Sostenibilità

Trasporto aereo e future sfide per una mobilità sostenibile e sicura: il ruolo del risk management

L’emergenza Covid-19, con i prolungati lockdown, ha costretto le compagnie aeree a ripensare ai propri obiettivi, a fronte del sostanziale cedimento del settore, sempre più in un’ottica di sostenibilità ambientale

Pubblicato il 06 Set 2021

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant

trasporto aereo

Le sfide per il settore del trasporto aereo a medio e lungo termine stanno cambiando radicalmente e soprattutto a fronte della crisi scaturita dal Covid-19: prima dell’insorgere della pandemia, nessuno immaginava una sospensione così prolungata dei voli in tutto il mondo e, nonostante la progressiva e lenta fase di ripresa post-lockdown, la nuova realtà costringe le compagnie aeree a ripensare agli obiettivi a fronte del sostanziale cedimento del settore sempre più in un’ottica di sostenibilità.

“Rischi, resilienza e percorsi per l’aviazione sostenibile: la prospettiva Covid-19”

Stefan Gössling, ricercatore del West Norway Reasearch Institute, professore di Turismo all’Università di Linnaeus e docente di Human Ecology all’Università di Lund, ha studiato negli ultimi 25 anni le relazioni tra turismo, trasporti e sostenibilità. In particolare, la sua attenzione si è concentrata sul settore aereo e relativo impatto sull’ambiente. Nel rapporto “Rischi, resilienza e percorsi per l’aviazione sostenibile: una prospettiva Covid-19” si trovano numerose prove che confermano come il trasporto aereo crei sia opportunità sia rischi. Mentre le opportunità riguardano imprese e individui, i rischi sono imposti all’intera società.

Di fatto, le pandemie – in cui il trasporto aereo ha un ruolo come vettore di distribuzione di agenti patogeni – e il contributo del settore ai cambiamenti climatici, sono esempi di esternalità negative di lunga data che continuano a essere trascurate nelle valutazioni delle prestazioni economiche e dell’importanza sociale del settore. Inoltre, il settore del trasporto aereo presenta problemi sia di resilienza economica – che hanno indotto i vari governi a sovvenzionare il settore – sia strutturali per quanto riguarda l’impatto sul Pianeta.

Nel trasporto aereo la domanda è fortemente indotta sulla base di tariffe molto basse e il sistema del trasporto aereo continua a concentrarsi su strategie di crescita dei volumi con margini di profitto ridotti.

Trasporto aereo e inquinamento ambientale

Prima della pandemia, secondo quanto si evince dal rapporto citato, il settore del trasporto aereo emetteva in atmosfera da solo un miliardo di tonnellate di CO2 ogni anno, a cui vanno aggiunte le emissioni di diverso tipo, quali il monossido di azoto (NO) e l’ossido di diazoto (N2O), che spesso non vengono considerate, nonostante producano effetti fino a tre volte superiori di quelli legati alla CO2.

È doveroso sottolineare che il rischio di riscaldamento globale è sistemico, non stazionario, non lineare e richiede un focus sulla resilienza a lungo termine; inoltre, i rischi di cambiamento climatico si accumulano nel tempo, sono permanenti e saranno molto dirompenti e irreversibili quando raggiungeranno i punti di non ritorno.

Entreprise Risk Management e sostenibilità del settore del trasporto aereo

I governi di tutto il mondo hanno riconosciuto la necessità e l’opportunità di creare una ripresa sostenibile. In quest’ottica, nell’aprile 2020, i ministri delle finanze del G20 hanno deciso di impegnarsi a sostenere una ripresa sostenibile e inclusiva dal punto di vista ambientale e, attraverso il Financial Stability Board, hanno istituito la Task Force for Climate-Related Disclosures (TCFD).

