Una nuova forma e un nuovo approccio per il Risk Management con Hack.Gov, l’hackathon italiano focalizzato sull’ideazione e sullo sviluppo di soluzioni innovative per la Pubblica Amministrazione. La challenge si è tenuta presso l’Apple Developer Academy di Napoli, luogo simbolo dell’innovazione in Europa, all’interno del nuovo campus dell’Università Federico II di San Giovanni a Teduccio a Napoli. Una full immersion di creatività, tecnologia e idee realizzata con la sponsorizzazione tecnica di Eni.
Quarantotto sono state le ore a disposizione di oltre 200 sviluppatori internazionali con uno scopo: confrontarsi su 12 diverse sfide e ideare nuove soluzioni tecnologiche in grado di innovare la PA. Dodici sono le challenge promosse da numerose aziende e istituzioni secondo il paradigma dell’open innovation con un montepremi di 37.500 euro. Ericsson, nell’iniziativa promossa da Agi Agenzia Italia, in collaborazione con la Regione Campania e l’Università di Napoli Federico II e con il patrocinio di AgID ha promosso una “challenge” legata alla sicurezza e gestione delle folle sfruttando le potenzialità della rete 5G (leggi il servizio Rete 5G: cos’è, come funziona, copertura e frequenze in Italia).
La challenge di Ericsson
Ai giovani sviluppatori è stato chiesto di sfruttare le potenzialità della rete 5G per gestire e tutelare la sicurezza di una massa di persone in occasione di eventi di aggregazione, come ad esempio concerti, partite, manifestazioni, cortei, elezioni, concorsi pubblici, e altro ancora. Quindi, ideare una soluzione per il controllo dell’afflusso e del deflusso della folla tramite accreditamento e predisporre piani di evacuazione e/o di informazione gestendo le identità digitali in modo conforme alla legge sulla privacy. Oltre al 5G, gli sviluppatori dovranno confrontarsi con algoritmi di Realtà Aumentata e Machine Learning o AI.
La partecipazione di Ericsson a questo hackathon testimonia l’impegno dell’azienda sul territorio italiano e, in particolare, nella regione Campania dove è presente con una sede a Napoli e con un centro di Ricerca e Sviluppo a Pagani specializzato nello sviluppo di software. In particolare, il centro R&S mondiale di Pagani, inaugurato 29 anni fa (1990) con i primi 8 dipendenti, oggi impiega circa 250 ricercatori ed è qui che si concentrano le competenze nel campo delle tecnologie di archiviazione dati, sistemi di commutazione, cloud, virtualizzazione (in ottica 5G) e gestione delle licenze software.