Le aziende oggi sono soggette a valutazioni che non si esauriscono nell’analisi delle loro performance finanziarie. Conseguentemente sono invitate a considerare in modo sempre più strategico anche l’impegno sul versante ambientale e sociale. La sempre maggiore attenzione di clienti e investitori verso la transizione sostenibile, ancor più se accompagnata da motivazioni di carattere etico oltre che economico, ha spinto le imprese a rivolgere una particolare cura verso le tematiche della transizione energetica, sia in chiave di elettrificazione e digitalizzazione, che verso i temi dell’inclusione e dell’attenzione alla diversità.
In questo contesto, l’adozione di tecnologie digitali avanzate, una fra tutte l’intelligenza artificiale, rappresenta un ulteriore tassello dell’approccio innovativo che consente di “efficientare” la gestione dell’energia e delle materie prime, minimizzando gli sprechi e le emissioni di carbonio. Accanto a tale obiettivo, riuscire a pianificare la manutenzione di impianti e macchinari, riducendo i tempi di inattività e migliorando la vita utile delle apparecchiature consente di operare al meglio quella transizione sostenibile che richiede il mercato odierno.
Ad accogliere la sfida della transizione sostenibile, ma soprattutto a trasformarla in una opportunità per ripensare e ridisegnare in chiave strategica il settore in cui opera, è Innomotics. Innomotics è un’azienda con sede centrale a Norimberga (Germania) e leader a livello globale nella fornitura di motori elettrici e grandi sistemi di azionamento volti all’industria e alle infrastrutture.
Ridisegnare la tecnologia degli azionamenti elettrici nel segno della transizione sostenibile
Nata come spin-off di Siemens, da cui ha ereditato i valori di etica, innovazione, sostenibilità e inclusione, oggi Innomotics impiega circa 15.000 persone in tutto il mondo con un fatturato annuo che supera i 3 miliardi di euro. Con 17 stabilimenti produttivi e una rete di vendita e assistenza in 49 paesi, organizzata in cinque divisioni (Moves, Converts, Solves, Inspires e Serves),l’azienda offre un’ampia gamma di motori, attuatori, soluzioni, servizi classici e digitali
In ragione della forte competenza tecnica e della capacità di innovazione nelle soluzioni elettriche, Innomotics ha attirato l’attenzione di KPS Capital Partners da cui è stata recentemente acquisita. Grazie a questa nuova iniezione di capitale, Innomotics intende ora rafforzare la sua posizione nel settore attraverso un focus deciso verso la transizione sostenibile.
In particolare, Innomotics contibuisce alla sostenibilità proponendo e realizzando, con avanzati sistemi di azionamento elettrico, la sostituzione delle tradizionali turbine a vapore e gas, la produzione di idrogeno verde, e soluzioni per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS),
“L’ingresso di KPS ci consentirà di migliorare l’efficienza delle fabbriche di Innomotics gestendo esigenze tra loro diverse: le linee di produzione seriali in Cina, la precisione artigianale delle fabbriche di Berlino, e non ultima la complessa produzione in Repubblica Ceca, dettate dalla necessità di essere presenti in ogni mercato internazionale – spiega Piero Millevoi, CEO Innomotics Srl – e nell’ambito dell’autonomia decisionale conservata, ci sarà consentito di destinare i finanziamenti alla nostra crescita e innovazione tecnologica nel segno della sostenibilità”.
Dal rebranding all’indipendenza: la scelta della transizione sostenibile
Redefining reliable motion for a better tomorrow: è con questo motto che Innomotics ha definito la propria strategia verso gli obiettivi della transizione energetica.
“Redefining” esprime l’impegno a reinventare la nostra identità aziendale, a partire dal rebranding che ci ha portato a cambiare nome e logo, segnando il passaggio da “satellite” di Siemens AG a società indipendente – racconta Millevoi – Un cambiamento che è stato accolto e premiato dall’investitore americano che ha riconosciuto a Innomotics la capacità di operare autonomamente e di innovare”.
“Reliable motion” significa sostanzialmente affidabilità. “Lavoriamo duramente per comunicare questa fiducia al mercato e abbiamo già compiuto passi significativi per mantenere le nostre promesse – osserva il CEO – Stiamo implementando nuove tecnologie e prodotti per ridurre le emissioni nei settori industriali più difficili da trasformare e per proporci come partner nel campo del Carbon Capture and Storage (CCS) e dell’idrogeno verde”.
L’obiettivo “for a better tomorrow”, continua Millevoi, si traduce nella doppia missione di migliorare l’ambiente lavorativo, attraverso la tutela dei dipendenti e la loro sicurezza, e di contribuire positivamente all’ambiente che lasceremo alle future generazioni”.
