NORMATIVE

L’UE adotta il primo regolamento a livello globale sull’intelligenza artificiale



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Entra in vigore la legislazione europea sull’intelligenza artificiale, la prima del suo genere al mondo che propone un approccio basato sul rischio per lo sviluppo e l’adozione di sistemi di AI sicuri e affidabili. Si applicherà a partire dal 2 agosto 2026, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche

Pubblicato il 8 ago 2024



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Dopo l’approvazione del Consiglio, è entrato in vigore una settimana fa il regolamento europeo relativo all’intelligenza artificiale (AI), meglio noto come AI Act, il primo provvedimento legislativo a livello globale dedicato all’intelligenza artificiale che è stato concepito per assicurare che l’affidabilità dell’AI sviluppata e impiegata nell’UE e la garanzia di salvaguardia nei confronti dei diritti fondamentali dei cittadini.

Per affrontare i rischi dell’intelligenza artificiale e posizionare l’Europa per svolgere un ruolo di primo piano a livello globale, il regolamento si propone di istituire un mercato interno armonizzato per l’AI nell’UE, incoraggiandone l’adozione e creando un ambiente favorevole all’innovazione e agli investimenti.

I termini di applicazione delle norme UE sull’intelligenza artificiale

La gran parte delle norme della legislazione sull’AI verrà applicata a partire dal 2 agosto 2026. Tuttavia, i divieti sui sistemi di AI che si ritiene rappresentino un rischio inaccettabile si applicheranno già dopo sei mesi, mentre le regole per i cosiddetti “modelli di AI per finalità generali” si applicheranno dopo 12 mesi.

Come “ponte” durante il periodo di transizione che precederà la piena implementazione del regolamento, la Commissione ha lanciato il patto per l’AI. Questa iniziativa invita gli sviluppatori a rispettare volontariamente gli obblighi fondamentali del regolamento sull’AI prima dei termini legali.

Gli Stati membri hanno ora tempo fino al 2 agosto 2025 per nominare autorità nazionali competenti che vigilino sull’applicazione delle norme relative ai sistemi di AI e svolgano attività di controllo del mercato. L’ufficio per l’AI della Commissione sarà l’ente principale di esecuzione del regolamento a livello europeo, oltre a monitorare le norme per i cosiddetti modelli di AI per finalità generali.

L’approccio europeo alla tecnologia mette l’interesse dei cittadini al primo posto

“L’AI ha il potenziale per cambiare il nostro modo di lavorare e vivere e promette enormi benefici per i cittadini, la nostra società e l’economia europea – ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale – L’approccio europeo alla tecnologia mette l’interesse dei cittadini al primo posto e garantisce il rispetto dei diritti di tutti. Grazie al regolamento sull’AI, l’UE ha compiuto un passo importante per garantire che in Europa l’adozione delle tecnologie in materia di AI sia conforme alle norme dell’UE.”

Con l’AI Act per affrontare i rischi e favorire le startup

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha poi affermato: “Oggi l’Europa compie un importante passo che assicura la leadership dell’Europa in materia di AI affidabile. Con l’entrata in vigore del regolamento sull’AI, la democrazia europea pone in atto un quadro efficace, proporzionato e all’avanguardia nel mondo riguardo all’AI, contrastando i rischi che ne possono derivare e favorendo la fioritura delle start-up europee nel settore dell’AI.”

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