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Violenza di genere, 7 donne su 10 molestate sul lavoro



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I dati del sondaggio “Lavoro, equità, inclusione 2024” di Fondazione Libellula: il 40% del campione ha subito contatti fici indesiderati e il 43% avance esplicite. La presidente Debora Moretti: “Servono azioni immediate e risolute per la prevenzione”

Pubblicato il 6 mar 2024



Debora Moretti

Circa 7 donne su 10 si dichiarano vittime di molestie sul posto di lavoro, avendo ricevuto complimenti, allusioni e osservazioni sul proprio corpo che le hanno messe a disagio. Una percentuale simile dichiara di aver ascoltato battute sessiste o volgari, rivolte a loro stesse o ad altre donne.

Si tratta si esperienze vissute nella maggior parte dei casi da lavoratrici che non hanno un partner stabile o che lavorano in aziende con meno di 49 dipendenti. Il 40% del campione, inoltre, ha subito contatti fisici indesiderati, con un +81% rispetto al 2022, e il 43% ha ricevuto avance esplicite indesiderate, mentre il 27% ha segnalato richieste e comportamenti di natura sessuale non graditi o non sollecitati.

Sono queste alcune delle principali evidenze della Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) 2024, dal titolo “Ti Tocca”, che ha coinvolto 11.201 donne ed è stata condotta da Fondazione Libellula per indagare la violenza di genere e le discriminazioni nel mondo del lavoro in Italia.

Debora Moretti: “Serve una seria riflessione”

“Questi dati evidenziano una situazione preoccupante e inaccettabile all’interno delle aziende italiane, sottolineando la necessità di una seria riflessione – afferma Debora Moretti (nella foto), presidente e fondatrice di Fondazione Libellula – Il luogo di lavoro rappresenta il contesto principale della vita quotidiana, dove le persone si incontrano e interagiscono in modo più profondo e continuo nel tempo. Pertanto questi episodi impattano in maniera significativa sul benessere di chi li subisce e anche di chi vi assiste”.

Aumentano le molestie nei confronti delle manager

Un aumento importante delle molestie rispetto alla medi riguarda le donne che occupano posizioni manageriali: il 77% delle manager e il 75% delle dirigenti ha sentito spesso o a volte commenti sul proprio corpo che le hanno messe a disagio, mentre il 79% delle dirigenti e il 76% delle manager è stata oggetto o ha ascoltato delle battute sessiste o volgari verso altre donne.

Quanto ai contatti fisici indesiderati, la percentuale media del campione (40% in media) cresce fino al 47% per le dirigenti e al 54% per le imprenditrici. L’aumento più significativo si riscontra sui dati riguardanti le avance esplicite indesiderate (43% in media), di cui sono state vittime il 64% delle imprenditrici e il 54% delle dirigenti, e le richieste di natura sessuale non gradite o non sollecitate (27% in media), che hanno riguardato il 45% delle imprenditrici e il 35% delle dirigenti.

“Un problema culturale e strutturale”

La persistente discriminazione e molestia sul posto di lavoro nei confronti delle donne con ruoli di potere evidenzia un grave problema culturale e strutturale, sottolinea la presidente Moretti: “È urgente un intervento deciso per contrastare questa realtà – afferma – promuovendo politiche aziendali rigorose contro la violenza di genere e creando una cultura organizzativa che favorisca il rispetto e l’inclusione”.

I 5 consigli di Fondazione Libellula

Per prevenire e contrastare le violenza di genere sul posto di lavoro Fondazione Libellula ha una proposta in cinque punti: il primo consiglio è di chiedere che vengano attuati progetti di sensibilizzazione e formazione per tutto il personale su come riconoscere gli stereotipi e le discriminazioni. Il secondo è di informarsi su quali sono gli strumenti a disposizione in azienda, come policy anti-molestie, sportelli o consiglieri di fiducia da poter contattare in caso di dubbio o segnalazione. Il terzo consiglio è di far sentire il proprio sostegno a una neo-mamma o a un neo papà che ritorna al lavoro dopo il congedo di maternità o paternità. Il quarto consiglio è di viversi come parte attiva del cambiamento, e infine di contattare lo Sportello Lei che Fondazione Libellula ha dedicato alle lavoratrici in cerca di ascolto e orientamento su discriminazioni, molestie e violenze.

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