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Social Impact Agenda per l’Italia (SIA): motore di innovazione per l’impact investing



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Punto di riferimento della finanza a impatto in Italia, la Social Impact Agenda per l’Italia (SIA) è l’associazione che promuove un’economia in grado di combinare sostenibilità economica, sociale e ambientale

Pubblicato il 30 lug 2024



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Nata ufficialmente nel 2016 come evoluzione dell’Advisory Board italiano che nel 2013 si riunì in seno alla Social Impact Investing Tasfkorce (SIIT) promossa nella cornice del G8, la Social Impact Agenda per l’Italia (SIA) rappresenta oggi il punto di riferimento della finanza a impatto o impact investing in Italia.

Punto di incontro tra investitori, imprese sociali, market builder e istituzioni filantropiche, il network mira alla creazione di un nuovo paradigma economico che sia in grado di intrecciare il concetto di sostenibilità economica con un impatto sociale e ambientale positivo nelle scelte di allocazione del capitale.

In qualità di National Partner del GSG Impact, organizzazione indipendente presente in oltre 50 nazioni, l’Associazione si dedica a promuovere e accelerare la trasformazione dei sistemi finanziari globali affinché ogni decisione riguardante investimenti, imprese e spese pubbliche non sia orientata esclusivamente al rischio e al rendimento, ma anche all’impatto e quindi, alla risposta dei bisogni sociali e ambientali di persone e comunità.

Una ambizione che assume ancor più rilevanza in un mercato come quello italiano, caratterizzato da un grande potenziale, ma ancora lontano da una sua reale e completa espansione dell’impact investing.

Social Impact Agenda per l’Italia, network italiano dell’impact investing

Sostanzialmente, la Social Impact Agenda per l’Italia si impegna ad incentivare il dialogo e la collaborazione sul ruolo e sulle potenzialità degli investimenti a impatto tra governi, istituzioni finanziarie, imprese, università, centri di ricerca, terzo settore e comunità locali a livello nazionale e internazionale.

L’intento è quello di costruire un ecosistema favorevole allo sviluppo della finanza a impatto per un’allocazione sostenibile delle risorse economiche e una diffusione degli strumenti finanziari orientati al raggiungimento di risultati ambientali e sociali misurabili.

In questa direzione, sostiene attività di ricerca nell’ambito della finanza a impatto, individuando e analizzando buone pratiche e casi di studio per ottimizzare l’uso degli strumenti finanziari a impatto e realizzare un’economia generativa di valore sociale e ambientale positivo.

Infine, promuove attività di sensibilizzazione per coinvolgere tutti gli stakeholder rilevanti alla realizzazione di un’economia a impatto e contribuisce allo sviluppo di politiche pubbliche che favoriscano l’adozione di modelli e pratiche di investimento sostenibili e inclusivi.

La struttura della Social Impact Agenda per l’Italia

Il Consiglio Direttivo di SIA è nominato dall’Assemblea dei soci ogni tre anni secondo le scadenze dei mandati ed è responsabile dell’applicazione delle politiche generali attraverso la pianificazione delle attività dell’Associazione.

Composto da docenti universitari, ricercatori ed esperti accreditati, il Comitato Scientifico si occupa di approfondire tematiche legate alle iniziative dell’Associazione sotto il profilo accademico. Questo organismo fornisce consulenze su questioni rilevanti per l’Associazione, contribuisce alla stesura dei position papers ed è coinvolto nelle iniziative scientifiche promosse dalla stessa.

L’Assemblea dei soci rappresenta l’organo massimo deliberativo dell’Associazione a cui spetta decidere sugli indirizzi generali, sulla nomina degli organi direttivi, sui bilanci preventivo e consuntivo nonché su tutte le questioni relative alla vita associativa.

Impact investing: definizione e caratteristiche

L’impact investing rappresenta un approccio innovativo agli investimenti, focalizzato su imprese, organizzazioni e fondi che mirano a generare un impatto sociale e ambientale positivo e misurabile, senza sacrificare il rendimento economico.

Gli investimenti a impatto si distinguono per alcuni elementi chiave:

  • Intenzionalità: L’investitore ha l’obiettivo dichiarato di creare un impatto positivo.
  • Rendimento Economico: Gli investimenti prevedono un ritorno finanziario.
  • Addizionalità: I finanziamenti forniscono un valore aggiunto rispetto a quelli tradizionali.
  • Misurabilità: L’impatto generato deve essere quantificabile.

L’impact investing si posiziona tra la filantropia pura e gli investimenti tradizionali, coniugando l’obiettivo di profitto con quello di generare benefici sociali e ambientali.

Gli investimenti a impatto perseguono molteplici obiettivi, tra cui:

  • Imprenditorialità Sociale: Rafforzamento e sviluppo delle imprese sociali attraverso nuovi flussi di capitale, migliorando la trasparenza e sviluppando nuove competenze.
  • Welfare: Incremento dell’efficienza e dell’efficacia della spesa pubblica per i servizi di welfare, soprattutto in ambito preventivo (ad esempio strumenti pay-for-success).
  • Soddisfacimento dei Bisogni Sociali: Allocazione di risorse verso settori critici come il disagio abitativo, il reinserimento dei detenuti, la cura dell’infanzia e degli anziani, la dispersione scolastica, l’accesso e la valorizzazione della cultura.

Gli investimenti a impatto possono essere diretti o mirati a sostenere organizzazioni sociali innovative che altrimenti non potrebbero svilupparsi, creando così un motore di crescita per un’economia inclusiva.