Uno scopo a cui tende anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. “L’AI entra in gioco attraverso l’implementazione di soluzioni avanzate che permettono di sviluppare modelli predittivi basati sul concetto di gemello digitale. Questi modelli – precisa il CEO – ci aiutano a simulare e prevedere il funzionamento futuro dei grandi impianti che supportiamo con i nostri prodotti. In tal modo i nostri clienti sono anche in grado di calcolare anticipatamente il ritorno sugli investimenti delle soluzioni che offriamo. Inoltre, tramite ciascuna implementazione, riusciamo a quantificare le tonnellate di CO2 risparmiate, dimostrando l’impatto positivo delle nostre tecnologie una volta operative”.
Competenze verdi e digitali necessarie alla transizione sostenibile
Di fronte alla crescente domanda di talenti con digital e green skills, essenziali per una reale trasformazione energetica, industriale e comportamentale volta a ridurre l’impatto dell’azione umana sul clima, Innomotics si adopera per attrarre e sviluppare queste competenze all’interno della propria organizzazione.
“Il problema legato ai giovani talenti si presenta sotto diversi aspetti – osserva Millevoi – Idealmente, vorremmo che fossero capaci di pensare autonomamente, di distinguersi dalla massa e di contribuire attivamente con ciò che hanno appreso. A tal proposito, Innomotics sta instaurato collaborazioni con istituzioni accademiche come ad esempio il Politecnico di Milano e l’Università di Padova. “Così possiamo – precisa il CEO – suggerire le competenze che riteniamo necessarie per il futuro e contribuiamo a colmare il divario che sussiste tra il livello avanzato dei dottorati di ricerca e i programmi di laurea che talvolta risultano meno vicini alle necessità del mondo industriale, ad avere così giovani che siano velocemente inseribili nel mondo del lavoro”.
Inoltre, continua Millevoi, “Il nostro settore non soffre di disoccupazione, ma piuttosto di sottooccupazione. Siamo costantemente alla ricerca di talenti nascosti, che sono essenziali per un’azienda come la nostra, che unisce l’esperienza di una lunga tradizione con l’energia di una start-up. Il nostro compito è suscitare il loro interesse e offrire opportunità di crescita, non solo professionale ma anche personale“.
Guidare le decisioni aziendali con integrità e inclusione
La responsabilità sociale d’impresa fa sì che Innomotics si proponga di operare in modo etico e sostenibile, tenendo conto degli impatti delle proprie attività sulle persone, sulla collettività e sull’ambiente. Recentemente ha lanciato diverse iniziative, tra cui progetti di volontariato aziendale, progetti volti alla promozione dell’inclusione e della diversità all’interno della forza lavoro e al sostegno delle donne nelle carriere tecniche.
“I nostri sforzi in tale ambito sono stati riconosciuti anche a livello internazionale – aggiunge Millevoi – Durante la fiera SPS di Norimberga, il nostro CEO Michael Reichleè stato accreditato come promotore di uguaglianza di genere e di networking tra le donne nel campo della tecnologia e delle scienze al premio FTAfelicitas Award 2025 nella categoria #DriveCareers. Questo premio vie assegnato alle aziende che sostengono le carriere professionali delle donne, in particolare nei campi STEM, e la pianificazione della carriera in piena determinazione”.
In linea generale, tutti i dirigenti hanno sottoscritto un codice etico, che seppur ereditato da Siemens, è stato adattato e riqualificato per rispecchiare al meglio le particolari caratteristiche di Innomotics. “Questi principi orientano ogni decisione aziendale, sia del consiglio di amministrazione che dei collaboratori – prosegue il CEO – La struttura snella di Innomotics favorisce poi la delega, garantendo un processo decisionale efficiente e responsabile”.
Sicurezza e diversità: i pilastri della transizione sostenibile
L’impegno di Innomotics per l’inclusione e la diversità è evidente nell’aumento significativo del personale avvenuto dall’aprile dello scorso anno, quando è diventata una nuova Portfolio Operating Company (POC). In questo periodo, il numero di dipendenti è cresciuto da 36 a 60, con oltre il 50% delle nuove assunzioni costituito da donne, segnale questo di grande e non trascurabile, competenza femminile anche nel settore tecnico. “Abbiamo integrato talenti femminili in diversi ambiti, anche quelli tecnici e finanziari – dichiara Millevoi – e ribadiamo i nostri valori di inclusione anche nel rispetto e valorizzazione delle diversità come elementi fondamentali del nostro codice etico in ogni comunicazione aziendale e nei processi di assunzione a livello globale.”
Un’altra delle nostre priorità è quella della sicurezza sul lavoro. “Promuoviamo la cultura della sicurezza in ogni riunione attraverso safety moment, puntando a divenire una zero harm company. Inoltre, invitiamo i colleghi a collaborare tra loro per segnalare e documentare efficacemente i near miss, intendendo in tal modo migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro con l’obiettivo di prevenire potenziali incidenti” conclude il CEO di Innomotics.