In pochi mesi sui grandi temi della sostenibilità e della transizione energetica abbiamo assistito ad una serie di importanti cambiamenti che hanno modificato tutti i nostri scenari. Fermo restando il senso di urgenza che caratterizza da tempo l’attenzione verso le tematiche ambientali, si deve prendere atto che da un senso di emergenza legato alla necessità di accelerare il più possibile il processo di abbandono nell’utilizzo di combustibili fossili si è passati a una situazione che impone di rivedere il mix energetico di ciascun paese, con la priorità di ridurre l’esposizione in termini di fabbisogno verso il gas russo. Il “famigerato” carbone, che pochi mesi fa in occasione della COP26 di Glasgow, aveva diviso il mondo, separando Cina e India (e altri paesi) da un “occidente” che cercava di limitare l’utilizzo di questo combustibile, in uno scenario geopolitico drammaticamente condizionato dal conflitto tra Russia e Ucraina, è tornato ad essere purtroppo al centro dell’attenzione. Capovolgimenti di attenzione dettati da vincoli e da emergenze straordinarie che impongono una rilettura delle priorità.
Appuntamento il 15 Giugno a FORUM PA in presenza e in streaming
Un contributo alla identificazione di questi valori e alla creazione di questo percorso arriva dal convegno “Il PNRR per una PA verde e sostenibile: efficientamento energetico degli edifici pubblici, energy management nella PA e green public procurement” organizzato da ForumPA il prossimo 15 giugno alle ore 10.00 all’interno dell’Arena di FORUM PA 2022. Appuntamento all’Auditorium della Tecnica di Roma, l’ingresso è gratuito ma è necessario iscriversi QUI.
Il ruolo della Pubblica Amministrazione nella transizione energetica
Per queste ragioni l’incertezza che caratterizza gli scenari nei quali si deve muovere la transizione energetica sul lato della “produzione energetica tradizionale” invita a portare l’attenzione in modo sempre più chiaro su tutti fattori che contribuiscono alla creazione di un percorso verso la sostenibilità e verso un equilibrio energetico che sia effettivamente sostenibile. In questo senso un ruolo fondamentale è svolto dalla Pubblica Amministrazione e da una serie di “tasselli” che grazie anche al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza possono e devono contribuire alla costruzione di una infrastruttura pubblica che sia a tutti gli effetti più green e più sostenibile, in tutte le sue espressioni a partire dal ripensamento e dalla erogazione dei servizi ai cittadini.
I benefici del Green public procurement
Alle pubbliche amministrazioni, così come alle imprese, è affidato il compito di disegnare percorsi che possano condurre alla diminuzione dell’impronta ambientale, che prevedano una chiara visione e una precisa conoscenza dei fattori che contribuiscono alla generazione di emissioni che impattano sul climate change. Nello stesso tempo, non si deve prescindere dalla necessità di avere una altrettanto precisa conoscenza dei fattori che possono contribuire alla riduzione di queste emissioni e alla gestione dell’impatto ambientale nel suo complesso.
In questo contesto, anche in risposta ad uno scenario geopolitico caratterizzato dall’instabilità e dalla difficoltà di procedere con una transizione energetica “lineare”, diventa ancora più importante e incisivo il ruolo che può essere svolto da tutto il mondo della Pubblica Amministrazione, basti pensare ai potenziali benefici che possono arrivare dall’efficientamento energetico degli edifici pubblici, da linee guida che permettano di ispirare l’energy management pubblico a criteri di sostenibilità con il “doppio” beneficio di favorire la transizione energetica e di portare efficienza nelle spese indirizzate ai consumi energetici. A tutto questo si aggiunge un grande tema che, grazie anche alla diffusione delle logiche ESG, sta caratterizzando anche il mondo privato e che si presenta come Green public procurement.
Appare infatti chiaro che se per le imprese la sfida verso una road to Net Zero passa dalla capacità di agire sui valori che attengono allo “Scope3“, ovvero su tutti gli attori e i fattori che contribuiscono al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità anche al di fuori del “perimetro” aziendale, ecco che il procurement è il punto di intelligenza, di selezione, di decisione che può permettere di arrivare ad avere in “ingresso” prodotti e servizi davvero sostenibili.
Stimolare e sviluppare anche una domanda sostenibile
Nel mondo della Pubblica Amministrazione il Green public procurement è destinato a svolgere un ruolo sempre più rilevante sia per il raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità di ciascuna amministrazione, sia per lo stimolo concreto e il contributo alla creazione di una offerta di prodotti e servizi sempre più orientati alla sostenibilità.
Ma la sfida forse più importante o per certi aspetti più impegnativa per una PA verde e sostenibile è nel ruolo che può svolgere sul piano degli indirizzi e sul piano della formazione alla creazione di una vera domanda sostenibile. A fronte di una fase della transizione ecologica caratterizzata prevalentemente da una spinta verso la creazione di una offerta di prodotti e servizi sostenibili con tante imprese impegnate in questa trasformazione, è venuto il momento, anche grazie alle opportunità collegate alla Missioni 2, Rivoluzione verde e transizione ecologica e 4, Istruzione e ricerca, di far crescere e diffondere una sensibilità e una cultura della sostenibilità, perché si arrivi a una situazione in cui cittadini e consumatori scelgano consapevolmente servizi, prodotti e atteggiamenti sostenibili.