A suscitare l’attenzione dei Chief Risk Officer delle grandi aziende in Italia non ci sono più soltanto i rischi tradizionali, quelli cioè legati a categorie finanziarie e operative, ma anche una serie di minacce emergenti come i rischi informatici, quelli reputazionali e quelli collegati all’ESG. A evidenziarlo è la seconda edizione della CRO survey realizzata da Deloitte, che mira a comprendere la percezione di alcuni responsabili della gestione del rischio e Chief Risk Officer (CRO) in merito all’evoluzione degli scenari di rischio nelle grandi aziende in Italia. Gli intervistati, provenienti principalmente da mondo dei servizi finanziari ma non solo, hanno fornito il loro punto di vista sulla diffusione e rilevanza delle principali categorie di rischio, che riassumeremo di seguito.
Dall’indagine emerge che tre rispondenti su 4 ritengono che nella propria azienda ci sia oggi un rischio di cattiva condotta, mentre è attesa in crescita nel prossimo anno dalla maggioranza degli intervistati la rilevanza dei rischi reputazionali legati ai temi ESG.
Sempre rimanendo in ambito ESG, se quello del rischio ambientale e del cambiamento climatico è un tema che più in generale ha dimostrato la sua rilevanza negli ultimi anni, come dimostrano studi e report internazionali, l’emergenza Covid-19 ha posto l’attenzione anche su altri rischi che rientrano in questa categoria, come ad esempio i rischi legati alla supply chain o alla salute delle persone (per 1 rispondente su 3).
“La pandemia ha evidenziato che gli attuali programmi di rischio utilizzati dalle imprese sono ancora calibrati per affrontare principalmente minacce note, finanziarie, legali o di compliance, piuttosto che eventi a bassa probabilità con maggiori potenziali impatti. In questo contesto, l’emergenza attuale può essere un’occasione per riallineare i programmi per affrontare meglio e gestire le incertezze come quelle incontrate durante l’emergenza sanitaria – afferma Antonio Arfè, Risk Advisory Leader di Deloitte Italia – La situazione attuale può consentire a CRO e Risk Manager di ripensare e rimodellare il proprio ruolo all’interno delle organizzazioni, fornendo le competenze, gli strumenti e le metodologie necessarie per guidare e supportare l’impresa in tempi incerti”.
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