Strategie

La bussola per la competitività dell’UE tra innovazione e decarbonizzazione



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La Commissione europea, sotto la guida di Ursula von der Leyen e basandosi sulla relazione Draghi, definisce un preciso quadro strategico per rafforzare la competitività dell’Europa. L’iniziativa si concentra su innovazione, decarbonizzazione e sicurezza, puntando a rendere l’Europa leader nella produzione di tecnologie pulite e a impatto climatico zero

Pubblicato il 30 gen 2025



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Il 27 novembre 2024, la Presidente Ursula von der Leyen ha presentato come prima iniziativa di rilievo della Commissione per questo mandato l’elaborazione di una “bussola per la competitività dell’UE” che, fondata sul rapporto redatto dall’ex Presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi, intende tracciare il percorso strategico per riconquistare competitività e garantire prosperità sostenibile.

Il rapporto Draghi “The future of European competitiveness” sottolinea che l’Europa non potrà più fare affidamento su molti dei fattori che hanno alimentato la sua crescita in passato e propone raccomandazioni concrete per deviare l’Europa verso una nuova rotta, diverse delle quali sono già state integrate negli indirizzi politici e nelle lettere di incarico che la Presidente ha inviato ai membri del Collegio.

La bussola orienta i lavori della Commissione delineando il cammino che renderà l’Europa il luogo dove le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti sono ideati, prodotti e venduti, e contemporaneamente il primo continente a impatto climatico zero.

Una tabella di marcia per riconquistare la competitività

Nel corso degli ultimi due decenni, l’Europa non è riuscita a mantenere il ritmo con le altre grandi economie a causa del persistente divario nella crescita della produttività. Tuttavia, se l’UE agisce con urgenza per affrontare gli annosi ostacoli e le debolezze strutturali che la rallentano, ha tutto ciò che serve per invertire la tendenza: una forza lavoro talentuosa ed istruita, capitali, risparmi, mercato unico, infrastrutture sociali uniche nel loro genere.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “L’Europa ha tutto quel che serve per vincere la corsa al vertice. Ma allo stesso tempo deve superare le sue debolezze per riconquistare competitività. La bussola per la competitività concreta le eccellenti raccomandazioni della relazione Draghi in una tabella di marcia. Ora abbiamo un piano. Abbiamo la volontà politica. Ci servono rapidità e unità. Il mondo non ci aspetterà. Tutti gli Stati membri sono d’accordo: è il momento di passare all’azione“.

Le linee di intervento della bussola per la competitività dell’UE

Se la relazione Draghi ha identificato tre esigenze trasformative per stimolare la competitività, la bussola stabilisce l’approccio da seguire per ciascuna e presenta una selezione di misure faro per rispondervi, nelle linee che seguono.

Ridurre il divario di innovazione

L’UE deve riaccendere il motore dell’innovazione. L’obiettivo è creare un ambiente favorevole per le nuove start-up innovative, promuovere la leadership industriale nei settori ad alta crescita basati su tecnologie deep tech e favorire la diffusione delle tecnologie tra le imprese consolidate e le PMI.

A tal fine la Commissione proporrà l’iniziativa sulle gigafactory di AI (AI Gigafactories) e la strategia per l’AI applicata (Apply AI) per guidare lo sviluppo e l’adozione dell’Intelligenza artificiale in settori chiave dell’industria. Presenterà piani d’azione sui materiali avanzati, le tecnologie quantistiche, le biotecnologie, la robotica e le tecnologie spaziali. Una specifica strategia dell’UE su start-up e scale-up affronterà gli ostacoli che impediscono alle nuove imprese di emergere ed espandersi.

La proposta di un 28esimo regime giuridico semplificherà le norme applicabili, compresi gli aspetti d’interesse di diritto societario, diritto fallimentare, diritto del lavoro e diritto tributario, e ridurrà i costi del fallimento. In questo modo le imprese innovative potranno fruire di un unico complesso di norme ovunque investano e operino nel mercato unico.

Come conseguire decarbonizzazione e competitività

La bussola ravvisa nei prezzi elevati e volatili dell’energia una criticità da risolvere con interventi che favoriranno l’accesso a un’energia pulita e a prezzi accessibili. L’imminente patto per l’industria pulita propone un approccio alla decarbonizzazione basato sulla competitività, che faccia dell’UE un luogo attraente per la produzione, anche per i settori ad alta intensità energetica, e promuova le tecnologie pulite e nuovi modelli di business circolari.

