“La rete è la chiave per la difesa delle risorse critiche dalla maggiore esposizione alle minacce dovuta alla proliferazione dei dispositivi IoT. Quando si accingono a potenziare il livello di sicurezza della propria organizzazione, i responsabili IoT dovrebbero dare la priorità agli investimenti in soluzioni di Advanced Threat Protection con funzionalità analitiche con cui affrontare la sfida dell’individuazione di minacce sconosciute”. Lo afferma Laurence Pitt, global security strategy director di Juniper Networks, commentando i risultati della ricerca sulla sicurezza dell’Internet of things al tempo del multicloud e del cloud ibrido.
Lo studio ha coinvolto un campione di aziende impegnate nell’implementazione di progetti IoT, e mostra che il 29% del campione sta già implementano applicazioni IoT che utilizzano due o più cloud: le applicazioni IoT vengono eseguite su strutture differenti, principalmente in data center privati o centri di controllo (51%), al network edge (36%) e nel cloud pubblico. Uno sviluppo che – se da una parte rappresenta un’evoluzione naturale – apre sfide importanti dal punto di vista della cybersecurity, con i punti deboli che potrebbero essere identificati nella compliance, nella mancanza di integrazione tra i diversi sistemi di protezione e nella carenza di personale qualificato.