Gli strumenti della finanza a impatto

Gli strumenti utilizzati nell’impact investing sono vari e si differenziano per natura (debito o equity), maturità dello strumento o stadio di sviluppo dell’investimento. Tra questi:

  • Impact Fund: Fondi che investono nelle fasi di lancio e crescita di iniziative socialmente impattanti attraverso strumenti di debito o equity.
  • Green, Social e Sustainability Bond: Obbligazioni emesse da enti pubblici e privati per finanziare iniziative nuove o già avviate, orientate alla realizzazione di risultati sociali e/o ambientali positivi.
  • Payment by Result (PbR): Meccanismi di rimborso e remunerazione dell’investimento legati ai risultati raggiunti, come i Social Impact Bond (SIB), modello di partnership pubblico privata finalizzata finalizzata a raccogliere capitali privati da destinare alla promozione di politiche pubbliche innovative.
  • Linee di Credito Impact: Condizioni finanziarie agevolate e supporto non finanziario a supporto delle imprese che possono generare impatti positivi chiari e misurabili verso le comunità.
  • Outcome Fund: Fondi che utilizzano contributi filantropici da parte di governi, organizzazioni umanitarie e fondazioni filantropiche per remunerare i risultati nei Social Impact Bond o contratti basati sui risultati.

L’impact investing continua a espandersi, fornendo una risposta innovativa alle sfide sociali e ambientali del nostro tempo, integrando obiettivi di profitto e impatto positivo.

Le 10 Raccomandazioni di SIA per una impact economy

Le 10 Raccomandazioni di SIA rappresentano una vera e propria piattaforma di lavoro sulla quale costruire un’agenda politica per diffondere la finanza a impatto anche in Italia. Redatte con il contributo dei Soci e del Comitato Scientifico, sono il cuore pulsante dell’Associazione, le linee guida che ne definiscono la strategia d’azione e l’identità più vera.

Il decalogo è è il frutto della revisione e dell’aggiornamento delle 40 raccomandazioni, che l’Advisory Board italiano della Social Impact Investment Taskforce produsse nel 2014 a conclusione dei lavori del G8. A quel tempo, le Raccomandazioni divennero la base su cui fondare la Social Impact Agenda per l’Italia.

A livello pratico, le 10 Raccomandazioni di SIA riguardano come estendere all’interno del Paese le potenzialità dell’imprenditorialità sociale e della finanza a impatto, come agenti di sviluppo di una economia più inclusiva e sostenibile.

  1. Sperimentare meccanismi Pay by result: Lanciare progetti basati su modelli del tipo Outcome Fund per affrontare sfide ambientali e sociali complesse, utilizzando fondi europei e nazionali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2027, in collaborazione con il settore privato.
  2. Sostenere fondi a impatto: Favorire la creazione e l’accessibilità di fondi a impatto, fondi di fondi o altri veicoli finanziari che supportino iniziative a impatto sociale, sia in Italia che all’estero, impiegando risorse finanziarie europee e nazionali per co-investimenti, co-finanziamenti e garanzie sulle operazioni di mercato.
  3. Raccogliere dati sulla solvibilità: Promuovere la raccolta di dati che dimostrino la minore probabilità di inadempimento dei finanziamenti per imprese e infrastrutture sociali rispetto alla media bancaria, ottenendo così riconoscimenti per i coefficienti di assorbimento di capitale.
  4. Migliorare l’accessibilità al Fondo per l’Impresa Sociale: Potenziare il Fondo con migliori condizioni finanziarie e garanzie per finanziamenti alle start-up, capitalizzazione delle imprese attive e capacity building, rivolgendosi a tutte le organizzazioni dell’Economia Sociale e strutturandolo con un meccanismo di rifinanziamento rotativo.
  5. Prevedere agevolazioni fiscali: Introdurre una tassazione agevolata sulle rendite finanziarie per investimenti a impatto rivolti ai soggetti dell’economia sociale, beneficiando sia emittenti che sottoscrittori e mettendo in luce l’impatto prodotto.
  6. Coinvolgere investitori istituzionali e qualificati: Promuovere un maggiore coinvolgimento di investitori istituzionali e qualificati a supporto degli investimenti a impatto, sostenendo un ecosistema imprenditoriale che coniughi sostenibilità economica e impatto socio-ambientale.
  7. Promuovere il mutuo apprendimento nella PA: Incoraggiare la Pubblica Amministrazione a supportare iniziative di mutuo apprendimento e cooperazione sulle pratiche di misurazione dell’impatto sociale, promuovendo la standardizzazione dei processi di misurazione per investitori e organizzazioni finanziate.
  8. Promuovere la investment readiness: Avviare un’iniziativa pubblica che, in sinergia con gli attori dell’ecosistema impact, contribuisca alla definizione di modelli di intervento sostenibili in termini finanziari, sociali e ambientali, scalabili e replicabili, sviluppando competenze imprenditoriali e manageriali e facilitando l’incontro tra domanda e offerta di modelli efficaci di impresa a impatto.
  9. Promuovere la trasparenza sugli impatti: Sviluppare un sistema nazionale e/o europeo di open data aggiornati e consultabili elettronicamente per rendere trasparenti gli impatti e i costi dei problemi ambientali e sociali complessi.
  10. Applicare le direttive comunitarie sugli appalti: Favorire l’uso delle direttive comunitarie in materia di appalti, rafforzando e riqualificando il capitale umano nella PA per migliorare l’applicazione del quadro normativo a sostegno della finanza a impatto, con particolare attenzione agli strumenti pay by results e procurement.

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