Innovazione

Risk Management by data da Irion

Pubblicato il 24 Nov 2018

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Risk Management è una questione di Big Data. «Nel nostro approccio al mercato ci guidano tre principi fondamentali – spiega Giovanni Scavino, Ceo di Irion –. Anzitutto il declarative thinking, perché è la tecnologia stessa che si cura di definire ed eseguire i passi da fare per raggiungere l’obiettivo di gestione delle informazioni dichiarato dal cliente. L’agile managing, che significa gestire i progetti dei clienti in modo nativamente agile, e infine, il forward looking, una soluzione ai problemi contingenti ma con una visione di lungo periodo».

Per Mariano Biondelli, Responsabile Market Risk di Mediobanca, proprio la facilità d’uso è il vantaggio più apprezzato della piattaforma Irion EDM. «La utilizziamo per un progetto targato FRTB (Fundamental Review of the Trading Book – ndr), la nuova regolamentazione bancaria sui rischi di controparte che entrerà in vigore nel 2022. Oltre riorganizzare e gestire al meglio l’enorme mole di dati sui rischi, la piattaforma Irion ci ha anche permesso di integrare le analytics per migliorare i processi di Business Intelligence, reportistica e monitoraggio». Punta, invece, sugli aspetti della governance e della qualità del dato la testimonianza di Erika Pinto, IT Data Custodian Officer & IT Security, Governance and compliance Manager di Findomestic. «Il tema della data quality è molto sentito nella nostra azienda e la soluzione di data management Irion ci ha permesso di migliorare il supporto ai sistemi decisionali con dati di maggior qualità. Per nulla invasiva, permette anche al personale non tecnico di interrogare e controllare direttamente il set di dati a sistema, senza doversi rivolgere al personale IT». Anche in Banca Popolare di Sondrio la gestione della qualità dei dati e la data governance sono aspetto strategici che la tecnologia Irion ha contribuito a gestire al meglio, come conferma Andrea Bandera, a capo dell’ufficio Gestione e Qualità dei Dati.

Data quality

«La data quality è un tema declinato su molti elementi di business – spiega Giovanni Scavino –. Oggi, con la nostra piattaforma e con Dots in particolare, ci stiamo concentrando sulla tracciabilità, che le normative attuali richiedono. La nostra tecnologia fornisce una visualizzazione grafica dei dataset che hanno generato quello specifico risultato. Con essa siamo in grado di assicurare anche il tracking a ritroso del dato, arrivando a risalire all’elemento di business che lo ha creato e a chi sul quel dato è intervenuto e lo ha modificato». Un tema, quello della gestione delle rettifiche e dell’editing dei dati, che sta molto a cuore a Massimiliano Zorzin, Responsabile Risk Data Infrastructure Risk Management di Intesa Sanpaolo, che conclude: «Irion è una piattaforma che permette non solo di navigare il dato ma, soprattutto, di documentarlo e renderlo “auditabile”, risalendo alla matricola di chi è intervenuto sul dato e lo ha modificato e questo credo sia un valore fondamentale per qualsiasi organizzazione».

Le evoluzioni tecnologiche degli ultimi mesi si sono concentrate sul migliorare gli aspetti legati alla presentazione e, in particolare sull’utilizzo delle funzionalità Irion in Excel, che rappresenta un “ultimo miglio” ancora piuttosto diffuso nelle banche e nelle assicurazioni. «La nostra tecnologia, però – puntualizza l’altro CEO della società, Giovanni Scavino –, di fatto è essa stessa user friendly perché è autodocumentabile. Gli utenti si trovano già pronte le descrizioni di quanto eseguito in linguaggio naturale, perché il sistema li genera in automatico». L’obiettivo dichiarato dai manager della società torinese è di migliorare l’usabilità e la fruibilità delle sue soluzioni, pensate per un’utenza non sempre tecnica ma sicuramente business oriented, come dimostrano i numerosi testimonial che si sono alternati sul palco dell’Innovation Day 2018, organizzato dalla società a Milano qualche giorno fa.

In un contesto economico come quello attuale, in cui le organizzazioni sono letteralmente “sommerse” di record (si parla, infatti, sempre più spesso di Big Data) è fondamentale riuscire a estrarre valore da questa enorme mole di informazioni. Molte aziende si sono rese conto che all’interno dei loro sistemi informativi giace un’enorme quantità di dati scarsamente integrati, spesso duplicati e mal gestiti, quasi mai aggiornati. Un patrimonio dalle enormi potenzialità, a patto di essere correttamente gestito e valorizzato. Un compito demandato alle piattaforme di Enterprise Data Management (EDM) e data quality come quelle “Made in Italy” della torinese Irion. Il cuore tecnologico della sua offerta è la piattaforma di gestione, aggregazione e modellazione dei dati Irion EDM, che a detta del CEO della società, Alberto Scavino, «è utilizzata da 8 su 10 dei principali gruppi bancari italiani e da numerose società di assicurazioni nazionali». Sviluppata interamente in Italia su tecnologia Microsoft (.Net e Sql Server), permette alle realtà che operano in settori regolamentati come banche, assicurazioni, energy & utility di tracciare i processi di data management per consentire audit e compliance in modo facile. Irion EDM è anche un utile supporto alle attività di marketing delle grandi aziende e un potente strumento di riconciliazione dati che allinea back, front e middle office rispettando i requisiti normativi. Integrato nella piattaforma, il motore di smart analytics “R” e, dalla versione 2019, con “Python” permette di migliorare i processi di risk management e fraud detection, elaborare previsioni e insight sfruttando il machine learning. Il recente accordo con Microsoft permette di usufruire dell’architettura Irion sull’infrastruttura cloud di Azure.

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