CATENE DI FORNITURA

Supply Chain Act: il nuovo testo aiuta il percorso della CSDDD



Indirizzo copiato

Cosa cambia dopo l’approvazione del Consiglio d’Europa delle revisioni al testo originale della Corporate Sustainability Due Diligence Directive e quali sono le prospettive per le imprese. Le considerazioni di Luca Grassadonia, ESG Senior Consultant P4I e Sergio Fumagalli, Senior Partner P4I, Team leader sostenibilità

Pubblicato il 18 mar 2024

Mauro Bellini

Direttore Responsabile ESG360.it, EnergyUP.Tech e Agrifood.Tech



ESG EUROPA BANDIERA

Il titolo del servizio con cui si annunciava il voto favorevole dei paesi membri dei governi nazionali dell’Unione Europea al nuovo testo della Corporate Sustainability Due Diligence Directive era molto esplicito: La CSDDD passa, ma con tanti compromessi. In particolare, i cambiamenti più rilevanti che hanno consentito al Supply Chain Act di tornare in discussione riguardano il perimetro di azione della normativa che invece di considerare, come inizialmente proposto, le aziende attive in area UE e le enterprise con più di 500 dipendenti e un fatturato globale netto di più di 150 milioni di euro, si restringe alle aziende UE con più di 1.000 dipendenti e con un fatturato globale netto di almeno 450 milioni di euro.

Una riduzione ampiamente superiore al 50% nel numero delle aziende che avrebbero dovuto essere interessate dalla CS3DD, sulla base delle stime a suo tempo effettuate in relazione alle misure inserite nel testo approvato a dicembre 2023.

Cadono poi con questa revisione anche le disposizioni sulla responsabilità civile, l’impegno a comprendere aziende attive in settori ad alto rischio e le imprese non UE che generano almeno 20 milioni di euro nel mercato dell’UE con la produzione o con il commercio in ambiti come building, tessile e calzature, agricoltura e agroalimentare.

Da una dichiarazione di intenti a una normativa

Abbiamo chiesto a Luca Grassadonia, ESG Senior Consultant P4I e a Sergio Fumagalli, Senior Partner P4I, Team leader sostenibilità una prima riflessione sulle prospettive di questo passaggio. “Dobbiamo dire innanzitutto – osserva – che la “prima” versione della CSDDD sembrava più una dichiarazione di principi che non una vera e propria norma fatta per poter essere applicabile”.

Il compromesso che ha portato a questo nuovo testo arriva dalla necessità di andare incontro ai dubbi e alle resistenze che negli ultimi mesi erano arrivati da Germania, Francia e Italia. Questi paesi in particolare avevano fatto sentire la loro voce sottolineando in particolare che la CSDDD o Supply Chain Act rischiava di imporre regole troppo onerose finanziariamente rendendo la gestione amministrativa ancora più complessa.

“Credo – prosegue Grassadonia – che applicare una Direttiva come è stata inizialmente proposta sarebbe stato veramente molto pesante e probabilmente controproducente. È stato giusto renderla più accessibile, anche perché si correva il rischio di avere effetti imprevedibili per tante aziende impreparate a gestire logiche di controllo sulle catene di fornitura. Occorre considerare che un conto è parlare di rispetto dei diritti umani con una logica e una forma di attenzione come possiamo avere in Europa e un conto è farlo per realtà che operano in qualsiasi altra parte del pianeta. Ovviamente, il rispetto di questi diritti è sacrosanto, ma la raccolta dati per le aziende può rappresentare un ostacolo importante. Le aziende di maggiori dimensioni possono avere le risorse e la capacità di copertura per supportare i propri fornitori. Le aziende più piccole rischiano di trovarsi inadempienti o di perdere alcuni fornitori per la difficoltà di disporre di queste informazioni”.

Next step: Parlamento Europeo

Il compromesso raggiunto è anche figlio di un approccio “all’europea”, ovvero dell’avvio di un percorso che permetta alle aziende di prepararsi e di conoscere questo tipo di requirement. “Il vero tema però – osserva Sergio Fumagalli, Senior Partner P4I, Team leader sostenibilità – riguarda la possibilità che la Corporate Sustainability Due Diligence Directive riesca a passare con il nuovo testo all’esame del Parlamento Europeo. Gli ostacoli su questo percorso sono in effetti due: il rischio che con le elezioni a giugno non si riesca ad arrivare alla discussione con i tempi necessari a mantenere la maggioranza che aveva approvato il testo precedente, oppure che proprio questa convergenza, anche con questo alleggerimento delle misure, non sia più presente per ragioni politiche”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4