Il mondo della finanza sta prendendo posizione in modo sempre più chiaro per indirizzare scelte coerenti con le logiche ESG. Qualcosa come 137 istituzioni finanziarie globali di circa 20 trilioni di dollari in partecipazioni – tra cui Eurizon Capital SGR S.p.A., Etica Sgr – Investimenti responsabili, Amundi e Allianz SE – chiedono ad oltre 1.800 aziende ad alto impatto ambientale di ridurre le emissioni nell’ambito dell’iniziativa Business Ambition for 1,5°C Commitment e di portarle a zero entro la data ultima del 2025 e – non ultimo – di fissare obiettivi comprovati scientificamente seguendo la guida metodologica fornita dalla Science Based Targets Initiative (SBTi).
Ogni anno, queste aziende sono la fonte di 13,5 giga tonnellate di emissioni pari al 25% delle emissioni di gas serra globali totali (greenhouse gas o GHG). Allineare la riduzione delle emissioni a livello di catena del valore con la climatologia può voler dire aumentare la resilienza e la competitività di queste aziende, accelerare l’innovazione, rispondere agli adeguamenti normativi e rafforzare la credibilità e la reputazione degli investitori.
Le aziende che rispondo positivamente alla compagna devono formalizzare l’impegno firmando la SBTi Business Ambition for 1.5°C Commitment letter.
Una nuova campagna di mobilitazione alla sostenibilità
Buzzi Unicem, Fiat Chrysler Automobiles NV, Cementir e Tesla sono tra le aziende chiamate a partecipare alla più grande campagna di impegno collaborativo globale coordinata da CDP, un’organizzazione no profit internazionale che supporta aziende e governi nel ridurre le emissioni di gas serra, salvaguardare le risorse idriche e proteggere le foreste dalla deforestazione. Gli investitori coinvolgeranno le aziende fino a maggio 2021, momento in cui verrà valutato l’impatto di questa campagna.
“L’adozione di obiettivi di riduzione delle emissioni da parte delle aziende è un fattore critico per la mobilitazione dei capitali. Gli investitori responsabili vogliono investire in società che si stanno spostando verso un’economia allineata a quella di Parigi” spiega Jean-Jacques Barbéris, Direttore della divisione Clienti Istituzionali e Aziendali & ESG di Amundi che continua “Gli obiettivi su base scientifica rappresentano uno strumento globale, forte e utile per supportare le aziende nel loro percorso di transizione. Limitare il riscaldamento globale richiede una risposta collettiva: le azioni da parte delle aziende e la mobilitazione degli investitori per de-carbonizzare i portafogli vanno di pari passo”.
L’iniziativa Science Based Targets
Nata dalla collaborazione tra CDP, United Nations Global Compact (UNGC), World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF) e uno degli impegni di We Mean Business Coalition, la SBTi mette in mostra le aziende che fissano obiettivi basati sulla scienza attraverso studi di casi, eventi e media per evidenziarne tutti i benefici; definisce e promuove le migliori pratiche nella definizione di obiettivi su base scientifica con il supporto di un gruppo di consulenza tecnica; offre risorse, workshop e indicazioni per ridurre gli ostacoli all’adozione; valuta e approva in modo indipendente gli obiettivi delle aziende. Tale approccio consente agli investitori e alle aziende di aumentare il target climatico che può essere misurato in modo uniforme e confrontabile.
Immagine fornita da Shutterstock.