Strategie

Ottimizzare l’efficienza del testing: un’introduzione al Risk-Based Testing

L’evoluzione dei software moderni richiede una metodologia dinamica che renda l’attività di testing efficiente nell’allocazione delle risorse e nel rilevamento tempestivo di eventuali problematiche. Il Risk-Based Testing favorisce una copertura mirata consentendo al team di test management di concentrarsi sui test essenziali

Aggiornato il 07 Ott 2023

risk based testing

Il Risk-Based Testing (test basato sul rischio) è una metodologia di testing software che si concentra sulla valutazione e gestione dei rischi associati a un progetto di sviluppo o di manutenzione di software.  

Questo approccio mira a identificare le aree del sistema che presentano il maggior rischio di fallimento e a focalizzare le attività di testing su tali aree critiche. 

Nel risk-based testing, i rischi possono essere di diversi tipi:  

  • Rischi tecnici 
  • Rischi di business 
  • Rischi relativi alla sicurezza 
  • Rischi legati agli utenti.  

La metodologia prevede l’analisi dei rischi potenziali e la valutazione dell’impatto che potrebbero avere sul software, sulla sua qualità e sui suoi obiettivi. In base a questa valutazione, vengono assegnate priorità alle attività di testing, concentrandosi sulle componenti o le funzionalità che presentano rischi maggiori. 

L’obiettivo del risk-based testing è quello di ottimizzare l’utilizzo delle risorse di testing disponibili, concentrando gli sforzi su quelle aree del sistema che richiedono maggiore attenzione e risorse, riducendo i rischi di fallimento e massimizzando l’efficacia delle attività di testing. 

Tecniche del Risk-Based Testing

Sono disponibili diverse tecniche per l’esecuzione dei test basati sul rischio (RBT), e molte di esse sono caratterizzate da livelli di formalizzazione piuttosto limitati. 

Di seguito, vengono elencati gli approcci metodologici che permettono di trarre il massimo vantaggio dalle attività di risk-based testing: 

Pragmatic Risk Analysis and Management (PRAM)

è un approccio che enfatizza l’identificazione e la gestione pragmatica dei rischi durante il ciclo di vita dello sviluppo del software.  

Comporta l’identificazione dei rischi potenziali, la valutazione del loro impatto e della loro probabilità e la definizione delle priorità in base alla loro importanza. Il PRAM mira a garantire che le attività di gestione dei rischi siano pratiche ed allineate con gli obiettivi e i vincoli del progetto. 

Nel contesto del testing basato sui rischi, il PRAM aiuta a identificare e a dare priorità agli sforzi di testing in base ai rischi identificati, consentendo ai tester di concentrarsi sulle aree più critiche e di garantire che gli sforzi di testing siano allineati agli obiettivi del progetto. 

Systematic Software Testing (SST)

è un approccio che si concentra su attività di test sistematiche e strutturate. Comporta una serie di fasi ben definite, tra cui la pianificazione del test, la progettazione del test, l’esecuzione del test e la valutazione del test. 

L’SST mira a garantire che le attività di test siano approfondite e complete, coprendo tutti gli aspetti rilevanti del sistema software. 

Nel contesto del testing basato sul rischio, l’SST prende in considerazione i rischi identificati e il loro potenziale impatto sul sistema.  

Contribuisce alla progettazione e all’esecuzione di casi di test che mirano specificamente alle aree di maggior rischio, assicurando che le funzionalità e gli scenari più critici siano testati a fondo.

Product Risk Management (PRisMa)

è un approccio al risk management che si concentra specificamente sullo sviluppo del prodotto e sui rischi ad esso associati.  

Comporta l’identificazione e l’analisi dei rischi legati al prodotto, la valutazione del loro potenziale impatto sul successo del prodotto e l’implementazione di strategie per mitigare tali rischi.  

PRisMa considera varie dimensioni del rischio, come i rischi tecnici, di mercato e commerciali.  

Nel contesto del testing basato sul rischio, il PRisMa fornisce informazioni sui rischi associati al prodotto software e aiuta a dare priorità agli sforzi di testing in base alla criticità di tali rischi. Assicura che le attività di test affrontino i rischi che potrebbero avere l’impatto più significativo sul successo del prodotto. 

Fasi del Risk-Based Testing

Il Risk-Based Testing prevede alcuni step fondamentali: 

  1. Identificazione dei rischi: la prima fase del Risk-Based Testing consiste nell’identificare tutti i possibili rischi associati al progetto.  
  2. Valutazione dei rischi: una volta identificati i rischi, passiamo alla valutazione di ciascuno di essi. Valutiamo la probabilità di accadimento del rischio e l’eventuale impatto che potrebbe avere sul progetto.  
  3. Prioritizzazione dei rischi: basandoci sui risultati della valutazione dei rischi, procediamo con la prioritizzazione.  
  4. Pianificazione dei test: in base alla priorità dei rischi, definiamo una strategia di testing che mira a mitigare i rischi individuati.  
  5. Esecuzione dei test: la fase di esecuzione dei test prevede l’applicazione delle strategie e dei piani di test definiti nella fase precedente.  
  6. Valutazione dei risultati dei test: dopo l’esecuzione dei test, analizziamo i risultati ottenuti per valutare l’efficacia del nostro processo di testing.  

In conclusione, il Risk-Based Testing (RBT) sfida la convenzione di testare uniformemente tutti gli aspetti di un’applicazione e si concentra sulle aree di maggiore rischio e di maggiore impatto. 

L’evoluzione dei sistemi software moderni richiede una metodologia che sia dinamica ma che renda l’attività di testing efficiente nell’allocazione delle risorse e nel rilevamento tempestivo di eventuali problematiche. Questa metodologia favorisce una copertura mirata consentendo al team di test management di concentrarsi sui test essenziali. 

Inoltre, tale metodologia può essere applicata non solo ai sistemi software, ma anche ai servizi che devono essere erogati.  Implementare il RBT richiede un approccio strategico, ma che si trasforma in risultati tangibili con l’aumento della soddisfazione del cliente.

Articolo originariamente pubblicato il 07 Ott 2023

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