“L’Intelligenza artificiale, con il contributo delle piccole e medie aziende, può supportare l’economia e la ripresa, suggerendo nuove strade da percorrere e rafforzando la catena di valore che i distretti industriali hanno già espresso in passato”. E’ quanto Piero Poccianti, presidente di AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, ha affermato stamane inaugurando il convegno digitale “AI Talk – Sustainability”, organizzato in collaborazione con Digital Events. L’evento digitale – primo di una serie, intitolata proprio “AI Talks”, che avrà il compito di accompagnare i partecipanti verso l’AI Forum, il grande evento annuale in programma il prossimo 23 novembre – ha visto la partecipazione di oltre 300 aziende collegate su LiveTalk.space.
Proprio a Poccianti è spettato il compito di aprire i lavori della mattinata, con un focus sulla strategia di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’organizzazione delle le aziende. “Stiamo attraversando una crisi di enorme portata dovuta non solo dalla pandemia, ma anche da un modello di sviluppo ormai superato – ha dichiarato il presidente -. Dobbiamo agire per un cambiamento sostanziale, promosso anche dall’Europa, volto a superare il PIL come unico indicatore di crescita, sviluppare un’economia circolare, individuare usi delle tecnologie che evitino effetti distopici e accrescere il benessere. Da qui la realizzazione di uno studio sull’Intelligenza Artificiale per lo sviluppo sostenibile”.
La parola è passata poi a Emanuela Girardi, founder di Pop AI e membro del direttivo AIxIA, che si è focalizzata sulla strategia europea di sviluppo dell’IA e sugli effetti di tale tecnologia sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti dall’ONU nell’Agenda 2030. “Stiamo vivendo un momento di emergenze ambientali, climatiche ed economiche senza precedenti, le tecnologie di AI rappresentano una grande opportunità per affrontare in modo innovativo queste sfide complesse, ridurre le disuguaglianze globali e realizzare uno sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Girardi.
Vittorio Calaprice, analista politico e rappresentanza in Italia della Commissione Europea, si è quindi soffermato sull’approccio europeo per un’Intelligenza Artificiale affidabile. “La trasformazione digitale e la trasformazione green non sono binari paralleli, ma strategie europee che si intrecciano tra loro sopportandosi – ha spiegato -: da un lato le tecnologie digitali infatti possono contribuire agli obiettivi del Green Deal, mettendo a disposizione il potere dei dati per un modello di sviluppo sostenibile; dall’altro l’insieme delle politiche green devono guidare l’Ue verso una economia moderna dove le tecnologie digitali siano sostenibili sotto il profilo ecologico”, sostiene Calaprice.
A concludere gli interventi individuali Marina Paolini, Imprenditrice, Master in Digital Transformation, Università di Firenze con uno speech intitolato “L’Intelligenza Artificiale nel mondo: analisi comparata delle strategie nazionali ed internazionali”.
AI come elemento di competitività e miglioramento della società
La mattina ha lasciato poi spazio a due tavole rotonde. La prima intitolata Esempi di Intelligenza Artificiale per la sostenibilità e moderata da Silvia Pochettino, founder & CEO di Ong 2.0, ha visto la partecipazione di Ernesto Di Iorio, Founder & CEO di questIT, Felice Vitulano, Head of Innovation, Marketing & Technology di Exprivia S.p.A., Raffaella Iarrapino, CMO Ready Go One del Gruppo Readytec e Lelio Monaco, Direttore Sales Specialist di Engineering D.HUB. I relatori hanno portato sul palco virtuale dell’evento degli esempi di realizzazioni adatte a aiutare a raggiungere alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile declinati dalle Nazioni Unite.
“È necessario trasformare in relazione l’interazione uomo-macchina attraverso le conversazioni aumentate – ha commentato Di Iorio -. Le macchine diventeranno il primo punto di contatto per i cittadini così da rendere i servizi pubblici sostenibili e disponibili per tutti in un mondo sempre più connesso, rapido e alla ricerca di efficienza. Le macchine si stanno evolvendo verso l’era degli Artificial Human: un’innovazione dei comuni agenti conversazionali, che permettono un’analisi dei comportamenti o delle preferenze manifestate dall’utente e riproducono gli aspetti verbali e non verbali della comunicazione durante la conversazione, riproducendo le espressioni facciali e i gesti tipici dell’umano. Un metodo diverso e più umano di interagire con i cittadini di cui analizzeremo i benefici”.
“I grandi passi in avanti fatti nel miglioramento degli stili di vita e le innovazioni introdotte nei processi di cura sanitari stanno portando ad un graduale aumento delle aspettative di vita e, come conseguenza, un peso sempre maggiore, in termini di costi per la cura e di gestione del paziente, delle malattie croniche nel nostro sistema sanitario. Grazie all’uso di tecniche di AI è possibile ripensare i processi sanitari partendo dalla prevenzione e dal monitoraggio continuo del paziente invece che dalla cura migliorando la qualità della vita e riducendo i costi associati alla cura”, ha aggiunto Vitulano.
“Il forte contenuto innovativo dettato dalle tecnologie di Intelligenza Artificiale è un elemento di competitività per le imprese che non possono guardare al futuro senza un approccio che rispetti appieno i principi che regolano la sostenibilità del pianeta. Innovazione e sviluppo sostenibile vanno così a braccetto per un domani migliore. Questo è l’impegno che Readytec mette ogni giorno attraverso la diffusione delle soluzioni di AI e delle tecnologie digitali”, ha affermato Iarrapino.
“In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, le piattaforme a ecosistema, con il supporto dell’AI & Advanced Analytics, permettono di utilizzare a pieno il potere del dato, creando soluzioni componibili e velocemente modulabili sulle esigenze di tutti i mercati. – ha aggiunto Monaco -. Da anni in Engineering investiamo nella nostra piattaforma a ecosistema Digital Enabler, che acquisisce, normalizza e armonizza, in tempo reale, dati di fonti diverse. Nata per le Smart Cities, oggi permette di realizzare soluzioni verticali per molti settori, come quello della Smart Agriculture, dove uniamo innovazione e tradizione per ottimizzare i processi, salvaguardando la sostenibilità e la qualità del prodotto”.
Il cruciale ruolo delle startup
La seconda, invece, dal titolo Intelligenza Artificiale per l’economia circolare è stata moderata dal presidente Poccianti e ha ospitato Alessandro Armillotta, Co-Founder e CEO di Aworld, Luca Calacci, Co-Founder e CTO di Irreo e Maria Imbesi, AI Program Director di Digital Magics. I relatori hanno presentato alcune applicazioni dell’Intelligenza Artificiale per l’economia circolare in diversi settori dal fashion al packaging.
“Condividiamo l’opinione pervasiva nello studio di AIXIA rispetto alla capacità dell’IA di contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo sostenibile e, in particolare, crediamo nel ruolo delle startup nell’accelerare i processi di cambiamento, attraverso l’identificazione di soluzioni innovative che affrontano le sfide maggiori e disponibilità di capitali in crescita per realizzarle. Digital Magics, attraverso il ciclo triennale di batch di accelerazione verticale su intelligenza artificiale, intende investire in queste realtà ed agevolarne lo sviluppo, anche attraverso il coinvolgimento di investitori e corporate partner in una logica di Open Innovation”, ha commentato Imbesi.
AI Talk – Sustainability è stato patrocinato dalla Commissione Europea e sponsorizzato da Aworld, Engineering Ingegneria Informatica Spa, Exprivia S.p.A., Readytec, Irreo, questIT e Digital Magics.