Creare una bioplastica di alta qualità utilizzando i sottoprodotti del legno. E’ l’obiettivo raggiunto da un team di ricerca coordinato da Yuan Yao, assistente professore di ecologia industriale e sistemi sostenibili alla Yale School of the Environment (Yse), e Liangbing Hu dell’Università del Maryland.
La soluzione proposta dai ricercatori dei due atenei statunitensi riesce a superare una serie di ostacoli che finora avevano reso impossibile la realizzazione di una plastica rinnovabile e biodegradabile, evitando l’utilizzo di sostanze chimiche tossiche o procedimenti estremamente costosi. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Sustainability, in cui si spiega la decostruzione della matrice porosa del legno naturale in un impasto liquido che offre un’elevata resistenza meccanica, stabilità quando si trattengono liquidi e resistenza ai raggi UV.
“Ci sono molte persone che hanno provato a sviluppare questi tipi di polimeri in plastica, ma i fili meccanici non sono abbastanza buoni per sostituire la plastica che attualmente utilizziamo, che sono realizzati principalmente da combustibili fossili – spiega Yuan Yao – Abbiamo sviluppato un processo di produzione semplice e diretto che genera plastica a base di biomassa dal legno, ma anche plastica che offre buone proprietà meccaniche. Ciò che rende davvero buona questa plastica è che può essere riciclata o biodegradata: Abbiamo ridotto al minimo tutti i materiali e i rifiuti in natura”.
“La bioplastica ha numerose applicazioni – aggiunge Liangbing Hu – Può essere modellata in un film che può essere utilizzato in sacchetti e imballaggi di plastica, e può essere modellata in forme diverse, fino ad arrivare a essere usata nella produzione di automobili”.