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AI, i CEO: servono investimenti in competenze e infrastrutture



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Mentre l’80% dei CEO riconosce il potenziale dell’intelligenza artificiale, oltre la metà dichiara di aver già perso terreno a causa delle scarse competenze IT o di un’infrastruttura di rete inadeguata. Uno studio di Cisco evidenzia il trend di investimenti in risorse umane, modernizzazione delle infrastrutture e sicurezza informatica

Pubblicato il 10 feb 2025



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Sono 4 su 5 i CEO che riconoscono i vantaggi potenziali dell’Intelligenza Artificiale, ma in molti esprimono una certa preoccupazione rispetto alla mancanza di competenze in materia, che potrebbe ostacolare il processo decisionale e frenare le opportunità di crescita. Oltre il 70% teme di perdere competitività a causa delle scarse competenze IT o di una infrastruttura di rete inadeguata, mentre oltre la metà dichiara di aver già perso terreno a causa degli investimenti inadeguati in tecnologia.

In risposta, un recente rapporto Cisco su 2.503 CEO di aziende con oltre 250 dipendenti in tutto il mondo rivela che la maggior parte ha intenzione di investire in risorse umane, modernizzazione delle infrastrutture e potenziamento della sicurezza informatica, mentre il 96% si affida a partner di fiducia affinché le loro reti siano pronte per l’AI.

Upskilling e investimenti tech per superare le barriere all’AI

Secondo lo studio condotto da Cisco, il 53% dei CEO è preoccupato che la carenza di investimenti tecnologici stia compromettendo la competitività delle loro aziende. Inoltre, due terzi dei leader aziendali temono di perdere importanti opportunità se non intensificheranno i loro investimenti in tecnologia. Senza adeguati investimenti, quello che prospettano i CEO è di affrontare maggiori costi operativi, un calo nei profitti, una riduzione della produttività e una graduale perdita di quote di mercato.

Per coloro che affrontano le sfide senza timore, i benefici dell’AI superano il semplice mantenimento del passo con la concorrenza. I CEO vedono nell’AI un mezzo per incrementare l’efficienza (69%), stimolare l’innovazione (68%) e superare la concorrenza (54%). Tuttavia, per raggiungere questi traguardi, devono affrontare ostacoli come la carenza di competenze, le infrastrutture inadeguate e i rischi per la sicurezza.

“In un panorama dinamico e altamente competitivo come quello attuale, la velocità è determinante. I leader che agiscono con decisione oggi per costruire reti resilienti per il futuro saranno i leader dell’AI che porteranno valore reale alla loro azienda. Alla fine esisteranno solo due tipi di aziende: quelle AI e quelle irrilevanti” ha dichiarato Jeetu Patel, Chief Product Officer di Cisco.

Persone, infrastruttura e cybersecurity: le priorità dei CEO nell’era dell’AI

Secondo lo studio Cisco, i CEO stanno passando dalle parole ai fatti, investendo in formazione, modernizzazione delle infrastrutture e potenziamento della cybersecurity per soddisfare le necessità legate all’AI.

Ma per ottenere questi risultati, è fondamentale una leadership tecnologica forte e di qualità. I CEO si affidano sempre più ai loro CTO e CIO, con circa l’80% che ne riconosce l’importanza nello sviluppo delle strategie aziendali e nelle decisioni d’investimento. Sempre più spesso, i leader tecnologici sono leader aziendali che vedono le reti e le tecnologie moderne non solo come strumenti, ma come fattori abilitanti di crescita, resilienza e innovazione.

Mentre i CEO si concentrano su una visione strategica globale, i CIO e CTO devono gestire ostacoli operativi come la mancanza di casi d’uso aziendali convincenti, un problema meno prioritario per i CEO. Questa dinamica riflette la fase esplorativa dell’AI: sebbene l’82% dei CEO riconosca i potenziali benefici, la sperimentazione a breve termine è cruciale per svelarne il valore a lungo termine.

Il ruolo cruciale di una leadership tecnologica forte

“Le aziende che riusciranno a sbloccare il potenziale dell’AI trasformeranno il proprio business, accelerando l’innovazione, semplificando le operazioni e affrontando con successo le sfide digitali. Ma nessuno può farcela da solo” ha commentato Oliver Tuszik, President of Cisco EMEA.

Mancanza di competenze, sfide nell’implementazione, infrastrutture AI-ready e cybersecurity sono le principali preoccupazioni dei team IT e dei dirigenti di tutti i settori. “Per questo motivo, il 96% dei CEO si affida a partner di fiducia per compiere il salto ha proseguito Tuszik.

Solo una leadership tecnologica coraggiosa, sia all’interno che all’esterno delle aziende, fornirà le competenze necessarie per affrontare le sfide e tradurre il potenziale dell’AI in successi tangibili.

I futuri annunci di Cisco vanno nella direzione di aiutare le aziende a superare la complessità e a generare opportunità nell’era dell’AI. Gli obiettivi sono: colmare il gap tra sicurezza e networking per i data center AI, dotare i service provider di nuovi strumenti per generare nuove opportunità di guadagno e formare la prossima generazione di professionisti dell’AI con certificazioni avanzate.

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