PATHWAY TO COP28

COP28, finanza sostenibile e ESG: quali prospettive

Da diversi anni il mondo della finanza ha scelto di svolgere un ruolo sempre più importante nell’ambito delle Conferenze delle Parti come contesto politico e normativo nel quale la sustainable finance si impegna a fornire strumenti e meccanismi finanziari per affrontare il cambiamento climatico

Pubblicato il 19 Lug 2023

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Negli ultimi anni la presenza del mondo finanziario alle diverse edizioni delle Conferenze delle Parti UNFCCC ha assunto una crescente importanza. Lo si può vedere anche nel percorso delle COP che abbiamo riassunto in questo articolo Pathway to COP28: il percorso delle Conferenze delle Parti UNFCCC. Dalla COP26, anche in ragione degli impegni sottoscritti nel Glasgow Climate Pact l’azione della finanza si è fatta, almeno in termini di impegni, più incisiva.

Questa crescita di attenzione e di impegno va letta anche in funzione di due fattori: da una parte le Conference of Parties (COP), organizzate dall’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), sono diventate un punto di incontro strategico per i leader mondiali, per gli esperti, per tutte le parti coinvolte nel contrasto ai cambiamenti climatici e per decisioni che influenzano in modo sempre più diretto l’economia e la finanza.

Finanza sostenibile e finanza guidata dall’ESG

Nello stesso tempo in questi anni, anche in ragione di questo impegno e del ruolo dell’ESG si è fatta più sfumata la distinzione tra finanza sostenibile e finanza attenta ai temi ESG. Una distinzione che non è solo un tema di “tassonomia” e di categorizzazione ma che attiene alla missione stessa delle imprese e delle decisioni che sottostanno alle decisioni di investimento e alle aspettative dell’investimento stesso.

Per questa ragione è utile oggi interrogarsi sulla relazione e sulle reciproche influenze tra le tematiche ESG (Environmental, Social, and Governance) e il ruolo delle COP.

Le tematiche ESG sono diventate naturalmente sempre più rilevanti nel contesto delle COP, poiché le aziende e gli investitori si rendono conto che affrontare i cambiamenti climatici richiede un impegno concreto su questi tre aspetti e perché la comunità scientifica, in particolare in occasione delle COP, mette a disposizione evidenze chiare e precise di quanto sia rischioso, anche finanziariamente, non prendere in considerazione interventi in grado di limitare i rischi collegati ai cambiamenti climatici.

L’ambiente è al centro della discussione nelle COP, con tutte le misure che consentano di ridurre le emissioni di gas serra, con la necessità di aumentare l’uso di energie rinnovabili e per promuovere la sostenibilità ambientale. Le imprese con una strategia ESG solida sono in grado di dimostrare il loro impegno nella riduzione delle emissioni, nell’adozione di pratiche sostenibili e nella gestione responsabile delle risorse naturali.

I costi di transizione e i costi di una “non-transizione”

Queste strategie, sia che si tratti di impegni nazionali, sia che si tratti di settori industriali o di singole imprese sono basate sul presupposto di una grande trasformazione industriale ed economica che si può effettuare solo a fronte di investimenti molto rilevanti. Il ruolo della finanza sostenibile che nasce con la missione di supportare progetti e processi di trasformazione è affiancato e allargato dal ruolo della finanza “tradizionale” che grazie alla capacità di misurazione dell’ESG è nella condizione di sostenere processi di trasformazione anche molto “costosi” con la prospettiva di un ritorno. Un ROI che ha come presupposto lo sviluppo di un mercato diverso, nel quale il valore è determinato dalla capacità di misurare tutte le logiche di impatto. Una prospettiva che è stata frequentemente oggetto di discussione in occasione delle COP anche sulla base dell’assunto, evidenziato da molto attori del mondo finanziario, che c’è un costo di transizione, ma c’è anche il grande costo della “non-transizione”.

Il sociale è un altro aspetto cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Le comunità locali spesso subiscono gli impatti negativi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Le aziende impegnate in tematiche ESG si preoccupano anche del coinvolgimento delle comunità locali, dell’equità sociale e della sicurezza dei lavoratori. La partecipazione attiva delle parti interessate, inclusi i cittadini e le organizzazioni non governative, è fondamentale per creare soluzioni sostenibili. In questo si rratta di una trasformazione sociale che molto spesso deve essere supportata con ingenti investimenti anche a livello di infrastrutture e anche qui il ruolo della finanza sostenibile è di fondamentale importanza.

La governance riguarda la gestione responsabile e trasparente delle attività aziendali. Le imprese con una governance solida sono più inclini ad adottare misure per affrontare i cambiamenti climatici e a rendere conto dei loro impatti ambientali e sociali. Inoltre, la governance efficace è essenziale per garantire l’efficacia delle politiche e degli accordi internazionali raggiunti nelle COP. Buona “performance” a livello di Governance sono un elemento estremamente rilevante a livello di riduzione di rischi e di policy di risk management per il mondo finanziario e bancario.

ESG e COP sono indirettamente interconnessi nella lotta contro i cambiamenti climatici. Le tematiche ESG forniscono una guida chiara alle imprese e agli investitori per adottare pratiche sostenibili e responsabili. Le COP offrono un contesto nel quale in cui le parti interessate possono condividere conoscenze, esperienze e soluzioni per affrontare i cambiamenti climatici. E rappresentano, aspetto a sua volta rilevante, un contesto nel quale assumere congiuntamente impegni di investimento su progetti concreti.

Lo sviluppo di Green bond e Green loans

Durante le COP, le discussioni si concentrano su temi come l’adattamento al cambiamento climatico, la mitigazione delle emissioni di gas serra e la mobilitazione di finanziamenti per le azioni climatiche. La finanza sostenibile offre un quadro strategico per affrontare questi aspetti, assumendo impegni per investimenti responsabili e sostenibili e incoraggiando la trasparenza e la divulgazione delle informazioni sulle performance ambientali, sociali e di governance aziendale.

Le COP hanno anche aiutato la creazione e la diffusione di strumenti finanziari innovativi, come i green bonds e i green loans, che consentono agli investitori di finanziare progetti a basso impatto ambientale. Questi strumenti offrono anche opportunità di investimento interessanti per coloro che cercano un ritorno finanziario sostenibile, oltre a un impatto positivo sull’ambiente.

Le discussioni in occasione delle COP hanno spinto i governi a introdurre politiche e norme più rigorose per promuovere la finanza sostenibile. L’accordo di Parigi sul clima del 2015, ad esempio, ha sottolineato l’importanza di mobilizzare finanziamenti significativi per affrontare il cambiamento climatico. Questo ha portato a un aumento delle iniziative di finanza sostenibile a livello globale e nazionale, con un crescente coinvolgimento del settore finanziario nel raggiungimento degli obiettivi climatici.

Le COP delle Nazioni Unite sono anche una occasione per creare partenariati tra governi, istituzioni finanziarie e attori privati. Questa collaborazione è fondamentale per mobilitare risorse finanziarie su larga scala e accelerare la transizione verso un’economia sostenibile.

Gli sviluppi della finanza sostenibile e le discussioni che si svolgono durante le COP delle Nazioni Unite sono sempre più legati. La finanza sostenibile fornisce gli strumenti e i meccanismi finanziari per affrontare il cambiamento climatico, le COP creano il contesto politico e normativo per promuovere e diffondere queste iniziative.

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