Autenticazione multifattore

Business Security: quali vantaggi dall’autenticazione multi-fattore

Come implementare l’autenticazione multi fattore sui sistemi più diffusi con la versione 3.0 di ESET Secure Authentication (ESA) che offre l’Identity Connector per incrementare il livello di sicurezza con l’aggiunta del supporto alla biometria iOS e Android che rende l’esperienza più fluida per gli utenti

Pubblicato il 02 Mar 2020

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Una soluzione per l’autenticazione multi-fattore che consente ad aziende di qualsiasi dimensione, di mettere in sicurezza dispositivi mobili, prevenire i data breach e soddisfare i requisiti di conformità. Oltre al miglioramento delle prestazioni, la versione 3.0 di ESET Secure Authentication (ESA), introduce l’Identity Connector che incrementa il livello di sicurezza e poi aggiunge il supporto alla biometria iOS e Android per rendere l’esperienza utente ancora più fluida.

Attraverso l’integrazione del protocollo SAML (Security Assertion Markup Language), l’Identity Connector permette agli utenti di impiegare ESA per proteggere qualunque servizio o applicazione che utilizzi provider di autenticazione di terze parti, come email, VPN, Office 365 o Dropbox.

L’autenticazione biometrica nativa nelle app mobili ESA, consente agli utenti di utilizzare i sistemi integrati di lettura delle impronte digitali o di riconoscimento facciale per gestire le richieste di autenticazione. Un nuovo Notification Center permette all’utente di configurare le proprie notifiche, così da poter essere proattivamente informato senza bisogno di effettuare il login.

Vladimír Maťovčík, Senior Product Manager di ESET, ha dichiarato: “Le soluzioni di Business Security devono essere affidabili, facili da usare e prevedere un impatto minimo nei processi aziendali. Con la crescente necessità da parte delle aziende di proteggere un’ampia gamma di dispositivi e ambienti, ESET Secure Authentication rappresenta una semplice ed efficace soluzione basata su mobile per la protezione dei dati e delle reti, senza ripercussioni sulla produttività dei dipendenti.”

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