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Agroalimentare UE, nei primi mesi del 2024 le esportazioni continuano a crescere



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L’ultima relazione mensile sul commercio agroalimentare pubblicata dalla Commissione europea mostra che, nel marzo 2024, il surplus commerciale dell’UE ha raggiunto i 6,7 miliardi di euro, equivalente a un aumento dell’8% rispetto al mese precedente e del 3% rispetto a marzo 2023

Pubblicato il 25 giu 2024



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Nel mese di marzo 2024, l’avanzo commerciale agroalimentare dell’UE ha raggiunto i 6,7 miliardi di euro, registrando un incremento dell’8% rispetto al mese precedente e del 3% in più rispetto a marzo 2023. Nello specifico, le esportazioni sono aumentate del 4%, arrivando a toccare i 20,1 miliardi di euro, principalmente grazie all’aumento dei prezzi delle olive e dell’olio d’oliva. Le importazioni invece sono rimaste stabili, attestandosi sui 13,5 miliardi di euro, ma con un calo del 10% rispetto a marzo 2023. Questi sono i principali risultati emersi dall’ultimo rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione Europea.

Esportazioni: il Regno Unito resta il principale destinatario

Come anticipato poc’anzi, le esportazioni agroalimentari dell’UE hanno raggiunto i 20,1 miliardi di euro nel marzo 2024, segnando un aumento del +4% su base mensile. Il Regno Unito è rimasto la principale destinazione delle esportazioni agroalimentari dell’UE, rappresentando il 22% del valore totale delle esportazioni europee.

Nel primo trimestre del 2024, gli Stati Uniti hanno registrato il maggior incremento nelle esportazioni dall’UE con una crescita del 6% (372 milioni di euro), mentre la Cina, nonostante una riduzione del valore del 12%, è rimasta la terza destinazione.

Tra le altre evoluzioni significative, le esportazioni dell’UE sono aumentate verso Iraq e Libano, mentre si è registrato un calo verso Russia ed Egitto.

Olive e olio d’oliva trainano la crescita delle esportazioni

Per quanto riguarda i prodotti esportati, le esportazioni UE di olive e olio d’oliva hanno registrato l’aumento più elevato rispetto al 2023 (+615 milioni di euro, +51%) a causa dei prezzi più alti, nonostante un leggero calo dei volumi.

Le esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie sono aumentate del 10%, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi del cacao. Le esportazioni di zucchero e isoglucosio sono rimaste ad un livello elevato, mentre le esportazioni di cereali sono cresciute in volume, ma sono diminuite in valore a causa dei prezzi più bassi.

Infine, gli oli vegetali e i prodotti lattiero-caseari hanno registrato cali dovuti alla riduzione dei prezzi e dei volumi.

Brasile, Regno Unito e Ucraina le principali fonti di importazione nel 2024

Guardando invece alle importazioni agroalimentari dell’UE hanno raggiunto i 13,5 miliardi di euro a marzo, con un aumento del 2% rispetto al mese precedente ma con un calo del 10% rispetto a marzo 2023 principalmente dovuto alla riduzione dei volumi importati.

Brasile, Regno Unito e Ucraina hanno rappresentato le principali fonti di importazione nel 2024. Tuttavia, le importazioni da questi paesi sono diminuite rispetto al 2023, a causa della riduzione dei volumi e dei prezzi inferiori delle importazioni di cereali.

Aumentate le importazioni di caffè, tè, cacao e spezie

In termini di prodotti importati, rispetto al 2023, le importazioni sono aumentate per caffè, tè, cacao e spezie (+849 milioni di euro, +16%), frutta e noci (+421 milioni di euro, +8%), olive e olio d’oliva (+324 milioni di euro, +160%). Nel frattempo, le importazioni sono diminuite per semi oleosi e colture proteiche (­­-1,5 miliardi di euro, -22%), cereali (-1,4 miliardi di euro, -36%) oltre a zucchero e isoglucosio (-193 milioni di euro, -36%).

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