L’ ESG è diventato uno degli ambiti su cui anche i family office si interrogano quando si tratta di delineare le proprie strategie per il futuro. Le società di servizi che gestiscono il patrimonio di una o più famiglie, proponendosi come centro di coordinamento per la gestione finanziaria e amministrativa delle famiglie, stanno infatti sviluppando una particolare attenzione verso l’ambito Environmental, Social & Governance, con un nodo da sciogliere: il rendimento degli investimenti. A fare luce su questo aspetto è una recente survey su scala globale realizzata da Ocorian, fornitore globale specializzato in servizi per individui ad alto patrimonio netto, family office, istituzioni finanziarie, gestori di attivi e aziende.
I family office e gli investimenti
“Gli investimenti ESG sono una parte fondamentale della strategia dei family office e in molti casi sono visti come parte del loro dovere fiduciario – afferma Amy Collins, responsabile Family Office di Ocorian – Tuttavia, il sondaggio mostra che i family office stanno sempre più valutando gli investimenti ESG come qualsiasi altra strategia d’investimento e nei prossimi tre anni si concentreranno sui rendimenti molto più di quanto non abbiano fatto in passato”.
Il dovere fiduciario e i principi ESG
Dal sondaggio di Ocorian emerge che quattro family office su cinque considerano i principi ESG parte del loro dovere fiduciario, e quasi tutti concordano sul fatto che tali principi siano fondamentali per le priorità d’investimento. Ma nonostante questo l’attenzione dei family office, almeno per i prossimi tre anni, sarà rivolta principalmente ai rendimenti.
In sostanza, il 99% degli oltre 300 professionisti del mondo family office intervistati, che insieme rappresentano 155 miliardi di dollari di asset in gestione, ha sottolineato l’importanza dei principi ESG tra le priorità d’investimento degli uffici familiari, e l’80% ha detto di considerare questi principi come parte del dovere fiduciario.
Per un 14% del campione, inoltre, i principi ESG rientrano nel dovere fiduciario solo se producono rendimenti, mentre un altro 6% rimane completamente indifferente alla questione e dice che l’ESG non ha nulla a che vedere con il dovere fiduciario.
Le prospettive di cambiamento per il futuro
Una buona maggioranza degli intervistati, pari a una percentuale del 61%, afferma che il focus sui principi ESG dal punto di vista fiduciario sarà sostenibile solo se gli investimenti ESG garantiranno rendimenti accettabili. Ma a questi di aggiunge un 19% che afferma che l’attenzione ai principi ESG sia una scelta dovuta esclusivamente a motivi reputazionali. A seguire, il 12% del campione confessa di non aver mai focalizzato l’attenzione sui principi ESG dal punto di vista fiduciario in passato, ma che la situazione sta cambiando, mentre l’8% afferma che questo non è mai stato un focus e non lo sarà in futuro.