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AI Act: arriva l’approvazione del Consiglio d’Europa



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Con la firma dei presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio, l’AI Act sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione e si applicherà due anni dopo

Pubblicato il 28 mag 2024



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Il Consiglio ha dato il suo via libera all’AI Act. La legge che punta ad armonizzare le regole sull’Intelligenza artificiale, è la prima del suo genere al mondo e propone un approccio basato sul rischio: maggiore è il rischio di causare danni alla società, più alto è il livello di protezione.

L’AI Act mira a promuovere lo sviluppo e l’adozione di sistemi di Artificial Intelligence sicuri e affidabili nel mercato unico UE sia da parte di attori privati che pubblici e al contempo, tende a garantire che gli sviluppi di questa innovazione siano rispettosi dei diritti fondamentali dei cittadini dell’UE. Il terzo grande obiettivo di questa regolamentazione riguarda l’azione di stimolo agli investimenti in Europa.

Nello specifico, prima che un sistema di Intelligenza Artificiale ad alto rischio possa essere implementato da realtà impegnate nell’erogazione di servizi pubblici, verrà valutato l’impatto sui diritti fondamentali. Inoltre, è prevista la registrazione in un database UE e nel caso di utilizzo di sistemi di riconoscimento delle emozioni, una informativa verso le persone fisiche esposte a questo sistema.

Il percorso dell’AI Act

Il percorso dell’AI Act è arrivato all’approvazione del Consiglio d’Europa dopo un lungo tragitto. Il punto di partenza ufficiale è rappresentato dalla proposta di legge sull’AI della Commissione Europea con l’impegno diretto del commissario per il mercato interno Thierry Breton, nell’aprile 2021. Una tappa fondamentale è stata raggiunta con l’accordo provvisorio dell’8 dicembre 2023 al Parlamento Europeo su un dossier che ha visto l’impegno come relatori di Brando Benifei (S&D / IT) e Dragoş Tudorache (Renew Europe / RO).

A questo punto, con la firma dei presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio, l’AI Act sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione e si applicherà due anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche.

Con questa disciplina si entra in una fase caratterizzata da una classificazione dei diversi tipi di AI in base al rischio. Le soluzioni di intelligenza artificiale caratterizzate da un rischio limitato saranno soggette a obblighi di trasparenza leggeri, i sistemi identificati come ad alto rischio potranno invece essere autorizzati solo se supereranno i requisiti e gli obblighi previsti per ottenere l’accesso al mercato UE.

Sistemi di Intelligenza Artificiale che prevedono o abilitano anche indirettamente forme di manipolazione comportamentale cognitiva o che consentono di attuare logiche di scoring sociale saranno vietati. La normativa non consente nemmeno l’utilizzo dell’AI per forme di profiling finalizzate alla realizzazione alla polizia predittiva o l’utilizzo di dati biometrici che abbiano la finalità di classificare le persone.

La Governance dell’AI in UE

La normativa si appresta a dare vita a una nuova architettura di governance con diversi organi di governo a partire da un Ufficio AI all’interno della Commissione per il rispetto delle regole comuni in tutta l’UE, un panel scientifico di esperti indipendenti per supportare le attività di applicazione, un Consiglio AI con rappresentanti degli Stati membri per consigliare e assistere la Commissione e gli Stati membri sull’applicazione coerente ed efficace della legge sull’AI e un forum consultivo per le parti interessate per fornire competenze tecniche al Consiglio IA e alla Commissione

In termini di sanzioni sono previste multe per le violazioni della legge sull’AI in forma percentuale al fatturato annuo globale dell’azienda trasgressore nell’anno finanziario precedente o nella forma di un importo predeterminato. PMI e startup sono soggette a multe amministrative proporzionali.

La legge sull’AI intende poi dare vita a un framework giuridico in grado di incentivare l’innovazione anche attraverso la disponibilità di sandbox regolamentari dedicate all’Intelligenza Artificiale che creano un ambiente controllato per lo sviluppo, per il test e per la validazione di sistemi di Intelligenza Artificiale innovativi.

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