Analisi

Finanza, banche e sostenibilità: dati, tecnologia e approcci collaborativi per creare nuovo valore

Le risposte del mondo finanziario e assicurativo alla domanda di sostenibilità che arriva dal mercato passano dal ruolo centrale dei dati e di tecnologie esponenziali e green che accelerano la roadmap verso la sustainability. La visione di Alberto Fietta, IBM Consulting banking industry leader e Pietro Lanza, IBM Technology banking and insurance director

Pubblicato il 21 Mar 2023

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Il cambiamento climatico sta imponendo trasformazioni radicali nell’economia, nelle imprese, nella società. Tutte le organizzazioni e le imprese sono chiamate a fare la loro parte, ma alle istituzioni finanziarie spetta un compito determinante nell’indirizzare e sostenere i cambiamenti necessari per affrontare questi scenari.

Grazie alle tecnologie più innovative, queste organizzazioni sono nella condizione di promuovere l’adozione di modelli di sviluppo economico sostenibile con vantaggi che vanno a beneficio del Pianeta e dell’economia. Secondo le stime della ricerca “Own your impact, CEO Survey 2022” realizzata da IBM Institute for Business Value(QUI per scaricarla e consultarla n.d.r.) se si segue un percorso trasformativo verso emissioni “Net Zero”, entro il 2030 il PIL globale potrebbe crescere di 4 punti percentuali rispetto a quello attuale.

Peraltro, solo qualche mese fa (novembre 2022), nel contesto di COP27 la European Banking Association (EBA) ha confermato la rilevanza strategica del tema per il settore. In particolare, in quella circostanza l’EBA ha evidenziato la significativa esposizione del mondo bancario nei confronti dei settori industriali più impattati dalla transizione verso modelli di sostenibilità, come il mondo energetico, e ha sottolineato il ruolo sistemico del mondo finance nel sostenere la transizione net zero della società e dell’economia.

 

Sostenibilità prioritaria per i CEO a livello globale

Pietro Lanza, IBM Technology banking and insurance director

Rimanendo con lo sguardo sui dati della ricerca “Own your impact” si nota come la sostenibilità si inserisca a pieno titolo tra le massime priorità degli amministratori delegati delle aziende di tutto il mondo. Una priorità rafforzata dalla consapevolezza che è necessario agire in modo urgente, concreto e trasparente. E in questo senso va ricordata e sottolineata la leva di sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha stanziato 68,6 miliardi per la “rivoluzione verde e transizione ecologica”.

In questo contesto, diventa imprescindibile rendere la sostenibilità parte integrante dei valori e della strategia di un’organizzazione. Per raggiungere questo obiettivo è necessario focalizzare l’attenzione su due direttrici in modo particolare: il modello di business, facendo leva sull’adozione delle tecnologie digitali aperte e basate sui dati per abilitare la trasformazione, e l’analisi e la misurazione dei risultati con criteri oggettivi e nel rispetto di adempimenti normativi in costante evoluzione a livello globale e locale. (Sui temi dell’informativa e della rendicontazione un segnale importante è arrivato dalla scelta di Bankitalia di avviare un tavolo di lavoro dedicato ai regolatori per la finanza sostenibile. QUI per maggiori informazioni n.d.r ).

 

La trasformazione sostenibile del mondo finanziario e assicurativo

Il settore Banking & Financial Market e quello assicurativo nella veste di guida al cambiamento, si trovano nella necessità di considerare non solo il proprio operato diretto, ma anche le esigenze di sostenibilità dei propri clienti, affiancandoli nel loro percorso. Anche per questa ragione è necessario individuare opportunità in grado di andare oltre le specifiche necessità di compliance normativa. Occasioni che si possono concretizzare grazie all’innovazione di prodotti e servizi, sostenuta dall’adozione di tecnologie digitali esponenziali, come hybrid cloud, intelligenza artificiale e infrastrutture tecnologiche di nuova generazione, che si affiancano alla necessità di misurare la sostenibilità delle architetture e delle applicazioni IT.

