risk management

Embedded insurance, la nuova frontiera dell’insurtech



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La startup pioniera nell’embedded insurance in Italia ha chiuso un aucap da 470mila euro con cui espanderà la sua offerta di servizi assicurativi integrati, mirando a una maggiore democratizzazione e digitalizzazione del settore

Pubblicato il 4 feb 2025



Sebastiano Andreis, co-founder e attuale Ceo e Simone Alberto CTO e Co-Founder de ilmiobrokerassicurativo.it
Sebastiano Andreis, co-founder e attuale Ceo e Simone Alberto CTO e Co-Founder de ilmiobrokerassicurativo.it

Alle nuove generazioni, quelle “point and click”, l’embedded insurance (letteralmente “assicurazione integrata” o “assicurazione incorporata”) piace. Lo testimonia uno studio di Boston Consulting Group secondo cui l’84% della Gen Z e il 75% dei Millennial a livello globale sarebbero disposti ad acquistare polizze assicurative vendute in combinazione con i prodotti da assicurare, rispetto al 59% della Gen X e al 46% dei Baby Boomer.

Nonostante questo interesse crescente tra le nuove generazioni, il mercato delle assicurazioni è ancora prevalentemente ancorato a sistemi informatici tradizionali. Nel 2022, una ricerca di McKinsey ha rivelato che solo il 19% degli assicuratori aveva più del 25% dei propri sistemi su cloud pubblico, un elemento cruciale per implementare l’embedded insurance.

Questa situazione rappresenta sia una sfida che un’opportunità per il panorama dell’insurtech, che è in forte crescita. Si prevede che il valore di questo mercato passerà dai 40 miliardi nel 2023 ai 200 miliardi nel 2030. Inoltre, il 2024 è stato un anno determinante per gli investimenti in innovazione tecnologica nel comparto assicurativo, che a novembre hanno raggiunto i 700 milioni di euro, secondo l’Italian Insurtech Summit 2024. La maggior parte di questi investimenti (73%) è stata effettuata dalle compagnie assicurative, seguite dalle banche (12%) e dai broker (5%).

Cresce l’interesse verso l’embedded insurance

Democratizzare e digitalizzare il mondo delle assicurazioni è l’obiettivo di ilmiobrokerassicurativo.it, la startup dei due under30 Sebastiano Andreis e Simone Alberto, tra le prime in Italia a portare l’embedded insurance, e quindi l’offerta di servizi assicurativi abbinati a prodotti o servizi non assicurativi, che ha appena chiuso un aucap da 470mila euro. Con questo aumento di capitale, l’azienda vuole aprirsi all‘intelligenza artificiale, ampliare il team e guardare all’estero.

La startup ha un modello di business B2B2C, per cui i principali clienti sono aziende, fisiche o digitali, che desiderano abbinare le assicurazioni ai propri prodotti, offrendo così un ulteriore servizio ai propri clienti. Ilmiobrokerassicurativo permette a qualsiasi tipo di azienda di integrare facilmente polizze assicurative nella vendita di prodotti e servizi. Una novità in questo campo: se fino a oggi, infatti, l’assicurazione è stata legata all’acquisto di un particolare bene o servizio – per esempio un viaggio o un volo – con ilmiobrokerassicurativo qualsiasi azienda può beneficiare di questo plus.

Con l’embedded insurance, aumenta la propensione all’acquisto

“Ad esempio – spiega Sebastiano Andreis, co-founder e attuale Ceo – un ecommerce che commercializza biciclette può proporre un’assicurazione per tutelare il prodotto da rottura o furto acquistabile direttamente nel carrello online. Il nostro obiettivo è la democratizzazione dei beni, cioè rendere i servizi assicurativi accessibili a più persone e con canali differenti rispetto a quelli tradizionali”. Un vantaggio supportato dai numeri visto che, secondo Chubb, il 65% dei consumatori considera il prodotto assicurativo integrato un valore aggiunto, infatti i clienti si sentono più propensi ad acquistare (e spendere di più) quando il prodotto è abbinato a un’assicurazione.

Il plus del digitale

Ilmiobrokerassicurativo ha integrato fin dal principio una tecnologia che consente agli utenti di aggiungere un’assicurazione direttamente durante l’acquisto di un prodotto su un marketplace online o attraverso un QR code nei negozi fisici.

In entrambi i casi, grazie alla tecnologia sviluppata, la startup consente a piccole e medie imprese, sia fisiche che digitali, di integrare facilmente prodotti assicurativi nei loro processi di vendita. Una soluzione scalabile, veloce da implementare e pensata per aumentare le conversioni e la fiducia dei clienti verso il brand.

“Il nostro obiettivo è democratizzare l’assicurazione, rendendola accessibile, semplice e trasparente. Volendo fare un paragone, ilmiobrokerassicurativo vuole essere ciò che è stato AirBnb per il mondo dell’hospitality: una piattaforma accessibile e disponibile a chiunque abbia una stanza da affittare” aggiunge Sebastiano Andreis.

Con l’aucap da 470milaeuro, si apre all’AI

Con l’aumento di capitale da 470mila euro, a cui hanno contribuito investitori quali Zest, Ventive, Rigel, Moffu Labs, Potakoy, AFP capital, Insquared, Mival capital e un veicolo d’investimento Nano 4 Future, ilmiobrokerassicurativo intende digitalizzare ancora di più il business, ampliare il team e iniziare a guardare all’Europa. Con la chiusura dell’aucap, la startup sta implementando l’intelligenza artificiale per automatizzare la gestione dei sinistri e inserendo un AI Assistant specifico per il settore assicurativo.

“Stiamo inserendo l’AI in quasi tutti i processi, sia aziendali per snellire e velocizzare il lavoro manuale, sia al servizio degli utenti. Sta per uscire il nostro AI Insurance assistant che permetterà di avere uno strumento a supporto per tutti gli operatori del mercato assicurativo” osserva Simone Alberto CTO e Co-Founder.

Verso un team allargato e lo sguardo all’Europa

Un altro obiettivo dell’aucap è quello di allargare il team, per ora composto da 7 persone, tutte under 30. ilmiobrokerassicurativo.it vuole inserire la figura del business developer e nello specifico 2 professionisti che conoscano il settore assicurativo e abbiano lavorato con modelli di business Affinity o B2B2C.

Dopo un biennio 2025/2026 di consolidamento nel mercato italiano, la startup si propone di guardare anche ad altri mercati internazionali. L’obiettivo è l’Europa: “Siamo una startup tecnologica che punta a innovare il settore assicurativo, ancora fortemente legato al passato. Il nostro focus attuale è consolidare una crescita stabile nel mercato nazionale, ma l’ambizione è quella di espanderci in Europa, mercato che oggi vale 500 miliardi di premi assicurativi. L’obiettivo prefissato in questo senso guarda al 2027, partendo da Paesi con normative assicurative simili alle nostre, come Francia, Portogallo e Spagna”.

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