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B Corp, in Italia più di 300 le aziende certificate nel 2024



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Lo studio di Intesa Sanpaolo: sono realtà più produttive rispetto alle “non B-Corp” per fatturato, reddititività e produttività per addetto. A trainare i settori del commercio, dell’ICT e del manifatturiero. Anna Puccio, managing director di B Lab Italia: “Una community virtuosa per innovazione, lungimiranza, crescita e creazione di valore condiviso”

Pubblicato il 19 set 2024



Eco-friendly building in the modern city. Sustainable glass offi
Eco-friendly building in the modern city. Sustainable glass office building with tree for reducing heat and carbon dioxide. Office building with green environment. Corporate building reduce CO2.

È un movimento in crescita quello delle B Corp attive in Italia: secondo i dati del Research Department di Intesa Sanpaolo, raccolti in uno studio realizzato per l’organizzazione no profit B Lab Italia a un anno dalla sua nascita, a settembre 2024 le B Corp attive nel nostro Paese erano 303, con un +13% rispetto a fine 2023. Tra i principali settori di attività di queste aziende spicca il manifatturiero, con oltre il 30%, seguito dalle attività professionali e scientifiche, dai servizi di informazione e comunicazione e dal commercio. In crescita sostenuta le B Corp nel Nord-Ovest, che rappresentano il 45,9% del totale, poi il Nord-Est con il 30,1% e il Centro-Sud con il 24%.

La ricerca di Intesa Sanpaolo sulle B Corp in Italia

Lo studio realizzato da Intesa Sanpaolo punta ad approfondire l’evoluzione delle B Corp in Italia dal punto di vista economico-patrimoniale, mettendo a confronto in un arco di tempo che va dal 2019 al 2022 le performance di 210 aziende certificate B Corp con un campione di 15mila imprese non B Corp. Le B Corp sono per definizione “imprese che si impegnano a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con la stessa attenzione tradizionalmente riservata ai risultati economici e che credono nel business come forza positiva che si impegna per produrre valore per la biosfera e la società”.

Innovazione, lungimiranza, crescita

“La ricerca realizzata da Intesa Sanpaolo conferma il ruolo pionieristico svolto dalle Certified B Corp nel panorama imprenditoriale italiano. La B Corp Community continua a rappresentare un Paese particolarmente virtuoso in termini di innovazione, lungimiranza, crescita e creazione di valore condiviso – sottolinea Anna Puccio, managing director di B Lab Italia – Un continuo impegno e una crescita che non si arresta: festeggiamo oggi il traguardo delle oltre 300 B Corp attive in Italia, che occupano oltre 28.000 persone in 17 industrie diverse, generando un fatturato che supera i 15,1 miliardi di euro. Un risultato straordinario, a uno solo anno dalla nascita di B Lab Italia, che ci rende orgogliosi e ci dà la spinta per continuare a lavorare per un futuro sempre più inclusivo e rigenerativo”.

B Corp in Italia nel 2024, una crescita trasversale

“Le B Corp hanno registrato una crescita rilevante interessando in modo trasversale tutto il tessuto imprenditoriale italiano dal manifatturiero, ai servizi e il commercio – aggiunge Sara Giusti, economista dell’ufficio Regional research, Research department, Intesa Sanpaolo – Lo studio che abbiamo realizzato, mettendo a confronto 200 B Corp con un campione omogeneo per classe dimensionale e macrosettore, evidenzia come queste imprese siano cresciute di più e raggiungano livelli di marginalità e patrimonializzazione più elevati. Le B Corp manifatturiere presentano, inoltre, un posizionamento migliore in termini innovazione e internazionalizzazione, in sinergia con la maggiore attenzione alla sostenibilità sociale ed ambientale”. 

In aumento fatturato e produttività

La principale evidenza della ricerca è che i risultati economico-patrimoniali delle B Corp mettono in evidenza un insieme di imprese strategicamente dinamiche, caratterizzate da una crescita del fatturato pari in media al 32,4% sul 2019, una valore del 19% più alto rispetto a quello delle imprese non B Corp.

Simile la dinamica che si registra prendendo in considerazione la produttività: il valore aggiunto per addetto, infatti, è passato da 62mila euro a 69mila euro per addetto tra il 2019 e il 2022, contro i 62mila euro per le aziende non B Corp. A questo si associa il rafforzamento patrimoniale, con un peso del patrimonio netto su attivo che si è attestato, nel 2022, al 35,4%.

Quanto poi all’EBITDA margin nel 2022, il rapporto tra margine operativo lordo e ricavi per le B Corp è risultato pari al 10%, contro l’8,5% delle altre imprese.

Il valore del capitale umano nelle B Corp

Le B Corp si distinguono anche per il riconoscimento del valore del capitale umano, e per il fatto che ridistribuiscono più ricchezza tra i lavoratori rispetto alle altre imprese: il costo del lavoro mediano per addetto nel 2022 per queste imprese è infatti risultato pari a 44mila euro rispetto ai 39mila delle altre imprese.

Gli investimenti per il futuro

Lo studio di Intesa Sanpaolo evidenzia anche che le Certified B Corp sostengono più investimenti in leve strategiche per il futuro rispetto alle non-B Corp. Soltanto nel manifatturiero, per fare un esempio, la quota di imprese internazionalizzate è pari al 44,7%. Lo stesso, spiega lo studio, vale per la richiesta di brevetti (31,6% contro il 13,5%) e per i marchi registrati (34,5% contro il 18,1%), oltre che per l’ottenimento di certificazioni ambientali (44,7% contro il 17,9%).

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