A tutto questo, va aggiunto che i servizi digitali permettono di ridefinire il footprint ESG aziendale, a partire ad esempio dal grande tema della gestione dell’evoluzione delle proprietà immobiliari in fase di contrazione, guidata da un trend che a livello mondiale vede passare il numero delle filiali ogni 100 mila abitanti da 12,3 del 2016 a 10,8 del 2020. Nello stesso tempo però, occorre supportare i clienti retail e corporate, privilegiando finanziamenti e investimenti a favore della “green economy”, allo scopo di produrre risultati dimostrabili, sia a livello economico che ambientale. Un piano d’azione, dunque, che presuppone la capacità di identificare, prevedere e mitigare i rischi legati ai cambiamenti climatici, ma anche di misurare le proprie emissioni e quelle dei clienti.

  

 

Alberto Fietta, IBM Consulting banking industry leader

Verso una sostenibilità come opportunità di business

Per comprendere meglio le opportunità legate alla trasformazione sostenibile può essere utile allargare lo sguardo alla ricerca “2022 Global Outlook for Banking and Financial Markets” di IBM Institute for Business Value con attenzione alle prospettive globali per il 2022 nel mondo dei servizi finanziari (QUI per maggiori informazioni n.d.r.). Da questo studio si rileva come l’imperativo principale per le banche sia nella capacità di individuare modelli di sostenibilità praticabili, capaci di bilanciare il valore aziendale e le aspettative degli stakeholder, con l’obiettivo di garantire che ad obiettivi specifici corrispondano investimenti mirati e ponderati, verificabili nel tempo, con estrema attenzione a salvaguardare la credibilità di queste scelte.

In particolare, sono quattro le macroaree impattate dai nuovi modelli: la gestione dei dati e delle informazioni sul clima e sulla sostenibilità per aiutare a quantificare e gestire i rischi; la sostenibilità delle attività nel percorso verso la carbon neutrality; lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi; la rendicontazione delle relative performance.

Accelerare la sustainability roadmap con le tecnologie esponenziali

Lo scenario nel quale si muove il mondo bancario deve poi considerare che nel 2021 ben 265 banche, in rappresentanza di più del 45% degli asset bancari globali, hanno sottoscritto e recepito all’interno della propria organizzazione i “Principi per un’attività bancaria responsabile” emanati dalle Nazioni Unite nel rispetto di quella che è stata la prima definizione di sostenibilità arrivata dall’ONU: “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere i bisogni delle generazioni future”.

Questo approccio ha favorito lo sviluppo di prodotti e soluzioni innovative in grado di soddisfare gli impegni di sostenibilità e ha introdotto un nuovo requisito, imprescindibile, volto a valutare l’impatto ambientale delle attività degli istituti finanziari e di quelle dei propri clienti. Accanto a tutto questo è cresciuta la convinzione che la scelta di intraprendere un percorso verso la riduzione della carbon footprint rappresenta anche una importante opportunità per innovare, per differenziare e per estendere le attività, favorendo la crescita dell’intero ecosistema.

 

Creare valore sostenibile partendo dai dati

Per supportare la transizione verso modelli “Net Zero” entro il 2050 o per cercare di anticipare questo target, occorre essere nella condizione di gestire un’enorme quantità e varietà di dati, come quelli – solo per fare qualche esempio – relativi al rischio climatico, al rischio fisico delle attività finanziate, ai rischi aziendali che incidono sull’affidabilità creditizia dei cliente e  come tutti quei dati che permettono ai gestori di investimenti di valutare i clienti in base alle caratteristiche di sostenibilità.

In tantissimi casi si tratta di fonti dati non tradizionali, come possono essere i dati geo-spaziali forniti dai satelliti orbitali che hanno caratteristiche, varietà, dinamicità e qualità molto specifiche per le quali è necessario disporre di soluzioni tecnologiche basate sull’AI e di evolute pratiche di data management che consentono alle istituzioni finanziarie di estrarre tutto il loro valore.

In questo scenario è fondamentale disporre di soluzioni per la data collection, per l’analisi e per la generazione di insight utili ad accrescere la conoscenza relativa all’impatto delle attività, sotto ogni profilo: strategico, di business, delle performance di sostenibilità. Grazie a questi dati e a questa capacità di analisi è possibile mettere a disposizione delle imprese strumenti informativi utili per assumere decisioni in grado di incidere realmente sull’impatto e sui valori della sostenibilità aziendale, come ad esempio per prolungare la vita degli asset fisici e per valutare la rispondenza concreta tra gli obiettivi ESG e le proprie attività.

