Etica

Rome Call for AI Ethics 2023: etica e innovazione devono superare anche i confini religiosi



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L’impegno siglato nel 2020 da Pontificia Accademia per la Vita, FAO, IBM, Microsoft e Ministero dell’Innovazione italiano si allarga ai rappresentanti delle fedi musulmana ed ebraica confermando un approccio etico al progresso dell’intelligenza artificiale

Pubblicato il 10 gen 2023



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Un nuovo passo in avanti, anche sul piano culturale e religioso per la creazione di una cosiddetta Algoretica, ovvero di un confronto e una riflessione etica sull’uso degli algoritmi. Un percorso, quello avviato nel 2020 con la firma della Rome Call for A.I. Ethics, il documento nato in seno alla Pontificia Accademia per la Vita con FAO, IBM, Microsoft e Ministero dell’Innovazione italiano che si è data come missione lo sviluppo e la promozione di un approccio etico allo sviluppo e all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Un impegno, quello avviato con la Rome Call for A.I. Ethics che ha visto FAO e Vaticano al lavoro per mettere l’Intelligenza Artificiale anche al servizio della sostenibilità e della sicurezza alimentare.

Garantire un approccio etico all’intelligenza artificiale ed evitare un utilizzo un uso discriminatorio delle tecnologie

Questa nuova fase segna l’estensione a rappresentanti delle fedi musulmana ed ebraica in un progetto che riunisce le religioni abramitiche e che rende ancora più universale l’obiettivo multiculturale e globale di garantire un approccio etico all’intelligenza artificiale e per evitare un utilizzo un uso discriminatorio delle tecnologie in generale.

I firmatari della Rome Call for A.I. Ethics sono poi stati ricevuti da Papa Francesco che ha voluto sottolineare l’importanza di garantire etica e rispetto allo scopo di evitare che un algoritmo possa arrivare a prendere decisioni sulla vita umana. Il Papa ha inoltre ricordato che lo sviluppo tecnologico deve essere sempre al servizio della giustizia e della pace nel mondo.

Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha ribadito la necessità di far prevalere il primato dell’uomo sull’intelligenza artificiale per evitare il rischio di una perdita di controllo sulla tecnologia e di una conseguente strumentalizzazione dell’uomo. In questo senso arriva anche l’auspicio per l’organizzazione di confronto internazionale sugli sviluppi delle nuove tecnologie così come sta avvenendo per i temi e rischi climatici.

L’evento per la Rome Call for A.I. Ethics è stato ospitato dalla Fondazione Vaticana RenAIssance, dal Forum per la Pace di Abu Dhabi degli Emirati Arabi Uniti e dalla Commissione per le Relazioni Interreligiose del Gran Rabbinato di Israele, e ha visto gli interventi, tra gli altri, di Maximo Torero Cullen, Chief Economist e Assistant Director General della FAO, di Brad Smith, Vice Chair e Presidente di Microsoft, di Dario Gil, Senior Vice President e Direttore della Ricerca di IBM.

Maximo Torero Cullen, Chief Economist FAO ha sottolineato la soddisfazione della FAO per l’impegno e il sostegno multireligioso a questo impegno.

Per Brad Smith, Vice Chair e Presidente di Microsoft è necessario garantire che l’Intelligenza Artificiale resti uno strumento creato dall’umanità al servizio dell’umanità. E in considerazione degli sviluppo dell’AI nel 2023 è importante guidare questo progresso con un forte senso di responsabilità che si concretizza nella affermazione di standard etici condivisi.

Darío Gil, Senior Vice President e Direttore della Ricerca di IBM ha messo in evidenza l’importanza di una condivisione di questo progetto da parte delle grandi religioni monoteiste abramitiche e ha evidenziato la necessità di riflettere e agire sugli sviluppi della tecnologia. Gil ha poi ricordato che IBM è impegnata da oltre un secolo su questi sviluppi ed è convinta dell’importanza di avere una vasta adesione a livello di istituzioni e di rappresentanti delle diverse fedi religiose, per ragionare sulle implicazioni morali ed etiche dei progressi scientifici.

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