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Wealth Management: l’analisi di Oxford Risk su sostenibilità, ESG e preferenze dei clienti

In uno studio presentato dagli specialisti di finanza comportamentale mette in evidenza come la sostenibilità non sia ancora una priorità per i wealth manager

Pubblicato il 05 Ott 2023

Il ruolo del wealth management nell'ESG

Wealth management e ESG: perché è importante

Un recente studio di Oxford Risk sottolinea una preoccupante tendenza tra i wealth manager europei che porta alla sostanziale mancanza di tempo e fiducia da dedicare all’onboarding e nello stabilire le preferenze dei nuovi clienti in materia di sostenibilità degli investimenti ESG.

Uno studio recentemente presentato dagli specialisti di finanza comportamentale, Oxford Risk, ha fatto luce sul problema pressante dell’inadeguatezza del tempo dedicato dai wealth manager in Europa a comprendere le preferenze di sostenibilità della loro nuova clientela.

Le carenze relative alla gestione delle tematiche ESG

La ricerca ha coinvolto wealth manager di diversi Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Svizzera e Paesi nordici evidenziando forti carenze rispetto alla gestione degli aspetti legati alle tematiche ESG. Dallo studio è emerso un diverso grado di allocazione del tempo per la comprensione delle preferenze dei clienti in materia di sostenibilità che si è attestato essere inadeguato al soddisfacimento delle necessità dei clienti.

Il 58% degli intervistati ha ammesso di dedicare a questo compito un tempo compreso tra i 41 e i 60 minuti, il 13% tra i 61 e i 90 minuti e solo il 4% più di 90 minuti. Infine, il dato più significativo evidenzia come il 24% dei wealth manager dedichi appena 40 minuti o meno a questo aspetto cruciale pur riconoscendone l’importanza.

L’importanza degli investimenti ESG

Con il 90% dei wealth manager partecipanti che affermano l’importanza di stabilire le preferenze di sostenibilità durante l’onboarding dei clienti, i dati rilevano una situazione allarmante. I gestori intervistati, le cui aziende gestiscono collettivamente un patrimonio di quasi 4.000 miliardi di euro, hanno espresso preoccupazione per l’incapacità dei processi attuali di fornire informazioni approfondite e dettagliate per il processo decisionale in materia di allocazione degli investimenti ESG.

Il gap informativo dovuto alla mancanza di processi e tecnologie adeguate a poter mappare le necessità dei propri clienti rappresenta un’arma a doppio taglio in un mercato sempre più attento a tematiche di sostenibilità e nel quale una conoscenza approfondita delle preferenze ESG dei clienti è una condizione essenziale per prendere decisioni solide di investimento.

I rischi legati alle incertezze in sede di investimento

La mancanza di una conoscenza approfondita delle preferenze del cliente può gravare pesantemente sulle capacità decisionali con solo il 25% dei wealth manager che si è dichiarato molto fiducioso nel determinare la quota appropriata degli investimenti di un cliente da destinare agli strumenti ESG.

Inoltre, il 10% non era sicuro della propria capacità di identificare allocazioni adeguate agli investimenti sostenibili dopo la valutazione, il che riflette profonde problematiche di processo. Questa mancanza di sicurezza dovuta ad i processi si estende all’identificazione delle allocazioni per i fondi conformi agli articoli 8 e 9 dell’SFDR all’interno del portafoglio di un investitore, con solo il 32% che si sente molto fiducioso e il 13% incerto.

Dato il ruolo più che mai centrale che la sostenibilità riveste nel mondo degli investimenti, questo studio sottolinea l’urgente necessità di rinnovare gli attuali processi e strumenti a disposizione dei wealth manager integrando soluzioni e processi comportamentali in grado di colmare il gap conoscitivo e frenare il preoccupante trend attuale.

Garantire una comprensione completa delle preferenze dei clienti in materia di sostenibilità non è solo un valore aggiunto, ma una necessità per orientare le decisioni di investimento verso una traiettoria più sostenibile e finanziariamente remunerativa.

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