Normative

Come certificare la parità di genere? La risposta nella nuova norma italiana UNI/PdR 125:2022

Un crescente numero di imprese deve disporre di un proprio sistema di gestione dell’inclusione per dimostrare il proprio impegno sul tema della Gender Equality e per monitorarne il miglioramento. La norma UNI/PdR 125:2022 stabilisce le linee guida per un Sistema di Gestione per la Parità di Genere incoraggiando la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati

Pubblicato il 24 Feb 2023

shutterstock_1155056959

Le aziende di maggior successo sono come è ormai opinione diffusa quelle che promuovono un ambiente lavorativo inclusivo. La parità di genere in azienda porta molti vantaggi, tra cui:

  1. Maggiore diversità e inclusione: la presenza di un numero equilibrato di donne e uomini in un’azienda aumenta la diversità delle idee, delle prospettive e delle esperienze. Ciò può portare a soluzioni più innovative e creative.
  2. Aumento della produttività: le donne e gli uomini hanno abilità e talenti diversi, e la loro combinazione può portare a un aumento della produttività.
  3. Miglioramento dell’immagine dell’azienda: un’azienda che promuove la parità di genere può essere vista come più moderna, inclusiva e all’avanguardia. Ciò può aiutare ad attirare e trattenere talenti.
  4. Miglioramento delle relazioni con i clienti: le aziende che rispecchiano la diversità della società in cui operano possono avere relazioni più forti e durature con i loro clienti.

Gender Equality: perché è importante

La Gender Equality è uno dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati dall’ONU (Goal 5). Il PNRR, nella missione 5, ha sottolineato l’importanza del ridurre le disparità e ha stanziato 9,81 miliardi per lo sviluppo di politiche di inclusione sociale. Nel novembre 2021, inoltre, la legge n.162 ha aggiornato il Codice delle Pari Opportunità e ha esteso l’obbligo di redigere un rapporto sulla situazione di impiego maschile e femminile per tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti.

Diventa quindi una necessità per le organizzazioni di strutturare un proprio sistema di gestione dell’inclusione, non solo per dimostrare il proprio impegno sul tema della Gender Equality, ma anche per determinare e monitorare precisi obiettivi di miglioramento.

Luca Grassadonia, ESG Senior Consultant P4I

La Prassi di Riferimento UNI 125:2022

Il 16 marzo 2022 è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI 125:2022 che introduce in Italia un Sistema di Gestione della Parità di Genere e la relativa certificazione. La norma UNI/PdR 125:2022 stabilisce le linee guida per un Sistema di Gestione per la Parità di Genere con lo scopo di incoraggiare la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere all’interno delle organizzazioni, con l’obiettivo di ridurre le differenze di genere e promuovere un cambiamento duraturo e sostenibile. La UNI/PdR 125 è correlata alla linea guida ISO 30415:2021 e ne riprende i contenuti del sistema di gestione per la diversità e l’inclusione, ma si focalizza principalmente sulla parità di genere.

La UNI/PdR 125 tiene conto della presenza di disparità di genere in alcuni settori produttivi e richiede un confronto basato sulla media della categoria aziendale per definire i KPI quantitativi che necessitano di un raffronto con indicatori esterni all’azienda. Sono previste semplificazioni per le organizzazioni di dimensioni minori, mentre per le organizzazioni di media e grande dimensione sono applicati tutti gli indicatori. La norma è progettata per una certificazione di parte terza e individua sei aree di indicatori che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva. Le aree coperte dagli indicatori sono:

  1. Cultura e strategia,
  2. Governance,
  3. Processi HR,
  4. Opportunità di crescita ed inclusione,
  5. Equità remunerativa,
  6. Tutela genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Ogni area ha un peso percentuale specifico, che contribuisce alla valutazione generale dell’organizzazione. Ogni indicatore ha un punteggio associato e il raggiungimento o meno di ogni indicatore è ponderato in base al peso dell’area di appartenenza. Per ottenere la certificazione, l’organizzazione deve raggiungere uno score di sintesi complessivo del 60%. Gli indicatori per la certificazione possono essere di natura qualitativa o quantitativa e variano a seconda delle dimensioni aziendali.

Andrea Berni, Associate Partner QHSE -P4I

Parità di genere: i vantaggi per le aziende certificate UNI/PdR 125

Diverse disposizioni di legge in Italia hanno predisposto dei vantaggi per le aziende impegnate sulla parità di genere. Le aziende certificate UNI/PdR 125 possono usufruire di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali e ottenere un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato. Inoltre, nei bandi di gara per appalti pubblici sono previste clausole per la parità di genere e l’assunzione di giovani e donne, e sono premiate le aziende che adottano specifiche misure per promuovere la parità di genere, come l’utilizzo di strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Le aziende in possesso della certificazione della Parità di Genere possono beneficiare anche di una riduzione della garanzia fideiussoria nei contratti di servizi e forniture.

Le aziende possono trarre dei vantaggi sia normativi che strategici dall’implementazione di un sistema di gestione della parità di genere. La possibilità di certificare il proprio sistema secondo la UNI/PdR 125 è un vantaggio competitivo per le imprese italiane rispetto ai mercati internazionali.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4