La TCFD ha dettato alle aziende una serie di raccomandazioni di divulgazione volontaria e coerente cui attenersi nel fornire informazioni a investitori, istituti di credito e assicuratori sui propri rischi finanziari legati al clima. Oggi, la TCFD sta rapidamente diventando il sistema di fatto per la segnalazione dei rischi legati al clima.

Inoltre, gli istituti finanziari hanno adottato gli Equator Principles (EP), ovvero, un quadro di gestione del rischio per determinare, valutare e gestire il rischio ambientale e sociale nei progetti, oltre a fornire uno standard minimo per la due diligence e il monitoraggio per supportare un processo decisionale responsabile del rischio.

In quest’ottica finanziatori e investitori istituzionali – tra cui Blackrock e altri sostenitori dell’iniziativa Climate Action100+ – stanno dando la priorità agli investimenti verso progetti sostenibili, mettendo anche in discussione le società in cui investono in termini di politiche e principi ESG (Environmental, Social & Corporate Governance). Gli operatori finanziari, gli investitori e gli assicuratori richiederanno sempre più informazioni trasparenti sulle emissioni attraverso i rapporti TCFD a partire dal 2022, incentivando anche soluzioni di finanziamento innovative, come prestiti “verdi”, obbligazioni “verdi” e contratti di locazione “verdi”.

Emissioni di CO2 e valutazione del rischio

Il settore del trasporto aereo è impattato dalle situazioni climatiche e i principali rischi assicurativi legati al clima sono identificabili nel rischio di ‘transizione’ (risultante dal rischio reputazionale), che potrebbe tradursi in attività non recuperabili, nel rischio ‘fisico’ e in quello di ‘responsabilità’. Pertanto, le emissioni di CO2 del settore del trasporto aereo saranno sempre più incluse come futuro fattore di valutazione del rischio di sottoscrizione di assicurazioni dal momento che molte compagnie assicurative saranno tenute ad analizzare, aggregare e segnalare i rischi relativi ai cambiamenti climatici su base semestrale e privilegeranno quelle organizzazioni sostenibili e consapevoli dell’ambiente che presentano un profilo di gestione del rischio migliore.

Inoltre, la natura “aerodinamica” del settore aeronautico costringe i vari attori del trasporto aereo a adottare modelli di gestione del rischio più efficaci ed efficienti integrati con forti pratiche di sostenibilità. D’altra parte, la sostenibilità stessa richiede un miglioramento dinamico, una crescita e un cambiamento dei sistemi esistenti per mantenere le prestazioni del settore sempre più performanti ed agili.

Ne consegue che il risk manager del trasporto aereo dovrà determinare gli effetti positivi o negativi degli aspetti economici, sociali e ambientali delle attività del settore integrando l’Enterprise Risk Management (ERM) con la Corporate Sustainability (CS), ovvero, implementando il cosiddetto Enterprise Sustainability Risk Management (ESRM).

Attraverso l’implementazione dell’ESRM il settore del trasporto aereo si occupa dei rischi ambientali, sociali ed ecologici, nonché dei rischi strategici, economici, operativi e di minaccia. Ovvero, le migliori strategie di sostenibilità aziendale e gli approcci gestionali richiedono la considerazione di tutti i rischi aziendali sia in modo olistico che sistematico. Pertanto, grazie all’ESRM framework, l’organizzazione è in grado di garantire la sostenibilità attraverso:

  • gli approcci e i processi manageriali quali la pianificazione strategica, la corporate governance, la gestione delle risorse umane;
  • il processo decisionale, la gestione della reputazione, la gestione delle crisi, la pianificazione, la gestione delle risorse aziendali e la gestione del rischio finanziario;
  • un processo sistematico per le decisioni strategiche e operative a tutti i livelli dell’attività;
  • una visione olistica dei fattori di impatto economico, sociale e ambientale sulla Corporate Sustainability all’interno dell’organizzazione;
  • l’integrazione di fattori economici, sociali e ambientali con obiettivi strategici;
  • la comprensione dell’interdipendenza tra impresa, società e ambiente.

