Speciale COP26

COP26: nuovi finanziamenti e accordi per sostenere l’innovazione in chiave anti emissioni

Le innovazioni tecnologiche sono chiamate a giocare un ruolo chiave per l’obiettivo Zero emissions. A Glasgow sono state annunciate nuove iniziative e, soprattutto, recuperate nuove risorse

Pubblicato il 05 Nov 2021

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Le innovazioni tecnologiche possono e devono giocare un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’Obiettivo Net Zero emissions: su questo punto sembra esserci l’accordo dei Paesi partecipanti alla COP26 di Glasgow. In particolare, nei primi giorni dell’evento è stata siglata da diverse nazioni l’Agenda Breakthrough, un impegno per lavorare congiuntamente a livello internazionale in questo decennio per accelerare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie pulite e delle soluzioni sostenibili necessarie per raggiungere gli obiettivi di contenimento delle emissioni. In particolare, si punta a favorire la collaborazione pubblico-privato e alla mobilitazione di finanziamenti su larga scala, così da rendere la transizione globale verso un’economia pulita più rapida, a costi inferiori e più facile per tutti.

Tra le altre iniziative annunciate a Glasgow c’è la “Green Grids Initiative”, che punta a interconnettere continenti, paesi e comunità alle fonti di energia rinnovabili così da garantire che nessuno rimanga senza accesso all’energia pulita. Per accelerare l’innovazione nell’agricoltura sostenibile c’è “AIM4C”, una nuova iniziativa guidata da Stati Uniti e Emirati Arabi Uniti, con oltre 30 paesi sostenitori. Il programma “Breakthrough Energy Catalyst” mira invece a raccogliere fino a 30 miliardi di dollari di investimenti e ridurre i costi per l’idrogeno “verde”, nonché per la cattura diretta dell’aria di CO2 e l’accumulo di energia a lungo termine.

Sul fronte dell’innovazione in agricoltura, in particolare relativamente alla protezione dagli effetti del climate change le regioni dipendenti dall’agricoltura come l’Africa sub-sahariana, ci sono da segnalare i 575 milioni di dollari raccolti da una rete di finanziatori per fornire soluzioni intelligenti tramite la rete globale CGIAR di partenariati per la ricerca agricola. In particolare, la Fondazione Bill & Melinda Gates ha promesso 315 milioni di dollari nei prossimi tre anni per sostenere il lavoro del CGIAR relativo al clima. La metà degli investimenti di 315 milioni di dollari della Fondazione Gates sosterrà le iniziative di adattamento climatico intraprese attraverso il nuovo portafoglio CGIAR, che punta a semplificare le partnership, le conoscenze e le risorse per accelerare il ritmo dell’innovazione. “Gli impatti del clima sulla produzione alimentare sono una minaccia esistenziale per diverse centinaia di milioni di persone che dipendono dall’agricoltura per sostenere le loro famiglie”, ha affermato Bill Gates, co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation. “CGIAR fornisce soluzioni ad alto impatto ai piccoli agricoltori da mezzo secolo e sono fiducioso che possano guidare uno sforzo globale per sviluppare le innovazioni necessarie per adattarsi a un clima che cambia”.

Per quanto riguarda le specifiche tecnologie su cui puntare per il taglio delle emissioni, esiste una sostanziale consapevolezza sulla aree su cui puntare, come messo in evidenza da questa analisi di MCKinsey. In particolare sono cinque sono le aree tecnologiche che, secondo la società, mostrano le principale potenzialità e scalabilità, al netto di alcune problematiche da risolvere.
1) Elettrificazione di trasporti, edifici e industria
2) La rivoluzione verde in agricoltura
3) Il rinnovamento della rete elettrica per garantire elettricità pulita.
4) L’idrogeno
5) L’espansione della cattura e stoccaggio del carbonio

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