Lifeed, la società di education technology a impatto sociale che attraverso la piattaforma digitale di life-based learning trasforma le transizioni di vita in opportunità di formazione delle competenze soft, lancia CARING COMPANY, un riconoscimento che premia le aziende in grado di favorire la sinergia tra vita e lavoro, di promuovere modelli di caring leadership e di valorizzare le persone nella loro diversità.
“Vedere le persone solo nel loro ruolo professionale non è più sostenibile, né umanamente né economicamente: è scientificamente dimostrato che dalle molte dimensioni di vita di ognuno emergono competenze e risorse utili anche al business. Lanciamo CARING COMPANY avendo in mente le aziende più innovative e coraggiose, quelle che hanno scelto di mettere al centro delle loro strategie il benessere e il più ampio potenziale delle proprie persone, vedendole nella loro ricchezza” dichiara Riccarda Zezza, Ceo di Lifeed “Le aziende Caring Company vedono e valorizzano una diversità che riguarda tutti: tutti sono o sono stati diversi in qualche ruolo o momento della propria vita, confrontandosi con sfide personali che li hanno fatti crescere. Le aziende Caring Company promuovono un modello di leadership nuovo, che fa crescere le persone e che è l’unica strada possibile in un mondo sempre più complesso e incerto”.
L’importanza di valorizzare le imprese che sanno vedere la sinergia tra vita e lavoro
Nel 2020, secondo l’Ispettorato nazionale del Lavoro su 42.000 neo genitori usciti dal mercato del lavoro ben il 77% erano donne a dimostrazione che la conciliazione vita lavoro è ancora problematica. Ma le difficoltà di armonizzazione dei “ruoli privati” all’interno della vita professionale riguardano anche gli uomini: il 71% dei padri ritiene che la conciliazione fra vita e lavoro sia molto difficile e che la figura del padre sia intrisa di stereotipi (83%), ma l’87% di essi ritengono che la paternità contribuisca ad allenare la capacità di far crescere le persone in un processo di continuo apprendimento, migliorando la gestione dei conflitti (l’82%) e aumentando l’empatia (95%).
In Italia, inoltre, tra i dipendenti over 50, il 30,5% dichiara di avere almeno una persona anziana e non autosufficiente di cui prendersi cura, il 13,7% degli over 50 appartiene alla cosiddetta Generazione Sandwich che ha un doppio carico di cura verso anziani da un lato e figli ancora conviventi da accudire. Nel nostro Paese, tra i caregiver, il 28% dichiara che le responsabilità di cura hanno ostacolato la carriera e il 54% ha visto svanire l’assegnazione di compiti sfidanti, il 50% ha visto diminuire le possibilità di crescita salariale e di premi, il 46% dichiara un percorso di carriera insoddisfacente2.
Da questa difficile fotografia nasce l’esigenza di valorizzare le imprese che sanno vedere la sinergia tra vita e lavoro, credono che il futuro si costruisca con una leadership che sa prendersi cura e fa crescere in modo continuo le proprie persone, dando spazio alla loro diversità e contribuendo così a cambiare la cultura dell’intero Paese. Ed è proprio attraverso il riconoscimento appena lanciato, che Lifeed intende mettere in luce una community di imprese italiane e globali che stanno contribuendo al progresso culturale e all’innovazione sociale.
Ma non finisce qui, perché Lifeed, attraverso un metodo di apprendimento proprietario, il Life Based Learning, trasforma le transizioni di vita e le relazioni di cura in momenti di apprendimento e di sviluppo delle competenze soft, che aumentano fino al 35%. Citata da McKinsey & Company tra le 10 iniziative di reskilling più innovative e inclusive al mondo, la piattaforma Lifeed viene oggi utilizzata da oltre 20 mila persone in 70 aziende. Lifeed è inoltre la prima impresa italiana tra le 16 aziende disruptive e innovative in forte crescita selezionate da Unreasonable Group per entrare nella community di Unreasonable Future, il programma internazionale creato per aiutare a co-progettare il futuro del mondo del lavoro.
Danone premiata come Caring Company 2022
Nell’ambito del Forum HR 2021, Danone è stata premiata come prima CARING COMPANY 2022. Danone ha intrapreso un percorso a supporto della genitorialità nel 2011 con cui ha dimostrato che è possibile, con poche e mirate azioni, ribaltare il comune punto di vista secondo cui una donna non possa dare il meglio di sé a casa come al lavoro. Oggi sappiamo, che una donna – come pure un uomo – che si occupa di cura (dei figli o dei genitori anziani) sprigiona un potenziale unico e porta valore aggiunto all’organizzazione e alla società intera.
“Siamo sempre più consapevoli – dichiara Sonia Malaspina, Direttrice HR Italia e Grecia Danone – che la vera sfida è considerare le persone a 360 gradi. Non solo come professionisti ma come persone. Occorre valorizzare anche la sfera non lavorativa come l’esperienza di cura, l’impegno sociale o culturale e il volontariato. Attività essenziali per avere dei professionisti capaci di esprimere creatività e innovazione a tutti i livelli, in un mondo in cui i nuovi scenari organizzativi saranno basati su competenze sempre più emotive e relazionali. Le organizzazioni, adattandosi al mondo che cambia, dovranno abbandonare le vecchie e rigide gerarchie per fare posto a una leadership sempre più diffusa. Grazie a questo approccio sostenibile è possibile lavorare sull’ingaggio e sul benessere delle persone”.
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