Il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili contribuirà a ridurre i prezzi e i costi dell’energia, mentre l’atto legislativo sull’accelerazione della decarbonizzazione industriale estenderà le autorizzazioni accelerate ai settori in transizione.

La bussola prevede poi piani d’azione specifici per i settori ad alta intensità energetica, come la siderurgia, la metallurgia e l’industria chimica, che costituiscono la colonna portante del sistema manifatturiero europeo ma sono anche i più vulnerabili in questa fase della transizione.

Meno dipendenze e più sicurezza

La capacità dell’UE di diversificare e ridurre le dipendenze ruoterà attorno a partenariati efficaci. L’UE gode già della rete più ampia e in più rapida crescita di accordi commerciali al mondo, che copre 76 paesi in rappresentanza di quasi la metà degli scambi commerciali dell’Unione.

Per continuare a diversificare e rafforzare le catene di approvvigionamento europee, la bussola invita a una nuova gamma di partenariati per il commercio e gli investimenti puliti che contribuiscano a garantire l’approvvigionamento di materie prime, energia pulita, combustibili sostenibili per i trasporti e tecnologie pulite da tutto il mondo. Nel mercato interno la revisione delle norme sugli appalti pubblici consentirà d’introdurvi una preferenza europea nei settori e tecnologie critici.

Cinque attivatori trasversali per la competitività UE

La bussola per la competitività UE affianca ai tre pilastri appena descritti, cinque attivatori trasversali che sintetizziamo di seguito.

  1. Semplificazione
    Questo attivatore mira a ridurre gli oneri normativi e amministrativi semplificando, accelerando e snellendo le procedure per accedere ai fondi dell’UE e ottenere decisioni amministrative. Stando a quanto dichiarato dalla Commissione, l’imminente proposta Omnibus semplificherà l’informativa sulla sostenibilità, la dovuta diligenza e la tassonomia. La Commissione agevolerà altresì l’attività d’impresa per migliaia di piccole imprese a media capitalizzazione. La bussola fissa l’obiettivo di ridurre almeno del 25% gli oneri amministrativi per le imprese in generale e almeno del 35% per le PMI.
  2. Ridurre gli ostacoli al mercato unico
    Da 30 anni il mercato unico costituisce il motore collaudato della competitività dell’Europa. Per migliorarne il funzionamento in tutti i settori, la strategia orizzontale per il mercato unico modernizzerà il quadro di governance, rimuovendo gli ostacoli che esistono all’interno dell’UE e impedendo che se ne erigano di nuovi. La Commissione coglierà l’occasione per sveltire i processi di definizione delle norme e migliorarne l’accessibilità, in particolare per le PMI e le start-up.
  3. Finanziare la competitività
    Stante la mancanza nell’UE di un mercato dei capitali efficiente che trasformi i risparmi in investimenti, la Commissione proporrà un’Unione europea dei risparmi e degli investimenti per creare nuovi prodotti di risparmio e di investimento, fornire incentivi per il capitale di rischio e garantire la fluidità dei flussi di investimenti in tutta l’UE. Il riorientamento del bilancio dell’UE razionalizzerà l’accesso ai fondi dell’UE in linea con le priorità dell’Unione.
  4. Promuovere le competenze e posti di lavoro di qualità
    Per garantire una buona corrispondenza tra competenze ed esigenze del mercato del lavoro, la Commissione presenterà un’iniziativa per costituire un’Unione delle competenze incentrata sugli investimenti, sull’apprendimento permanente e in età adulta, sulla creazione di competenze adeguate alle esigenze future, sul mantenimento delle competenze, sulla mobilità equa, sull’attrazione e sull’integrazione di talenti qualificati provenienti dall’estero e sul riconoscimento di diversi tipi di formazione che consenta alle persone di lavorare in tutta l’Unione.
  5. Migliore coordinamento delle politiche a livello nazionale e dell’UE
    La Commissione introdurrà uno strumento di coordinamento per la competitività, tramite cui assicurerà la collaborazione con gli Stati membri per assicurare l’attuazione a livello nazionale e dell’UE degli obiettivi strategici condivisi dell’Unione, individuare i progetti transfrontalieri di interesse europeo e portare avanti le riforme e gli investimenti collegati. Nel prossimo quadro finanziario pluriennale, un fondo per la competitività sostituirà molteplici strumenti finanziari dell’UE vigenti che perseguono obiettivi analoghi, fornendo sostegno finanziario all’attuazione di interventi nell’ambito dello strumento di coordinamento per la competitività.

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