domanda di nuove caldaie (+18%) e impianti di scaldabagno (+11%).

Cala l’entusiasmo per fonti rinnovabili e riscaldamento a pavimento

Secondo i dati forniti da ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali che mette in contatto domanda e offerta, il corretto isolamento delle pareti esterne, raggiungibile per mezzo dell’installazione del cappotto termico e del rifacimento della facciata, consente un risparmio del 40% in bolletta, mentre la sostituzione degli infissi può portare a migliorare del 20% l’efficienza energetica della casa. Tuttavia, con lo stop al Superbonus 110, gli italiani stanno orientando le proprie scelte verso interventi diversi.

L’analisi della legge di Bilancio per il 2024 rivela una interruzione graduale al Superbonus 110, con una prevista riduzione delle detrazioni al 90% nel 2024 e al 70% nel 2025. Ciò che emerge è che la nuova manovra economica ha influenzato negativamente l’entusiasmo per le fonti rinnovabili, con una drastica diminuzione delle richieste di pannelli fotovoltaici (-57% rispetto al 2022) e pannelli solari (-34%). A perdere appeal sono anche i sistemi di riscaldamento alternativi, come il riscaldamento a pavimento (-39%) e le stufe a pellet (-35%). Oltre a questi servizi, il dibattito nel corso dell’anno sul possibile mancato rinnovo del Superbonus, ha portato a un calo delle richieste di rifacimento della facciata, scesa del 10% rispetto al 2022 e del 53% rispetto al 2021.

Gli italiani si affidano a domotica e nuove caldaie per l’efficienza energetica della casa

La domotica si afferma come protagonista delle nuove scelte degli italiani, tra quelle utili a ottimizzare la propria abitazione dal punto di vista energetico, con un aumento del 38% nelle richieste rispetto al 2022. Del resto, questa tecnologia consente il controllo da remoto dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, illuminazione e automazione di finestre, tapparelle e tende da sole, garantendo la possibilità di ridurre le spese mensili fino al 25%.

Parallelamente le scelte degli italiani vanno nella direzione delle caldaie, per le quali si registra un aumento del 18% per le richieste di sostituzione o installazione di un nuovo apparecchio e dell’11% per quelle di manutenzione o revisione, e dello scaldabagno, le cui richieste sono aumentate rispettivamente dell’11% e del 7% per gli stessi servizi.

In termini di richieste di montaggio e allacciamento di un nuovo impianto, per quanto riguarda le caldaie, gli italiani prediligono quelle alimentate a metano (77,61%), seguite dalle pompe di calore elettriche (11,98%), impianti molto energivori, che garantiscono risparmi solo se abbinati a un impianto fotovoltaico e la cui preferenza si è ridotta in seguito allo stop del Superbonus 110.

Il costo degli interventi di efficientamento energetico

L’efficienza energetica della propria casa rappresenta un investimento che permette di avere vantaggi, anche economici, sul lungo periodo. Ma la progettazione di interventi di questo tipo, rende necessaria una analisi dei costi, per cui gli esperti di ProntoPro forniscono alcune stime.

Se si dispone già di una caldaia efficiente, ci si dovrà occupare solo della manutenzione e revisione, obbligatoria per legge, e che si attesta in media sugli 80 euro. Anche se la manutenzione deve essere eseguita solitamente ogni due anni, controlli annuali consentono di valutare l’efficienza dell’impianto, ridurre il dispendio energetico, risparmiare sui futuri interventi e scongiurare malfunzionamenti improvvisi. L’uscita in emergenza del tecnico costa, infatti, circa un 15% in più rispetto a un appuntamento programmato in anticipo.

In caso di installazione di un nuovo apparecchio, optare per una caldaia a condensazione che, riciclando il vapore (invece di disperderlo) e impiegandolo per la produzione di acqua calda, offre migliore efficienza energetica, basse emissioni di sostanze inquinanti e un risparmio in bolletta del 20% rispetto a una caldaia tradizionale. Il costo medio per la sostituzione di una caldaia con uno di questi modelli più performanti si aggira intorno ai 2000 euro, compreso il costo di installazione da parte di un professionista.

Per la sostituzione di infissi tutto dipende dai materiali scelti. Le più richieste, su ProntoPro, sono le finestre in pvc, che possono costare fino a 250 euro al pezzo, chi sceglie il legno deve preventivare invece una spesa media di 500 euro a infisso. I preventivi per i costi di posa, che includono anche lo smaltimento della vecchia finestra, si aggirano sui 100 euro.

Un impianto fotovoltaico richiede un investimento di 2000 euro a Kilowatt, mentre un impianto domotico base, installato in un’abitazione tra i 50 e i 70 metri quadri, può costare dai 5000 euro in su. Per chi non ha la possibilità di investire, esistono anche soluzioni più economiche e fai da te che automatizzano solo alcune parti della casa, garantendo però un risparmio energetico ridotto.

Infine, per l’isolamento termico delle pareti esterne (cappotto termico), i preventivi di materiale e manodopera oscillano tra i 50 e i 100 euro al metro quadro, con variazioni in base al tipo di isolante, alla località e alla superficie da coprire.

Articolo originariamente pubblicato il 21 Nov 2023

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