Innovazione

Eaton: la ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici aiuta la transizione energetica

Un report promosso dall’azienda spinge per l’adozione di sistemi di batterie che siano anche in grado di immettere elettricità nella rete

Aggiornato il 12 Mar 2024

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La ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici (V2X, o Vehicle-to-Everything) può giocare un ruolo importante per la transizione energetica: queste le conclusioni di recente report co-sponsorizzato da Eaton e condotta da smartEn – Smart Energy Europe e DNV. Secondo la ricerca, che ha analizzato e comparato lo scenario normativo di 11 Paesi europei in materia di ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici, le soluzioni mobili di accumulo di energia su piccola scala possono aumentare significativamente la stabilità delle reti elettriche, in un contesto caratterizzato dalla sempre maggiore importanza delle rinnovabili intermittenti. La stima è che le attivazioni V2X all’interno dell’UE27 potrebbero generare guadagni per 9,9 miliardi di euro entro il 2030, abilitando la disponibilità di risorse decentralizzate.

Una risorsa per la flessibilità

La ricerca evidenzia che, attualmente, in assenza di una politica condivisa in materia, i veicoli elettrici rischiano di rimanere inattivi per il 90% del tempo, cioè quando sono parcheggiati. Questo stato di cose rappresenta un grave spreco per la flessibilità energetica, limitando l’apporto di una risorsa preziosa, ovvero dell’elettricità contenuta nelle batterie delle auto.
Ad oggi, rimangono però importanti barriere di accesso, come la presenza di requisiti tecnici complessi e non allineati tra i diversi Paesi.

Come spiega Michael Villa, Executive Director di smartEn: “Per rispondere al crescente fabbisogno di accumulo reso necessario dalla transizione verso un’energia più pulita, non possiamo concentrarci solo sui grandi impianti pubblici. L’assenza di un quadro normativo comunitario per la ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici e la frammentazione delle norme tra gli Stati membri impedisce un’adozione commerciale del V2X su larga scala. La doppia tassazione dell’energia rimane uno dei maggiori ostacoli, così come l’incoerenza dell’accesso al mercato o l’assenza di prezzi dinamici: sono sfide simili a quelle che si trovano ad affrontare anche altre risorse di flessibilità della domanda”.

I passi in avanti dell’Italia 

La situazione sembra però essere migliore in Italia rispetto ad altre nazioni: il nostro Paese, ad esempio, ha già eliminato la doppia tassazione per il V2G (Vehicle-to-Grid) e, anche se mancano ancora una politica chiara in materia di V2X e gli standard applicativi, sono attualmente in corso progetti pilota relativamente importanti. Inoltre, l’Italia si è posta l’obiettivo di avere, entro il 2030, 3 milioni di punti di ricarica pubblici e privati, di cui 32.000 pubblici veloci e ultraveloci, che consentiranno di ricaricare 6 milioni di veicoli elettrici. Ci sono poi altri fattori favoriscono la ricarica bidirezionale: stando al report, nel 2022 l’Italia ha registrato una media volatilità dei prezzi dell’elettricità.

Inoltre, il basso costo della remunerazione per la produzione dagli impianti fotovoltaici su tetto (0,06 euro/kWh) rappresenta un incentivo ulteriore per il V2G: implementandolo, gli utenti possono infatti consumare internamente la maggior parte dell’energia generata, con un risparmio significativo, considerato un prezzo di acquisto dell’energia oscilla tra 0,15 e 30 euro/kWh.

Il ruolo degli smart meter

L’analisi evidenzia poi come l’Italia, insieme a Spagna, Norvegia e Svezia, si distingua per il livello di diffusione dei contatori intelligenti: il tasso di penetrazione, già nel 2022, era infatti del 98%. Tra questi, vi sono dispositivi in grado di fornire direttamente dati e insight significativi ai sistemi di gestione dell’energia.
“Quando si lavora sulle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, è molto importante affidarsi alle giuste tecnologie, guardando ai possibili sviluppi di un mercato in continua evoluzione. I proprietari degli edifici, in particolare se offrono parcheggi pensati per soste medio-lunghe, come accade ad esempio per uffici, palestre, aeroporti, stazioni ferroviarie, ospedali e hotel, dovrebbero già oggi prestare attenzione ai caricabatterie per i veicoli elettrici che scelgono di adottare, privilegiando i dispositivi che saranno anche in grado di immettere elettricità nella rete. Investire in caricabatterie V2X o V2X Ready sarà infatti cruciale per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pronte per il futuro, favorendo lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile”, ha evidenziato Alessio Nava, MD & Country Sales Leader Italy di Eaton.

Articolo originariamente pubblicato il 12 Mar 2024

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