È necessario garantire un approccio strategico flessibile per anticipare potenziali problemi e risolvere le sfide di sostenibilità progettando un valido framework che tenga in considerazione la gestione:

• dei rischi aziendali

• del rischio delle parti interessate

• del rischio di reputazione aziendale

Corporate Sustainability Management

• ambientale (interna ed esterna)

• basata sul valore

Pertanto, grazie all’ESRM, il risk manager può aumentare la fiducia dei risk owner nella propria capacità di gestione ottimale dei rischi aziendali basati sulla sostenibilità attraverso una calibrata gestione sia degli aspetti operativi, finanziari, strategici, sociali, ambientali sia di quelli legati alla conformità a norme e leggi.

Iniziative di sostenibilità: rapporto 2020 Publicis Sapient

Si prevede che i fattori di stress climatici come l’aumento della temperatura del pianeta, l’aumento dell’intensità delle tempeste e le variazioni stagionali delle precipitazioni comporteranno interruzioni del servizio del trasporto aereo e degli aeroporti. Nel settore del trasporto aereo, trattandosi di un’infrastruttura in rete, le interruzioni in un aeroporto possono avere un impatto a cascata su altri aeroporti, sull’economia in generale e persino sulla resilienza nazionale. Un approccio inclusivo e sistematico per raccogliere informazioni, valutare i rischi e interagire in modo proattivo con tutte le parti interessate, pertanto, sarà strategico e fondamentale per mitigare gli impatti finanziari, economici e operativi a lungo termine del settore.

Prima dell’emergenza da COVID, l’industria del trasporto aereo aveva già iniziato ad affrontare il dibattito sulla sostenibilità migliorando le proprie emissioni di carbonio e a far fronte alle aspettative dei propri clienti. Sicché è già in atto una nuova forma di aspettativa da parte dell’utenza.

In un recente sondaggio sulla sostenibilità dei viaggi aerei condotto nell’aprile 2020 dalla società di consulenza digitale americana Publicis Sapient, il 66% degli intervistati ha affermato che sarebbe più propenso ad acquistare da una compagnia aerea che dimostri maggiori sforzi in termini di sostenibilità; mentre il 73% ha affermato di prestare attenzione ai marchi che stanno avendo un impatto positivo sull’ambiente durante la pandemia. Ne consegue che solo quelle compagnie aeree che si prefiggeranno la sostenibilità come obiettivo prioritario, avranno un vantaggio competitivo nel momento di ripresa del mercato.

Inoltre, il 48% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a pagare una tariffa aggiuntiva al momento della prenotazione del volo per acquistare un credito di compensazione del carbonio o richiedere, ove possibile, di poter scegliere di volare con vettori a emissioni zero.

Ebbene, queste aspettative non potranno che rafforzarsi. Ne consegue che solo quelle compagnie aeree che si prefiggeranno la sostenibilità come obiettivo prioritario, avranno un vantaggio competitivo nel momento di ripresa del mercato.

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Quale transizione verde per il trasporto aereo

Il settore dell’aviazione, essendo un settore difficilmente elettrificabile, richiederà, inoltre, sempre più l’individuazione di carburanti alternativi che riducano in modo significativo le emissioni di carbonio nell’atmosfera.

In quest’ottica, costruttori di vettori aerei come Airbus e Boeing, compagnie aeree quali KLM ed Easyjet, aeroporti come Heathrow e fornitori di carburante come Shell stanno cooperando all’iniziativa Clean Skies For Tomorrow (CST) con l’obiettivo di velocizzare la transizione verso carburanti sostenibili (i.e. biofuel) e altre tecnologie di propulsione verde, che potrebbero ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra. Senza dimenticare la recente European Smart and Sustainable Mobility Strategy che si propone di mettere in commercio i primi aeroplani per l’aviazione civile a emissioni zero per il 2035.

