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Climate Change: rischi del settore turistico sotto controllo con Copernicus

Il prossimo 8 marzo a Berlino sarà presentato il nuovo Sectoral Information Service di Copernicus dedicato al mondo del turismo

Pubblicato il 14 Feb 2019

Copermcus

Il surriscaldamento globale è un fenomeno ormai pienamente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale e, purtroppo, pienamente in atto. Come dimostra la presenza, sempre più significativa, di fenomeni meteorologici estremamente gravi e intensi, che non risparmiano neppure il Continente Europeo. E’ chiaro che questo fenomeno è destinato a impattare profondamente tutti i settori produttivi ma, in particolare, quelli che all’andamento delle dinamiche climatiche sono più strettamente legati, a partire dal turismo.

Il lavoro delle imprese che lavorano in questo settore, rischia nei prossimi anni di essere sempre più impattato dal climate change, dunque diventa fondamentale riuscire a mettere in atto delle efficaci azioni di risposta. Per farlo, occorrerebbe avere a disposizione delle basi di dati solide e adeguate ma, al momento i fornitori di servizi turistici, non dispongono di dati affidabili di questo tipo. Una risposta arriva dal nuovo sistema di informazione sul cambiamento climatico Copernicus, messo a punto dall’UE, pensato proprio per fornire preziosi dati decisionali agli operatori del settore turistico europeo. Ma come funziona esattamente il sistema e come può supportare le decisioni prese da tour operator, agenzie di viaggio, società di trasporto e investitori? Se ne parlerà in occasione della presentazione del Sectoral Information Service di Copernicus per il settore turistico, che si terrà all’ITB di Berlino il prossimo 8 marzo 2019. 

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