Road to Cop27

COP27: nel 2021 finanza climatica in crescita del 24%, ma i veri target sono ancora lontani

Secondo un rapporto della Banca Europea degli Investimenti focalizzato sulle banche di sviluppo di tutto il mondo e pubblicato in vista della Conferenza di Sharm el Sheikh, lo scorso anno le somme mobilitate per azioni sul clima hanno subito un’impennata, raggiungendo quota 82 miliardi di dollari. Ma dei 51 miliardi destinati ai paesi più vulnerabili, 33 sono finiti in mitigazione e solo 17 in misure di adattamento. E dei 100 miliardi promessi annualmente entro il 2020 non c’è ancora traccia: la soglia sarà raggiunta solo nel 2023

Pubblicato il 17 Ott 2022

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A poche settimane dall’avvio della COP27 in Egitto, dove il tema della finanza climatica sarà al centro di tutti i pensieri, l’European Investment Bank (BEI) scatta la fotografia dello stato globale della finanza per il clima. E analizzando in particolare le attività delle banche per lo sviluppo, rivela un dato importante: nel 2021 il totale delle somme mobilitate è cresciuto del 24% rispetto al 2020, raggiungendo quota 82 miliardi di dollari, di cui circa 2/3 destinati a paesi a medio e basso reddito, i più bisognosi di supporto per affrontare la crisi climatica.

Si tratta di un dato evidentemente positivo, che tuttavia si scontra con l’annosa questione della sperequazione tra denaro destinato a progetti di mitigazione e fondi per l’adattamento. Dei 51 miliardi di dollari destinati ai paesi più vulnerabili: 33 sono finiti in mitigazione e solo 17 in misure di adattamento. Mentre dei 100miliardi promessi annualmente entro il 2020 non c’è ancora traccia: la quota, come ribadito di recente anche dall’Ue, sarà raggiunta solo nel 2023.

A dare conto di queste dinamiche è l‘undicesima edizione del Joint Report on Multilateral Development Banks’ Climate Finance (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), pubblicato dalla Banca africana di sviluppo (AfDB), dalla Banca asiatica di sviluppo (ADB), dalla Banca asiatica di investimento per le infrastrutture (AIIB), dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), dal Gruppo Banca Interamericana di Sviluppo (IDBG), dalla Banca Islamica di Sviluppo (IsDB) e dal Gruppo Banca Mondiale (WBG). Il rapporto di quest’anno riassume anche le informazioni sul monitoraggio dei finanziamenti per il clima provenienti dalla Nuova Banca di sviluppo (NDB) e dalla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB), presentate separatamente dai dati congiunti.

Un dato parzialmente positivo

Secondo la BEI, lo scenario in cui si inquadrano i dati resta comunque parzialmente positivo: gli obiettivi al 2025 stabiliti nel 2019 durante il Climate Action Summit organizzato a New York dall’Onu risultano infatti già superati. L’impegno era di mobilitare almeno 50 mld per le economie meno sviluppate, almeno 65 mld complessivamente, e di portare l’ammontare della finanza per l’adattamento a 18 mld $.

Dalla BEI il 49% dei finanziamenti dedicati al clima

“In vista della conferenza COP27, questo rapporto trasmette il messaggio incoraggiante che, nonostante la pandemia Covid-19, nel 2021 le banche multilaterali di sviluppo hanno collettivamente aumentato i loro finanziamenti per il clima a livello mondiale”, ha commentato il vicepresidente della BEI, Ambroise Fayolle. “Alla BEI siamo lieti di aver realizzato un anno record per il 2021, con il 49% dei nostri finanziamenti dedicati all’azione per il clima. Siamo pronti a continuare a sostenere progetti climatici in tutto il mondo”.

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