Recentemente, circa venti associazioni europee dell’aviazione e dei viaggi – tra cui la European Business Aviation Association (EBAA) e l’European Regions Airline Association (ERA) – hanno chiesto un impegno congiunto tra l’industria e le pubbliche istituzioni per raggiungere emissioni CO2 pari a zero per tutti i voli in partenza e all’interno dall’UE entro il 2050, esortando i leader dell’UE a sostenere attivamente un patto per l’aviazione sostenibile entro la fine del 2021, contribuendo a un quadro politico e finanziario vitale per consentire al settore di mantenere i suoi impegni di sostenibilità.

La quantificazione delle emissioni, come previsto dal Greenhouse Gas Protocol, viene suddivisa in tre differenti categorie, i.e. Scope 1, 2 e 3, cui fanno riferimento differenti tipologie emissive e precisamente:

  • Scope1 – emissioni dirette, provenienti da asset di proprietà dell’azienda o che l’azienda controlla operativamente;
  • Scope 2 – emissioni indirette provenienti dalla generazione di energia elettrica (acquistata o acquisita) e dal vapore, calore o raffreddamento che l’organizzazione consuma;
  • Scope 3 – emissioni indirette che si verificano nella catena del valore dell’organizzazione.

Ne consegue che il settore del trasporto aereo dovrà agire sulla riduzione simultanea di emissioni dirette e indirette per centrare gli obiettivi del Green Deal europeo.

La strategia sostenibile dell’ENAV

In quest’ottica di sfida green si inserisce anche la strategia sostenibile della società ENAV che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ovvero: convertirsi, entro il 2022, in un’azienda a impatto climatico zero e, nello specifico ridurre del 23% le emissioni dirette di CO2 entro il 2021, fino ad arrivare all’80% nel 2022, compensando il rimanente 20% attraverso il finanziamento di progetti di tutela ambientale a beneficio del sistema Paese e internazionale.

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Conclusioni

È sempre più necessario avere un settore del trasporto aereo resiliente in grado di gestire determinati rischi, il cui costo è parte del prezzo pagato per il viaggio aereo. Pertanto, diventa fondamentale individuare le opportunità per le compagnie aeree di aumentare la redditività e ripensare il settore a livello globale.

Inoltre, se da un lato molti quesiti in termini di crescita dei volumi, dipendenza del settore dagli aiuti di Stato, impatti ambientali, saranno difficili da risolvere, dall’altro lato, per migliorare la futura resilienza del settore, i risk manager del settore dovranno attentamente valutarne i rischi e le vulnerabilità rispetto ai benefici a breve termine anche in termini di criteri ESG che non sono più un’opzione, bensì una necessità.

Il piano dell’Unione Europea per la trasformazione verde, la crescente consapevolezza sociale e la conseguente pressione normativa stanno costringendo il settore aereo a riflettere profondamente sulle pratiche sostenibili e a lavorare a stretto contatto con i produttori di aeromobili, le compagnie aeree, i fornitori di servizi di traffico aereo, i produttori di carburante, le aziende di movimentazione, altri partner e parti interessate (interne ed esterne alle organizzazioni) in modo mettere in atto progetti in grado di adottare un approccio integrato alla sfida della decarbonizzazione e svolgere un ruolo da protagonista nel contrasto al cambiamento climatico.

Il ruolo del risk manager sarà quanto mai strategico e fondamentale dal momento che si tratterà di fornire indicazioni ai manager e risk owner su come stabilire un processo olistico e sistematico di gestione del rischio di sostenibilità che generi gli indicatori di rischio, le fonti di rischio, gli obiettivi e i sistemi di reporting necessari per garantirne una gestione efficace e migliorare complessivamente le prestazioni e il valore del settore del trasporto aereo che, in maniera camaleontica, per sopravvivere, è costretto a “cambiare” pelle.

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Federica Maria Rita Livelli
Business Continuity & Risk Management Consultant

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