Nel mese di aprile a Cartagena in Colombia, il nono dialogo tecnico di esperti (Technical Expert Dialogue, TED9) ha dato il via a una nuova fase di lavoro su uno degli argomenti più rilevanti dell’attuale agenda globale sul cambiamento climatico: la definizione di un nuovo obiettivo collettivo quantificato per il finanziamento climatico (New Collective Quantified GoaL, NCQG) entro la fine del 2024.
Un importante evento che – come riporta l’UN Climate Change in questa nota stampa – ha visto la partecipazione di quasi 300 persone, rappresentanti di una varietà di Parti e stakeholder, e ha segnato un cambiamento significativo nel modo di lavorare: da un approccio tecnico si è passati a uno politico al fine di sviluppare un testo negoziale preliminare sul finanziamento climatico da sottoporre alla 29esima edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) prevista per novembre a Baku in Azerbaigian.
“Un esito positivo sul nuovo obiettivo sul finanziamento climatico sarà cruciale per il successo complessivo di COP29 e, soprattutto, traccerà la rotta per il cambiamento trasformativo necessario a mobilitare ed erogare finanziamenti in modo che rispondano ai bisogni e alle priorità dei paesi in via di sviluppo” ha dichiarato Daniele Violetti, Senior Director of Programmes Coordination at UN Climate Change.
COP29 e il nuovo obiettivo quantificato sul finanziamento climatico
Nel 2009 i paesi sviluppati si sono impegnati a mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020 per sostenere l’azione climatica nei paesi in via di sviluppo. Nel 2015, nell’ambito dell’Accordo di Parigi, le Parti hanno concordato di prorogare questo obiettivo fino al 2025 e di stabilire un nuovo obiettivo finanziario a partire da una base di 100 miliardi di dollari all’anno, tenendo conto delle necessità e delle priorità dei paesi in via di sviluppo.
L’entità del finanziamento necessario è significativa – continua l’UN Climate Change che sottolinea -: i modelli globali delle istituzioni più autorevoli convergono tutti su una cifra compresa nell’ordine dei trilioni di dollari all’anno. Il primo Rapporto di Determinazione delle Necessità (Needs Determination Report) del Comitato Permanente sul Finanziamento (Standing Committee on Finance) del 2021 indica che sono necessari quasi 6 trilioni di dollari per attuare i piani d’azione climatica dei paesi in via di sviluppo entro il 2030, e questo non copre completamente i costi per l’adattamento.
“Un balzo quantico nel finanziamento climatico quest’anno è sia essenziale che totalmente raggiungibile,” ha affermato Simon Stiell, UN Climate Change Executive Secretary, in un recente discorso. “Ogni giorno, ministri delle finanze, CEO, investitori e banchieri per lo sviluppo indirizzano trilioni di dollari. È ora di spostare quei dollari dall’energia e dalle infrastrutture del passato verso un futuro più pulito e resiliente. E assicurarsi che i paesi più poveri e vulnerabili ne beneficino.”
Inclusività alla base del percorso di definizione del NCQG
Il processo di stabilimento del nuovo obiettivo sul finanziamento climatico ha preso il via alla COP26 nel 2021, dove le Parti hanno istituito un programma di lavoro ad hoc, che include una serie di discussioni tecniche che si susseguiranno fino alla fine del 2024. I dialoghi finora svolti si sono concentrati su alcuni degli aspetti tecnici più critici del NCQG, tra cui il suo lasso di tempo, la struttura, l’importo, la mobilitazione e la fornitura di varie fonti finanziarie, la qualità e gli accordi sulla trasparenza.
In occasione della COP28 a Dubai, le Parti hanno deciso di passare a una modalità di lavoro che permetta lo sviluppo di un testo negoziale preliminare in tempo per COP29. Quest’anno si terranno almeno tre TED per consentire una discussione approfondita sugli elementi del NCQG, oltre a tre incontri che si svolgeranno a margine dei TED, dove le Parti potranno delineare il quadro per un testo negoziale preliminare.
Il tratto distintivo di questi incontri è la inclusività. Il programma di lavoro ad hoc è aperto a tutte le Parti e agli stakeholder. Dall’inizio di quest’anno, sono stati ricevuti 36 contributi (21 da Parti e 15 da stakeholder non-Parti) sul lavoro da svolgere nel 2024 e sul focus delle discussioni al TED9.