Il 2025 sarà per il settore Banking & Finance quello dell’esplosione dell’intelligenza artificiale, in grado di portare valore aggiunto nel contrasto alle frodi, nella gestione del rischio e nella customer experience, soltanto per fare gli esempi principali. A evidenziarlo è la recente ricerca di Sas, società multinazionale specializzata nel settore dei dati e dell’AI, che delinea gli otto principali trend e cambiamenti che caratterizzeranno l’anno appena iniziato.
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ESG in prima linea
Tra le preoccupazioni principali degli addetti ai lavori, che hanno già potuto sperimentare i benefici di questa tecnologia in termini di esperienza dei dipendenti, conformità normativa e risparmio di tempi e costi, c’è un aspetto in particolare: l’attenzione ai consumi energetici dell’intelligenza artificiale. “Le banche e le altre aziende si trovano di fronte al paradosso di consumare più energia e allo stesso tempo di subire pressioni per migliorare la propria sostenibilità ambientale e promuovere misure ESG – spiega Sas – Le indicazioni sulla sostenibilità richieste dagli Ifrs S1 e S2 non faranno altro che aumentare l’attenzione sul consumo di energia, uno dei principali fattori che contribuiscono al riscaldamento globale”.
Frodi digitali in aumento
Con il 2025 entreremo nell’“Era Industriale della Frode Digitale”: le banche – secondo la vision di Sas – devono adattarsi rapidamente per soddisfare le aspettative dei consumatori in materia di protezione dalle frodi.
L’importanza del risk management
Uno dei fili conduttori del 2025, secondo lo studio, sarà l’instabilità dei mercati: per affrontarla le banche saranno chiamate a continui investimenti nella gestione del rischio, modernizzando i sistemi esistenti e orientandosi verso il cloud e l’intelligenza artificiale.
La prospettiva della “razionalizzazione IT”
Proprio grazie a un’adozione sempre più pervasiva del cloud le banche potranno semplificare le infrastrutture IT, aumentandone l’agilità e riducendo i costi. “Le banche che implementeranno piattaforme IA integrate – spiega Sas – otterranno un vantaggio competitivo, grazie a dati integrati e democratizzati e decisioni che coprono l’intero ciclo di vita del cliente e l’intera azienda”.
La centralità dell’intelligenza artificiale
In prospettiva l’intelligenza artificiale si rivelerà particolarmente utile per le banche e le società finanziarie: in particolare queste ultime, secondo la vision di Sas, “con un’adeguata supervisione umana, faranno dell’IA uno strumento indispensabile per la gestione del rischio. Inoltre, si concentreranno maggiormente sull’implementazione di framework per la governance dell’IA, man mano che i progetti pilota dell’IA passeranno alla produzione”.
La gestione dei dati tra rischi e opportunità
La sfida principale in questo campo sarà per le banche di trasformare i dati in un valore, grazie all’evoluzione dei loro framework e processi di governance. Grazie a una piattaforma decisionale unificata, ad esempio, si può arrivare ad abbattere i silos informativi e fornire insight trasversali per guidare strategia e trasformazione.
Il contrasto ai deepfake
Dal momento che a utilizzare l’intelligenza artificiale sono anche i cybercriminali, sarà particolarmente importante per le banche “implementare test live che diventeranno sempre più comuni come parte dei processi di autenticazione dell’identità digitale multifattoriale delle banche”, sottolinea Sas.
Le offerte personalizzate per i consumatori
Nel 2025, infine, le banche faranno un significativo ingresso nel settore del retail media, seguendo i modelli di Chase, Revolut e PayPal. “Utilizzando dati di prima parte di alta qualità, offriranno promozioni personalizzate di terze parti integrate con le loro offerte e servizi – spiega Sas – Questo non solo rafforzerà il coinvolgimento dei clienti, ma creerà nuove fonti di ricavi, posizionando le banche come attori chiave nel panorama in evoluzione del retail media”.