IBM abilita le istituzioni finanziarie nel decidere quali ambienti – on prem o in cloud – e quali infrastrutture possono meglio supportare i singoli workload (IBM z16, IBM LinuxONE, IBM Power, IBM Cloud), quali soluzioni software evolute consentono la migliore gestione di asset, di edifici e di infrastrutture fisiche (IBM Tririga e IBM Maximo), per arrivare al Responsible computing & al Green IT (IBM Turbonomic) con i quali è possibile favorire la sostenibilità della Supply Chain e l’economia circolare (IBM Sterling Order Management, Supply Chain Intelligence Suite). Un ulteriore fattore di innovazione è poi rappresentato dalla componente relativa agli strumenti di analisi per la misurazione dell’impronta di carbonio che uniscono gestione dei dati e AI.

Il tutto in un contesto che può contare sulle specifiche competenze di IBM Consulting che accompagnano le imprese in tutti i percorsi di sostenibilità: dall’assessment del rischio climatico alla circolarità e sostenibilità della supply chain, dai piani di decarbonizzazione e transizione verso energie pulite all’ESG Reporting, fino a comprendere le scelte legate al green IT.

 

La sfida di misurare l’impronta ambientale

Relativamente ai temi della misurabilità delle performance ESG un ruolo chiave è svolto da Envizi, la piattaforma di ESG Reporting & Energy Optimization che è parte integrante della strategia di IBM Sustainability Software. Envizi consente l’automazione e il consolidamento di oltre 500 tipologie di dati, con il supporto dei principali framework di reporting ESG e con la gestione di obiettivi ambientali, di individuazione di nuove forme di efficienza e di valutazione dei fattori di rischio per la sostenibilità.

ESG Reporting & Energy Optimization with Envizi ha abilitato oltre 180 aziende, tra cui 25 banche a un salto di qualità in ambito sostenibilità ottenendo risultati importanti, come ad esempio la diminuzione dell’intensità energetica del 28% e la riduzione delle emissioni di CO2 del 36%.

In questa prospettiva, le banche assumono la fisionomia di vere e proprie “fabbriche di dati” e visto che i data center e i servizi cloud utilizzati dagli istituti presentano un impatto ambientale in crescita in termini di emissioni di CO2 e di consumi energetici, ecco che diventa importante ottimizzare i flussi di lavoro in ambienti Hybrid Cloud e rendere l’infrastruttura IT resiliente e sicura, con soluzioni come IBM Turbonomic e Red Hat.

 

Il ruolo fondamentale del capitale umano anche in relazione all’Intelligenza Artificiale

Una attenzione del tutto speciale deve essere attribuita alle relazioni e alle sinergie tra AI e capitale umano. Un rapporto estremamente proficuo che permette di contribuire a misurare con sempre maggiore precisione la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) rispetto agli obiettivi stabiliti, ma anche a migliorare la capacità previsionale relativa all’impatto di eventi climatici acuti, come possono essere inondazioni e incendi o fenomeni cronici, come l’innalzamento del livello del mare sugli asset della banca.

Una capacità di conoscenza e di analisi che consente di valutare con più consapevolezza lo stato dei finanziamenti a basse emissioni di carbonio o a modellare i prestiti degli istituti in funzione del quadro di riferimento della finanza sostenibile, ad esempio in occasione dell’emissione di green bond.

 

L’importanza di agire subito

Il contesto è certamente ricco di variabili, non mancano i rischi, ma ci sono tante opportunità di sviluppo e gli istituti possono contare su molti strumenti che consentono di conoscere, controllare e gestire i fattori di rischio. Uno dei rischi ai quali prestare maggiore attenzione è proprio quello dell’attendismo. (un invito all’azione che è approfondito anche nel servizio #DigiGreen Day: la sostenibilità diventa azione concreta n.d.r.)

Le istituzioni finanziarie o assicurative che non colgono queste opportunità si troveranno ad affrontare una serie di svantaggi sempre più concreti: non saranno, infatti, nella condizione di contribuire a migliorare l’impatto per il Pianeta, ma costrette a misurarsi con crescenti difficoltà nella gestione del business e nella crescita dei costi legati a possibili sanzioni causate dalla mancanza di conformità alla normativa.

In definitiva, subiranno le conseguenze di una scarsa comprensione del rischio climatico, con un impatto diretto sul raggiungimento degli obiettivi strategici e in termini di adeguamento alle aspettative regolamentari.

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Alberto Fietta

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Pietro Lanza

IBM Technology banking and insurance director

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