In concomitanza con Google Cloud Next ’23, Google ha annunciato tre nuovi prodotti che applicheranno l’IA e il machine learning ai dati ambientali per aiutare le aziende a migliorare il proprio impatto climatico su scala e ad adattarsi a un mondo in continua evoluzione.
Questi prodotti combinano intelligenza artificiale, machine learning, immagini aeree e dati ambientali per fornire informazioni aggiornate sul potenziale solare, la qualità dell’aria e i livelli di polline. Grazie a questa tecnologia, sviluppatori, aziende e organizzazioni possono creare strumenti per mappare e ridurre l’impatto ambientale.
Tre API per favorire la sostenibilità
Si tratta di API che hanno il potenziale di aiutare le aziende a rendere l’energia solare una realtà per milioni di utenti e di fornire informazioni ambientali alle persone sui siti web e nelle app, il tutto in uno scenario in cui la scarsa qualità dell’aria e l’aumento dei pollini colpiscono un numero sempre maggiore di individui.
Ecco i dettagli dei tee nuovi prodotti:
- Solar API utilizza le immagini aeree di Google per comprendere la forma degli edifici e la posizione degli alberi, e abbina queste informazioni al percorso del sole e ai modelli meteorologici storici per fornire indicazioni per l’implementazione dei pannelli solari. Il servizio è in fase di lancio in general availability e include informazioni per oltre 40 Paesi, tra cui l’Italia, con dettagli su oltre 320 milioni di edifici.
- Air Quality API offre agli sviluppatori analisi sulla qualità dell’aria, mostrando un indice su una scala da 1 a 100. Il lancio in general availability comprende informazioni per oltre 100 Paesi, compresa l’Italia.
- Pollen API offre agli sviluppatori una previsione giornaliera dei pollini e una mappa di calore per le successive 96 ore. Mostra informazioni riguardo ai pollini di alberi, erbe e piante infestanti, e tiene conto di 15 diverse specie di piante come le graminacee, l’ontano, il frassino, la betulla, la cotonosa, l’olmo, il nocciolo, il cedro e cipresso giapponese, il ginepro, l’acero, la quercia, l’ulivo, il pino e l’ambrosia. Sarà lanciato in general availability nei prossimi mesi in 65 Paesi, tra cui l’Italia.
Uno sforzo comune contro il cambiamento climatico
Il dettaglio di questi prodotti è contenuto in un blogpost pubblicato da Google, nel quale si chiarisce anche le ragioni che hanno spinto a una crescente attenzione verso i temi della sostenibilità.
“La sfida del cambiamento climatico è di fondamentale importanza per la nostra generazione e richiede uno sforzo comune. Per facilitare l’azione di tutti, stiamo lavorando per condividere informazioni sul nostro pianeta attraverso strumenti e tecnologie avanzate come Google Earth, Earth Engine e Environmental Insights Explorer – chiarisce Google -. Unendo una mappa dettagliata del mondo con l’intelligenza artificiale, possiamo comprendere meglio i cambiamenti in corso e sviluppare strumenti per la sostenibilità, collaborando anche con altre organizzazioni. Inoltre, ci proponiamo di ridurre collettivamente 1 gigatone di emissioni di carbonio all’anno entro il 2030, supportando individui, città e partner in questo obiettivo”.
Project Sunroof e Solar API
Il progetto Project Sunroof, lanciato nel 2015, aiuta le persone a scoprire il potenziale solare e i risparmi stimati nella loro area. “Ora mettiamo a disposizione queste informazioni anche per le aziende attraverso la nostra nuova Solar API, che fornisce dati dettagliati sul potenziale solare dei tetti di oltre 320 milioni di edifici in 40 Paesi – aggiunge Google -. Utilizzando l’intelligenza artificiale, estraiamo informazioni sulla geometria del tetto dalle immagini aeree, considerando anche fattori come alberi, ombre e andamento meteorologico storico. Questo permette agli installatori di impianti solari di valutare rapidamente il potenziale solare di un’area e ai proprietari di casa di installare più facilmente pannelli solari”.
Air Quality API
Oltre alla sostenibilità energetica, aggiunge l’azienda, “ci impegniamo anche a fornire informazioni affidabili sulla qualità dell’aria. Abbiamo introdotto un indicatore della qualità dell’aria su Google Maps lo scorso anno, consentendo alle persone di prendere decisioni informate sulle loro attività considerando anche gli incendi e l’inquinamento atmosferico. La nostra API per la qualità dell’aria offre dati aggiornati, mappe di calore e informazioni sugli inquinanti per oltre 100 Paesi, consentendo a settori come la sanità, l’automotive e i trasporti di fornire informazioni tempestive sulla qualità dell’aria agli utenti”.
API Pollen
Infine, conclude Google, “riconosciamo che l’aumento delle temperature e delle emissioni influisce anche sulla produzione di polline e sulle allergie stagionali. La nostra API Pollen fornisce informazioni sul conteggio dei pollini, mappe di calore, dettagli sugli allergeni legati alle piante e consigli utili per limitare l’esposizione agli allergeni comuni in oltre 65 Paesi. Utilizzando l’apprendimento automatico, identifichiamo le piante che producono polline e prevediamo la diffusione dei pollini in base ai modelli locali relativi al vento”.